Forte l'interesse del mondo agromeccanico per la seconda edizione di AgriLevante (Bari, 8/11 ottobre 2009).

"Due anni fa – spiega il presidente di Unima, Aproniano Tassinari consci della necessità di portare anche nel meridione la possibilità per gli agromeccanici di essere rappresentati da una struttura sindacale a livello nazionale, con Unima siamo stati tra gli ideatori e coorganizzatori della prima edizione della manifestazione barese. Il feedback positivo che abbiamo ricevuto è stato incredibile. Se il successo della prima edizione della fiera ha superato ogni più rosea aspettativa, siamo certi che questa seconda edizione, soprattutto grazie alla gestione di Unacoma, con la quale collaboriamo da anni, lancerà la kermesse pugliese nell’Olimpo delle manifestazioni fieristiche livello nazionale ed europeo, aprendo inoltre una comoda porta d’accesso a tutti gli attori del panorama agricolo e agromeccanico del bacino del Mediterraneo".

Quest’anno Unima, che conta due strutture locali in Puglia (Apima Foggia e Apima Salento) e dispone di un ufficio distaccato stabile nei locali della Fiera, sarà presente ad Agrilevante non solo con uno stand nel padiglione 18, ma contribuirà al programma convegnistico organizzando, sabato 10 ottobre alle ore 10 nella Sala Biancospino, un incontro tecnico sul tema: “Sicurezza e circolazione delle macchine agricole”, al quale parteciperanno, tra gli altri, Dario Stefàno (assessore alle Risorse agroalimentari Regione Puglia) e la senatrice Colomba Mongiello (9ª Commissione permanente Agricoltura e produzione agroalimentare).
 
"Abbiamo voluto organizzare un convegno tecnico che non fosse solo incentrato su tematiche nazionali – prosegue Tassinari ma che permettesse uno scambio di vedute tra gli agromeccanici del meridione e i loro rappresentanti istituzionali. Per parlare con cognizione di causa di agricoltura non si deve essere necessariamente agricoltori. La collaborazione di Unima con le istituzioni per risolvere i problemi del comparto agromeccanico e del settore primario è continua, supportata dalla disponibilità delle istituzioni e da una profonda conoscenza dell’ambito operativo in cui gli agromeccanici si muovono quotidianamente da circa un secolo".