I prezzi sui mercati internazionali del grano duro continuano a scendere in questa prima decade di settembre. I listini canadesi registrano una diminuzione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità di 12 euro alla tonnellata per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico, con il valore di riferimento sulla piazza di Toronto sceso a 257 euro alla tonnellata, mentre cala a poco meno di 255 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via Oceano Pacifico, che perde altri 6,21 euro alla tonnellata.

 

Sullo sfondo c'è un ulteriore calo di oltre 7,75 dollari canadesi del prezzo all'ingrosso all'esportazione, solo parzialmente neutralizzato da un aumento dei costi di trasporto dalla provincia del Saskatchewan al porto di Vancouver di 1,03 dollari canadesi alla tonnellata.

 

A dominare la scena in Canada sono ora le prospettive di mercato all'esportazione del Cwad: la diminuzione della produzione canadese rispetto allo scorso anno non avrà l'effetto di rilanciare i prezzi, a causa dell'abbondante raccolto della Ue e della mancanza di problemi su quelli del Nord Africa. C'è attesa ora per i possibili effetti dell'annuncio dato il 9 settembre scorso da Statistics Canada in ordine ad una importante riduzione delle scorte a fine annata commerciale 2024-2025, temperati dalla notizia che la qualità del grano duro canadese è ottima.


Negli Usa il Northern Durum resta stabile in dollari Usa, ma scende verso i 264 euro alla tonnellata, per effetto della svalutazione del dollaro Usa. A Chicago, il Future Durum Wheat Index cala dello 0,95% in una settimana. Tali condizioni di mercato a livello internazionale, unitamente a prezzi dei noli marittimi sostenibili, determinano altri cali dei prezzi del grano duro fino in Italia.

 

Scendono le quotazioni del cereale pastificabile nelle borse merci di Foggia, Roma, Napoli, Bari, Milano, Altamura e Bologna. A Milano in perdita anche i grani duri esteri comunitari, stabili i non comunitari. Mentre i prezzi all'origine rilevati da Ismea vedono invece 10 piazze in netto calo e solo 4 stabili su 14 rilevate.

 

 

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Noli in ripresa

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 10 settembre 2025, è salito per il quinto giorno consecutivo, guadagnando circa l'1,6%, raggiungendo il massimo dal 28 luglio a 2.112 punti, sostenuto dai segmenti di navi più grandi. Tale aumento su base settimanale equivale ad un incremento di 172 punti sui 1.940 raggiunti il 3 settembre scorso (+8,86%), quando aveva perso 106 punti sui 2.046 del 27 agosto 2025 (-5,18%).

 

Dal 18 giugno scorso, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 238 punti: +12,70 contro il più basso +3,53% della scorsa settimana. E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio scorso, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri mantiene un vantaggio di ben 809 punti (+62,09%).

 

La ripresa degli scambi alla luce dei consolidati risultati raggiunti nelle trattative sui dazi sembra così ridare slancio all'indice nell'ultima settimana. L'indice al 10 settembre su base annuale guadagna il 7,59%, mentre la settimana scorsa guadagnava solo il 2%.

 

L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri è salito del 2,7%, raggiungendo il massimo dal 15 luglio a 1.975 punti: tale incremento su base settimanale equivale ad un guadagno di 256 punti sui 1.719 raggiunti il 3 settembre scorso (+14,89%), quando invece si era registrata una perdita di 155 punti sui 1.874 del 27 agosto 2025, quando l'indice raggiungeva il suo massimo dal 24 luglio 2025. Rispetto ai 1.689 punti del 30 luglio scorso, l'indice ha guadagnato ieri 286 punti (+16,93%).

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Chicago, Future Durum Wheat Index -0,95%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 9 settembre scorso risulta calato a soli 554,87 punti, poco meno di 5,55 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 5,33 punti sui 560.20 registrati il 2 settembre 2025 (-0,95%).

 

Anche il calo di questa settimana fa seguito a quello registrato in tutto il mese di agosto, in quanto la quotazione attuale perde 79,19 punti su quella del 29 luglio scorso, pari a 634,06 punti (-12,49%). Al momento la fase discendente, iniziata in agosto, sembra aver rallentato di molto, realizzando nella giornata di martedì scorso un calo molto piccolo: l'indice è diminuito sull'8 settembre solo di 0,07 punti (-0,01%).

 

Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 9 settembre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 10 settembre 2025, è pari a 173,96 euro alla tonnellata, in calo di altri 2,41 euro alla tonnellata sulla quotazione del 2 settembre scorso valorizzata al cambio del 3 settembre 2025 e pari a 176,37 euro alla tonnellata (-1,36%). Tale calo riflette l'ulteriore flessione settimanale delle quotazioni in dollari Usa dell'indice, alla quale si somma una ulteriore lieve svalutazione del dollaro Usa, passato dagli 0,86 euro per dollaro Usa del 3 settembre scorso agli 0,85 euro per dollaro Usa di ieri, 10 settembre 2025.

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Prezzi Fob canadesi in calo tra 257 e 255 euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 3 settembre 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 300 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 257 euro alla tonnellata per quelli stipulati in eurovaluta, registrandosi così sul 27 agosto scorso cali di 15 dollari Usa per i contratti conclusi con il biglietto verde e di ben 12 euro per quelli siglati in moneta unionale. Su questa stessa piazza il 27 agosto scorso - rispetto al 20 agosto - si era registrata stabilità per i contratti in dollari Usa e un calo di 2 euro per quelli siglati in eurovaluta.

 

In particolare, dal 9 aprile al 3 settembre, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso solo 20 dollari rispetto ai 320 dollari di quotazione, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente, fino a calare al 3 settembre di ben 33 euro di controvalore a 257 euro alla tonnellata (-11,38%).


In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 3 settembre 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 125 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 3 settembre 2025 perdono 136 euro alla tonnellata.

 

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan dell'8 settembre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 413,59 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 6,72 dollari sui 420,31 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 2 settembre scorso, quando si era registrata una ripresa del valore pari a 1,40 dollari canadesi sui 418,91 raggiunti il 26 agosto 2025.

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta l'8 settembre scorso a Vancouver al cambio del 9 settembre 2025 è pari a 254,89 euro alla tonnellata, in calo di 6,21 euro alla tonnellata rispetto ai 261,10 euro derivati dal prezzo Fob da Vancouver registrato lo scorso 2 settembre e valorizzato in euro il 3 settembre 2025. Tale calo delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende dall'ulteriore ribasso delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob, al quale si accompagna una modesta svalutazione della divisa canadese, pure rimasta ieri in un intorno di 0,62 euro per un dollaro canadese.

 

Rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile 2025 restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra sulla valutazione dell'8 settembre al cambio del 9 settembre 2025 un calo complessivo di 44,54 euro alla tonnellata (-14,87%).

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Prezzo Fob Usa cala verso i 264 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 5 settembre 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna ottobre 2025 è in una forchetta tra 309 e 310 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 309,50 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 9 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 6,5 dollari sulla precedente quotazione di 316 dollari alla tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025.

 

Il 23 maggio si era verificato un altro calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari alla tonnellata del 15 maggio 2025, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025. Da questa ultima data, quando quotava 327 dollari Usa alla tonnellata, il prezzo Fob del Northern Durum al 25 luglio scorso ha perso 17,50 dollari di valore.

 

Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 5 settembre scorso al cambio del 9 settembre 2025 è pari a 264,03 euro alla tonnellata, in calo di 1,17 euro rispetto alla quotazione del 28 agosto valorizzata al cambio del 3 settembre 2025 e pari a 265,20 euro alla tonnellata. Tale pur lieve calo, a parità di quotazione in dollari Usa del prezzo Fob del Northern Durum, è essenzialmente legato ad una pari svalutazione della moneta Usa contro euro, calata ieri intorno a 0,85 euro per un dollaro Usa, contro gli 0,86 euro per un dollaro Usa della scorsa settimana.

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Canada, il prezzo all'ingrosso perde altri 7,75 dollari

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan dell'8 settembre 2025 ha rilevato al principale silos del Nord Ovest Saskatchewan il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 273,52 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore calo di 7,75 dollari canadesi sui 281,27 rilevati il 2 settembre scorso, quando si era manifestato un vero e proprio crollo di 21,65 dollari canadesi sui 302,92 rilevati solo il 26 agosto 2025.

 

Dal 23 giugno scorso, quando il prezzo sulla piazza di Rosetown era stato di 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso di riferimento per l'esportazione è calato complessivamente di oltre 66 dollari canadesi alla tonnellata.

 

L'8 settembre scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 140,07 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 1,03 dollari sui 139,04 dollari canadesi alla tonnellata dello scorso 2 settembre 2025.

 

Pertanto, il calo del prezzo Fob di 6,72 dollari canadesi alla tonnellata intercorso tra il 2 e l'8 settembre 2025 è il risultato di un calo dei prezzi all'ingrosso di 7,75 dollari, solo parzialmente neutralizzato dall'aumento di 1,03 dollari dei costi di trasporto interni.

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Ue, confermata produzione in aumento

La Commissione Europea ha pubblicato la sua ultima proiezione (fine agosto) per il raccolto di grano duro a 8,3 milioni di tonnellate, invariata rispetto alla stima di luglio. Lo scorso anno il raccolto era di 7,2 milioni di tonnellate. Il raccolto italiano ha contribuito in gran parte a questi incrementi, con 4,25 milioni di tonnellate, segnalati dalla Commissione. Secondo l'International Grains Council, lo scorso anno il raccolto di grano duro in Italia è stato di circa 3,5 milioni di tonnellate, con una produzione simile anche nell'anno precedente.

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Prospettive di mercato per il grano duro canadese

Secondo il report dell'8 settembre scorso della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan "I produttori canadesi dovranno far fronte a una forte domanda di esportazione per tutta la campagna di commercializzazione". Inoltre a smentita delle voci circolate nelle scorse settimane, "Si prevede che il grano duro canadese sarà di buona qualità per l'esportazione, ma dovrà rimanere competitivo a livello globale". Il report nel ricordare che "La produzione europea è stimata a 8,3 milioni di tonnellate, rispetto ai 7,2 milioni di tonnellate dell'anno scorso" sottolinea come tale incremento "ha inciso sui prezzi dell'Ue".

 

Inoltre, secondo il report "Si prevede che l'approvvigionamento globale di grano duro salirà a 7 milioni di tonnellate, con un aumento di 400mila tonnellate rispetto alla stima delle scorte finali dell'anno scorso". Intanto, l'Igc stima la dimensione del raccolto di grano duro canadese a 5,8 milioni di tonnellate, ma l'ultima pubblicazione di Statistics Canada indica una cifra più vicina a 6,1 milioni di tonnellate.

 

"I valori del grano duro canadese sono sotto pressione - sottolinea la Commissione nel report dell'8 settembre - a causa della disponibilità di scorte sul mercato". Ma il 9 settembre Statistics Canada comunica che le scorte di grano duro hanno registrato un calo da 669mila tonnellate nel 2023-2024 a 496mila nel 2024-2025 al 31 luglio 2025. Un dato che, forse, dovrebbe a questo punto quantomeno fermare la caduta dei prezzi canadesi, che nelle ultime settimane hanno perso molto terreno.

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Panoramica Italia

In questa tabella riassumiamo le quotazioni medie del grano duro fino nelle principali piazze italiane con l'indicazione della variazione rispetto alla seduta precedente. Questa tabella non ha la pretesa di essere esaustiva: per i dettagli completi, le date esatte e l'analisi per singola piazza, si veda la sezione dedicata più sotto.

 

 

Piazza Prezzo minimo–massimo (€/t) Variazione rispetto alla settimana precedente (€/t)
Foggia 280–285 -10 €/t
Roma 247–250 -5 / -7 €/t
Napoli 320–330 Stabile min / -10 max
Bari 279–284 -6 €/t
Milano (Nord Italia) 285–290 -5 €/t
Milano (Centro Italia) 302–307 -5 €/t
Altamura 280–285 -10 €/t
Bologna 272–277 -6 €/t

 

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Borsa Merci Foggia

Borsa Merci di Foggia ieri - 10 settembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 3 settembre, quando con quotazioni di 290-295 euro alla tonnellata il cereale pastificabile era calato di 7 euro sui valori del 6 agosto, posti su una forchetta di 297-302 euro alla tonnellata.

 

Con i valori del 10 settembre, i prezzi risultano inferiori di 25 euro sull'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile con una forchetta di 305-310 aveva perso sulla piazza di Foggia ben 32 euro alla tonnellata a partire dal 12 marzo 2025.

 

Inoltre, le quotazioni del 10 settembre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 57 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 70 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 10 settembre 2025 perdite per 175 euro alla tonnellata.

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Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 10 settembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 247 euro alla tonnellata sui minimi e a 250 euro sui massimi, in calo di 5 euro sui minimi e di 7 euro sui massimi rispetto alle quotazioni del 3 settembre scorso di 252 euro alla tonnellata sui minimi e 257 euro sui massimi.

 

I valori del 10 settembre risultano in perdita di 28 euro alla tonnellata sui minimi e di 30 euro sui massimi sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi.

 

Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale aveva lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro.

 

I prezzi del 10 settembre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 65 euro alla tonnellata sui minimi e di 72 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.


Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 10 settembre 2025 perdite pari a 158 euro alla tonnellata sui minimi e a 165 euro sui massimi.

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Panoramica italiana

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 9 settembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 320 euro alla tonnellata sui minimi e 330 euro sui massimi, stabile sui minimi ma in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 2 settembre scorso, quando era rimasto stabile sulla precedente seduta del 26 agosto 2025.

 

Le quotazioni del 9 settembre risultano inferiori di 3 euro sui minimi e maggiori di 5 euro sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, pari a 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quotazione del 9 settembre 2025 risulta più bassa di 40 euro sui minimi e di 35 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 30 euro sui minimi e 25 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 9 settembre 2025 perdite pari a 145 euro sui minimi e 150 euro sui massimi.

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Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 9 settembre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 279 euro alla tonnellata sui minimi e 284 euro sui massimi, in calo di 6 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 2 settembre scorso, quando con quotazioni pari a 285-290 si era registrato un più vistoso calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta del 26 agosto 2025.

 

Le quotazioni del 9 settembre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 26 euro e sui massimi di 25 euro. Al 3 giugno, complessivamente, il frumento duro fino su Bari aveva perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.

 

Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta della nuova produzione del 9 settembre 2025 - sono stati invece bruciati 66 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 70 euro alla tonnellata.
Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 2 settembre 2025 perdite pari a 166 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 9 settembre 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - era di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.

 

Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 9 settembre 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio 2025, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.

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Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 9 settembre 2025 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 285 euro alla tonnellata sui minimi e 290 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di quotazioni inferiori di 27 euro sui minimi e di 29 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 9 settembre 2025 risultano in calo di 60 euro sui minimi e di 65 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 9 settembre 2025 perdite pari a 130 euro alla tonnellata sui minimi e 135 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 302 euro alla tonnellata sui minimi e 307 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di quotazioni inferiori di 19 euro sui minimi e di 24 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 9 settembre 2025 risultano in calo di 60 euro sui minimi e di 65 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 9 settembre 2025 pari a 128 euro alla tonnellata sui minimi e a 133 euro sui massimi.
     

Il 9 settembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 2 settembre scorso. Si tratta di valori inferiori di 15 euro sui minimi e di 19 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 110 euro alla tonnellata sui minimi e 125 euro sui massimi.

 

I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 9 settembre 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi - risultano stabili rispetto alle quotazioni del 26 agosto 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 35 euro alla tonnellata sui minimi e 40 euro sui massimi fino al 2 settembre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata sui minimi e 167 sui massimi.

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Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 5 settembre 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, prezzi in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 29 agosto scorso, quando si era verificata una diminuzione di altri 3 euro sulla ancor precedente seduta dell'8 agosto 2025.

 

Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 25 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi.

La quotazione del 5 settembre scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 67 euro alla tonnellata.

 

E si registra un deprezzamento di 70 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 5 settembre 2025 pari a 175 euro alla tonnellata.


Il 5 settembre 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.

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Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 4 settembre 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 272 euro alla tonnellata sui minimi e 277 euro sui massimi, in calo di 6 euro alla tonnellata sulla seduta del 28 agosto scorso.

 

Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 21 euro alla tonnellata. I valori del 4 settembre 2025 risultano in calo di 63 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 4 settembre 2025 pari a 148 euro alla tonnellata.

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Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 10 settembre 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 25 agosto ed l'8 settembre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 10 settembre 2025, danno 10 piazze in calo e 4 stabili su 14 monitorate contro le 9 piazze stabili, 4 in calo ed una in aumento rilevate la scorsa settimana.

 

In questa settimana, si osservano gli effetti dei pesanti movimenti al ribasso delle scorse settimane, che hanno avuto evidenti ripercussioni su tutte le principali piazze all'origine italiane. I ribassi sono compresi dal -1,1% di Grosseto (4 settembre 2025) al -3,4% di Bari (1° settembre 2025), ma si fanno notare le piazze che restano stabili. Intanto c'è Matera, che l'8 settembre resiste a quota 300 euro alla tonnellata, prezzo medio da produttore. In pari data c'è Ancona, che resiste attestata sulla linea dei 295 euro alla tonnellata. Il 2 settembre Napoli mantiene ancora 330 euro alla tonnellata di prezzo medio da produttore, così come Campobasso resta inchiodata a 285 euro dal 25 agosto scorso.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 10 settembre 2025

(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri, 10 settembre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 270 euro alla tonnellata sui minimi e 275 euro sui massimi, in calo sulle precedenti rilevazioni dal 3 settembre di 10 euro alla tonnellata.

 

Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 4 settembre 2025.

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Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione il 17 settembre 2025: il titoletto "Noli in calo" è stato corretto in "Noli in ripresa" più coerente al contenuto