Nell'ambito dei negoziati sulla riforma della politica agricola comune, Confai ha consegnato nei giorni scorsi, a Bruxelles, un documento di analisi di nove pagine direttamente al Commissario europeo all'Agricoltura, Dacian Ciolos.
"Il ruolo degli imprenditori agromeccanici nel processo di sviluppo e sostenibilità del settore primario – commenta Leonardo Bolis, presidente di Confai – non può né deve essere dimenticato da una riforma che andrà ad inciderlo profondamente, per molti anni a venire e che costituirà la chiave per declinare concretamente principi fondamentali quali la sicurezza alimentare, l'incremento delle produzioni, la convivenza fra produzioni alimentari ed energetiche nonché la tutela dei prezzi e dei mercati".
Confai non nasconde punti di divergenza con la proposta illustrata dal Commissario Ciolos, a partire dal greening, "che si profila come un insieme di misure incoerenti e suscettibili di mettere a rischio la struttura portante dell'agricoltura professionale Italiana". Parimenti, non piace alla Confederazione il ruolo attribuito nella futura Pac alle imprese che operano professionalmente nel settore primario, a partire chiaramente dai contoterzisti, delegati, ormai, in outsourcing dagli agricoltori ad eseguire svariate operazioni colturali.
Nel documento elaborato da Confai non mancano le proposte migliorative per un'agricoltura maggiormente attenta alla sostenibilità, tra cui la strada per una più efficace crescita sostenibile dello sviluppo rurale (2° Pilastro), che ha una dotazione ancora residuale rispetto al totale del budget del bilancio Pac.
Anche l'agricoltura conservativa (la cosiddetta agricoltura blu) andrebbe rivalutata e sorretta da misure specifiche e più incisive. "Giochiamo una partita estremamente importante – conclude Bolis – che si basa su un modello di sviluppo complesso e che vede più attori protagonisti. L'Unione europea dovrà ragionare su scala globale, privilegiando una integrazione completa ed efficace fra commodities e specialities, fra sicurezza alimentare e contenimento dei costi di produzione, promuovendo la professionalità di un settore che è tra i più importanti dell'Ue".
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Fonte: Confai