"Per delineare la riforma della prossima Pac bisogna tenere presenti i principi che hanno ispirati la nascita della Politica agricola comune negli anni Sessanta e che sono quanto mai attuali: garantire il reddito dei produttori, evitare il rally dei mercati, sostenere la produzione e favorire la sicurezza alimentare".

Parole del presidente di Apima Mantova, Marco Speziali, nel corso di un convegno dedicato alla riforma della Pac 2014-2020, al quale ha partecipato anche il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro.

Speziali ha aggiunto: "Ma non ci si può dimenticare della categoria che maggiormente in questi decenni ha investito per modernizzare l'agricoltura: i contoterzisti".

"Siamo favorevoli ad introdurre parametri più stringenti verso la sostenibilità ambientale e produttiva, la salubrità e il 'greening' – ha detto Speziali – ma non si può più rinviare un altro aspetto fondamentale come l'inquadramento giuridico degli imprenditori agromeccanici nel comparto agricolo. Tale aspetto, assolutamente necessario, consentirebbe al settore della meccanizzazione agricola di continuare ad innovarsi e ad assicurare una modernizzazione dell'agricoltura ad ampio raggio".

"La nuova politica deve privilegiare aspetti quali la sostenibilità delle produzioni e il reddito delle imprese della filiera agricola. In quest'ottica sarà cruciale il ruolo delle imprese agro-meccaniche, che costituiscono il 'motore dell'agricoltura' tecnologicamente avanzata".

Le risorse destinate alla Pac, secondo le prime elaborazioni di Apima Mantova e Confai, dovrebbero consentire l'accesso delle imprese agromeccaniche a misure specifiche legate alle nuove tecnologie in grado di migliorare il cosiddetto 'inverdimento', senza togliere risorse economiche agli altri attori del comparto primario.

Secondo Speziali, escludere dalle misure della prossima Pac queste imprese, che sempre più svolgono servizi avanzati per l'agricoltura, equivarrebbe a frenare le esigenze alimentari non solo italiane ed europee ma anche planetarie.