Squillo di tromba per il Trisix Vario, vera ammiraglia delle alte potenze con i suoi 540 CV/400 kW e i due cambi Vario. Dotato di 3 assi e con 6 ruote ammortizzate indipendentemente, il Trisix Vario fornisce al contempo un’enorme aderenza e un comfort operativo ai vertici di categoria. Inoltre, con una lunghezza di 7,61 m e una larghezza di 2,75 m, il Trisix Vario apre un capitolo completamente nuovo anche per quanto riguarda le dimensioni.
![Fendt Trisix Vario Fendt Trisix Vario](https://agronotizie.imagelinenetwork.com/materiali/Altro/Image/Fendt-TRISIX-Vario.jpg)
Fendt presta un occhio anche alle problematiche legate alla tracciabilità delle pratiche colturali con il Vario-Doc Basic, un progetto sviluppato in partnership con BASF. Il Vario-Doc Basic permette di registrare ogni pratica espletata in campo senza dover trascrivere alcunché: semplicemente una centralina elettrnica invia al computer aziendale ogni pratica svolta, la quale viene registrata e resa disponibile per successivi utilizzi.
820 Variogreentec è invece la risposta Fendt all’esigenza di utilizzare combustibili derivanti da fonti rinnovabili. Sviluppato in collaborazione con Deutz, si basa su un sistema dotato di due serbatoi: uno più grande, con una capacità di 340 litri, per l’olio di colza, ed uno molto più piccolo, da 80 litri, per il gasolio.
I volumi dei serbatoi sono predisposti per un’alimentazione ad olio di colza all’80%. I due serbatoi vengono gestiti da un sofisticato sistema di valvole che modifica nel tempo la composizione della miscela: durante la messa in moto ed in fase di riscaldamento il motore viene alimentato a solo gasolio. Solo successivamente, la miscela si sposta progressivamente verso l’olio di colza.
Per l’820 Variogreentec Fendt ha ricevuto in Agritechnica la medaglia d’argento insieme a Deutz e Same-Deutz-Fahr.
Tra le novità presentate spiccano anche i caricatori frontali della serie Cargo, con i quali Fendt intende fornire gli operatori agricoli di uno strumento versatile e funzionale alle più disparate esigenze aziendali.
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Fonte: Agronotizie