Si è conclusa a Ravenna la Consulta nazionale dei presidenti di Unima, l'Unione nazionale imprese di meccanizzazione agricola. L'incontro è stato l'occasione per mettere a punto le strategie programmatiche dell'Unione nazionale per il 2012.

Tanti i temi sul tavolo: dalla legge di qualificazione professionale finalmente in discussione in Commissione Agricoltura del Senato, alla riforma in itinere della Pac con le rivendicazioni di accesso degli agromeccanici italiani ed europei. Non sono mancate anche analisi sul quadro politico italiano e i riflessi sul mondo agricolo nonché sulla capacità competitive delle aziende contoterzi, sempre in lotta con quella che viene definita "una agguerrita concorrenza sleale".

Un allarme, quello che emerge dai presidenti territoriali Unima, che richiede attenzione ed azione, affinché il comparto primario, stretto tra nuova Imu e rincari, non sia l'unico a pagare il costo della crisi in atto.

"Non chiediamo privilegi – afferma il presidente nazionale Aproniano Tassinarima nemmeno punizioni. Siamo una risorsa per questo Paese, ed in molti ancora lo devono comprendere".

Alla luce degli importanti risultati sinora conseguiti, la Consulta ha voluto quindi confermare le linee politiche e programmatiche già individuate nelle riunioni precedenti, linee che Unima si propone di seguire nel prossimo futuro per ottemperare alla sua missione di tutelare e rappresentare al meglio il comparto agromeccanico presso le istituzioni nazionali e comunitarie e che saranno ribadite e approfondite in occasione della prossimaassemblea nazionale dell'associazione.