Continua la protesta di Apima Mantova e Confai contro l'attestato per l'abilitazione alla conduzione delle trattrici e di altre macchine operatrici agricole durante i vari cicli lavorativi, giudicato "un provvedimento inutile quanto oneroso per le imprese agricole e agromeccaniche".

 

Il provvedimento trae la propria origine da quanto approvato in Conferenza Stato-Regioni in attuazione del decreto 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro e non dal Codice della strada, ragione per cui Apima esclude la competenza delle autoscuole.

 

Sono obbligati ad integrare i "normali corsi di formazione", titolari, collaboratori, dipendenti sia a tempo indeterminato sia stagionali, anche per quest'ultimi con spese a carico del datore di lavoro e complicazioni operative. Apima stigmatizza questo ulteriore carico burocratico ed economico, sicuramente inutile per quegli agromeccanici, agricoltori e loro dipendenti, che da anni utilizzano per il loro lavoro macchinari agricoli.

 

"Scattano così obblighi onerosi per i datori di lavoro – afferma Sandro Cappellini, direttore Apima e coordinatore nazionale Confai – confondendo misure finalizzate a migliorare la sicurezza sul lavoro con provvedimenti che gravano in termini di burocrazia e costi sulle imprese senza portare a un effettivo miglioramento. Un ulteriore balzello in contraddizione al significativo calo degli infortuni in agricoltura".

 

Apima sollecita dunque tutte le organizzazioni sindacali interessate a unirsi in una battaglia comune, per evitare burocrazia e costi aggiuntivi sulle aziende agricole.