I prezzi sui mercati internazionali del grano duro continuano a presentarsi complessivamente calanti in questi primi giorni di settembre. I listini canadesi registrano una diminuzione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità di 2 euro alla tonnellata per i carichi in partenza dai porti dell'Atlantico, con il valore di riferimento sulla piazza di Toronto sceso a 269 euro alla tonnellata, mentre resta quasi stabile a 261,10 euro alla tonnellata il prezzo Fob per i carichi in partenza da Vancouver via oceano Pacifico, che in realtà guadagna 0,12 euro alla tonnellata.

 

Ma sullo sfondo c'è una ulteriore caduta verticale di oltre 21 dollari canadesi del prezzo all'ingrosso all'esportazione, neutralizzato da un corposo aumento dei costi di trasporto dalla provincia del Saskatchewan al porto di Vancouver di oltre 23 dollari canadesi alla tonnellata.

 

A dominare la scena in Canada, sopitesi le preoccupazioni per la qualità del grano, sono ora le prospettive di mercato all'esportazione del Cwad: la diminuzione della produzione canadese del 4,7% rispetto allo scorso anno non avrà l'effetto di rilanciare i prezzi, a causa dell'abbondante raccolto della Ue e della mancanza di problemi su quelli del Nord Africa.

 

Negli Usa il Northern Durum resta stabile in dollari Usa, ma scende verso i 265 euro alla tonnellata, per effetto della svalutazione del dollaro Usa. Invece a Chicago, il Future Durum Wheat Index cala dello 0,35% in una settimana.

 

Tali condizioni di mercato a livello internazionale, unitamente al calo dei noli marittimi, determinano altri cali dei prezzi del grano duro fino in Italia, seppur con l'eccezione della piazza di Napoli, che invece ostenta valori stabili.

 

Scendono le quotazioni del cereale pastificabile nelle borse merci di Foggia, Roma, Bari, Milano, Altamura e Bologna. A Milano in perdita anche i grani duri esteri comunitari, stabili i non comunitari. Mentre i prezzi all'origine rilevati da Ismea vedono invece 9 piazze stabili, 4 in calo ed una in aumento - Napoli - su 14 rilevate.

 

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Noli in calo

L'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo ed è punto di riferimento per il mercato dei noli marittimi, ieri, 3 settembre 2025, è sceso per il terzo giorno consecutivo, scivolando di circa il 2,3% e ha toccato il suo valore minimo dal 21 agosto pervenendo a 1.940 punti. Tale calo su base settimanale equivale ad una perdita di 106 punti rispetto ai 2.046 raggiunti il 27 agosto scorso (-5,18%).

 

Dal 18 giugno, quando il Baltic Dry Index era attestato a 1.874, si contano alla data di ieri guadagni per 66 punti: +3,52% contro il più consistente +9,18% della scorsa settimana. E rispetto ai 1.303 punti del 28 maggio scorso, prima della successiva ondata di rialzi, l'indice ieri mantiene un vantaggio di ben 637 punti (+48,89%).


Sembra così esaurirsi la ripresa frutto di un andamento positivo delle trattative tra Usa e resto del mondo sui dazi e dall'esito pressoché definitivo di quelle tra Usa e Ue, che aveva di fatto tagliato l'incertezza che era alla base della maggiore volatilità registratasi fino a fine luglio. L'indice al 3 settembre su base annuale guadagna il 2%, mentre la settimana scorsa guadagnava il 16,58%.

 

L'Indice Panamax, che è parte del Baltic Dry e che tiene traccia delle navi che trasportano 60mila-70mila tonnellate di carbone o grano, ieri ha perso 23 punti, attestandosi a 1.719 punti: tale flessione su base settimanale equivale ad una perdita di 155 punti sui 1.874 raggiunti il 27 agosto scorso, quando l'indice raggiungeva il suo massimo dal 24 luglio 2025. Rispetto ai 1.689 punti del 30 luglio scorso, l'indice ha guadagnato 30 punti (+1.78%).


Chicago, Future Durum Wheat Index -0,35%

Il Future Durum Wheat Index $Cdwi alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 2 settembre scorso risulta calato a soli 560,20 punti, poco più di 5,62 dollari Usa per bushel, in diminuzione di 1,98 sui 562,18 punti registrati il 26 agosto scorso (-0,35%). Il calo di questa settimana fa seguito a quello registrato in tutto il mese di agosto, in quanto la quotazione attuale perde 73,86 punti su quella del 29 luglio scorso, pari a 634,06 punti (-11,65%).

 

Al momento, la fase discendente, iniziata in agosto, sembra aver rallentato di molto, realizzando nella giornata di martedì scorso un rimbalzo tecnico: l'indice è aumentato sul 1° settembre di 0,81 punti (+0,14%).

 

Nel mentre appaiono sempre decisamente lontani i traguardi pure recenti di questo indice, come i 904,50 punti del 19 dicembre 2023 o il picco di 1.087,63 punti (quasi 10,88 dollari Usa per bushel) raggiunto il 9 agosto 2023.

 

Inoltre, la quotazione del 2 settembre scorso, valorizzata al cambio di ieri, 3 settembre 2025, è pari a 176,37 euro alla tonnellata, in calo di 1,72 euro alla tonnellata sulla quotazione del 26 agosto valorizzata al cambio del 27 agosto e pari a 178,09 euro alla tonnellata (-0,96%). Tale calo riflette l'ulteriore flessione settimanale delle quotazioni in dollari Usa dell'Indice, alla quale si somma una ulteriore lieve svalutazione del dollaro Usa, comunque rimasto intorno agli 0,86 euro per dollaro Usa.

 

Prezzi Fob canadesi contrastati tra 269 e 261 euro

Secondo il rapporto della Commissione Ue sul mercato internazionale dei cereali, aggiornato al 27 agosto 2025, il prezzo Fob canadese rilevato per il grano Cwad di prima qualità al St. Lawrence Market di Toronto è stato di 315 dollari Usa alla tonnellata per i contratti stipulati in moneta americana e di 269 euro alla tonnellata per quelli stipulati in eurovaluta, registrandosi così sul 20 agosto scorso stabilità per i contratti conclusi con il biglietto verde e un calo di 2 euro per quelli siglati in moneta unionale.

 

Su questa stessa piazza, il 20 agosto scorso - rispetto al 23 luglio - si erano registrati cali per i contratti conclusi in dollari Usa pari a 5 dollari e a 2 e pari a 2 euro per quelli conclusi in eurovaluta.


In particolare, dal 9 aprile al 27 agosto, mentre i contratti in dollari Usa hanno perso solo 5 euro rispetto ai 320 dollari di quotazione, quelli in moneta unionale, dopo aver raggiunto quota 290 euro alla tonnellata il 9 aprile, hanno perso terreno gradualmente, fino a calare al 27 agosto di ben 21 euro di controvalore a 269 euro alla tonnellata (-6,55%).

 

In ogni caso, dal 5 dicembre 2023, quando il cereale pastificabile era quotato a 425 dollari alla tonnellata, al 20 agosto 2025 il prezzo Fob del Cwad sulla piazza di Toronto ha perso 110 dollari. Dal 5 dicembre 2023, quando i contratti in euro a prezzo Fob dello stesso cereale erano quotati 393 euro alla tonnellata, al 20 agosto 2025 perdono 124 euro alla tonnellata.


Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 2 settembre 2025 riporta il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dal porto di Vancouver sull'Oceano Pacifico, fissato in 420,31 dollari canadesi alla tonnellata, in ripresa di 1,40 dollari canadesi sui 418,91 raggiunti il 26 agosto scorso, quando invece si apprezzava una perdita di circa 6 dollari sul prezzo Fob della regione dei grandi laghi del 28 luglio 2025, pari a 424,89 dollari canadesi alla tonnellata.

 

La quotazione del prezzo Fob del Cwad di prima qualità raggiunta il 2 settembre scorso a Vancouver al cambio del 3 settembre 2025 è pari a 261,10 euro alla tonnellata, in aumento di 0,12 euro alla tonnellata rispetto ai 260,98 euro derivati dal prezzo Fob da Vancouver registrato lo scorso 26 agosto e valorizzato in euro al cambio del 27 agosto 2025.

 

Tale lieve recupero delle quotazioni in euro del prezzo Fob del Cwad di prima qualità dipende dal lieve rialzo delle quotazioni in dollari canadesi del prezzo Fob, parzialmente neutralizzata da una modesta svalutazione della divisa canadese, pure rimasta ieri in un intorno di 0,62 euro per un dollaro canadese.

 

Rispetto alla valutazione del 7 aprile, che al cambio del 9 aprile 2025 restituiva un valore di 299,43 euro alla tonnellata, si registra sulla valutazione del 2 settembre al cambio del 3 settembre 2025 un calo complessivo di 38,33 euro alla tonnellata (-12,80%).

 

Prezzo Fob Usa cala verso i 265 euro

Secondo il rapporto settimanale dei prezzi Fob compilato dalla Us Wheat Associates del 29 agosto 2025, il prezzo Fob del Northern Durum in partenza dalla regione dei grandi laghi con consegna agosto e settembre 2025 è in una forchetta tra 309 e 310 dollari Usa alla tonnellata. A tali quotazioni ufficiali corrisponde un prezzo medio di 309,50 dollari Usa alla tonnellata, stabile dal 9 luglio scorso, quando si era verificato un calo di 6,5 dollari sulla precedente quotazione di 316 dollari alla tonnellata, esitata stabilmente dal 23 maggio al 2 luglio 2025.

 

Il 23 maggio si era verificato un altro calo di 7 dollari sulla quotazione di 323 dollari alla tonnellata del 15 maggio 2025, che era rimasta costante a partire dal 31 gennaio 2025, quando si era manifestato l'ultimo calo di 4 dollari sulle quotazioni del 24 gennaio 2025. Da questa ultima data, quando quotava 327 dollari Usa alla tonnellata, il prezzo Fob del Northern Durum al 25 luglio scorso ha perso 17,50 dollari di valore.

 

Il prezzo Fob medio del Northern Durum conseguito il 29 agosto scorso al cambio del 3 settembre 2025 è pari a 265,20 euro alla tonnellata, in calo di 1,73 euro rispetto alla quotazione del 21 agosto valorizzata al cambio del 27 agosto 2025 e pari a 266,93 euro alla tonnellata. Tale pur lieve calo, a parità di quotazione in dollari Usa del prezzo Fob del Northern Durum, è essenzialmente legato ad una pari svalutazione della moneta Usa contro euro, pure rimasta ieri in un intorno di 0,86 euro per un dollaro Usa.


Canada, il prezzo all'ingrosso crolla di oltre 21 dollari

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 2 settembre 2025 ha rilevato sul principale silos del Nord Ovest Saskatchewan il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione del Cwad numero 1 al 13% di proteine in 281,27 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore crollo di ben 21,65 dollari canadesi sui 302,92 rilevati solo il 26 agosto scorso, quando quel valore registra un rilevante calo di ben 24 dollari sui 327 della quotazione della piazza di Rosetown del 28 luglio 2025.

 

Dal 23 giugno, quando il prezzo sulla piazza di Rosetown era stato di 339,88 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo è calato complessivamente di oltre 58 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Il 2 settembre scorso sono stati calcolati i corrispettivi export basis in 139,04 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 23,05 dollari sui 115,99 dollari canadesi alla tonnellata registrati solo il 26 agosto scorso.

 

Pertanto, il lieve aumento del prezzo Fob di 1,40 dollari canadesi alla tonnellata intercorso tra il 26 agosto ed il 2 settembre 2025 è il risultato di un calo dei prezzi all'ingrosso di oltre 21 dollari, ampiamente neutralizzato dall'aumento di oltre 23 dollari dei costi di trasporto.


Canada, produzione in calo del 4,7%

Il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan del 2 settembre scorso non fa più cenno a problemi qualitativi del grano duro in raccolta quest'anno, ma si limita a registrare che in Canada la produzione del cereale pastificabile è prevista avere una resa di 35,1 bushel per acro, in calo del 5,1% sui 37 bushel per acro registrati sul raccolto 2024. La produzione di grano duro dovrebbe attestarsi a poco meno di 6 milioni e 78mila tonnellate, in calo del 4,7% sugli oltre 6 milioni e 380mila prodotti nella mietitura 2024. Ma a quanto pare tutto questo non avrà effetti positivi sui prezzi.

 

Usa, proteine in calo

Negli Usa il raccolto è ancora in corso e le vendite sono aumentate del 18%. Secondo US Wheat Associates i primi campioni vengono segnalati come n 2 con un contenuto proteico del 13,2% rispetto al 14,3% dell'anno scorso e alla media quinquennale del 14,1%.

 

Canada, verso prezzi competitivi

Gli analisti della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, a proposito delle prospettive di mercato del grano duro, scrivono: "Si prevede che la domanda di esportazione dal Canada sarà inferiore a causa del migliore raccolto europeo e dell'assenza di gravi problemi di produzione nel raccolto nordafricano. La dimensione del raccolto secondo Statistics Canada è stimata a 6,08 milioni di tonnellate. Le offerte nazionali per il raccolto sono diminuite di settimana in settimana, con molte offerte inferiori a 8,00 dollari al bushel".

 

E ancora: "La maggiore disponibilità di raccolto nell'Unione Europea limiterà l'apprezzamento del mercato e i prezzi del grano duro canadese dovranno essere competitivi per incrementare le vendite durante tutta la stagione di commercializzazione del raccolto". Un'analisi che si stende come una chiara minaccia di possibili ulteriori ribassi per il grano duro sulle piazze italiane.

 

Borsa Merci Foggia

Borsa Merci di Foggia ieri - 3 settembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025, peso specifico minimo 79,5-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime comprese tra il 12 ed il 12,50% a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, in calo di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 6 agosto, quando con quotazioni di 297-302 euro alla tonnellata il cereale pastificabile si era mantenuto stabile sulle sedute  del 30 e del 23 luglio 2025.


Con i valori del 3 settembre, i prezzi risultano inferiori di 15 euro all'ultima quotazione della mietitura 2024, che risale allo scorso 28 maggio, quando il cereale pastificabile con una forchetta di 305-310 aveva perso sulla piazza di Foggia ben 32 euro alla tonnellata a partire dal 12 marzo 2025.


Inoltre, le quotazioni del 3 settembre 2025 del frumento duro fino a Foggia sono inferiori di 47 euro a quelle del 19 giugno 2024, data di esordio delle quotazioni della mietitura 2024, attestate sui valori di 337-342 euro alla tonnellata. Mentre si colloca a 60 euro alla tonnellata il deficit di valore sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 29 maggio 2024, quando il grano duro fino nazionale era stato fissato a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro mietitura 2023 aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si sono registrate sulla piazza dauna al 3 settembre 2025 perdite per 165 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri - 3 settembre 2025 - ha quotato il grano duro fino nazionale, mietitura 2025, alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% a 252 euro alla tonnellata sui minimi e a 257 euro sui massimi, in calo di 5 euro sui 257 euro alla tonnellata sui minimi e 262 euro sui massimi registrati lo scorso 27 agosto.


I valori del 3 settembre risultano in perdita di 23 euro alla tonnellata sugli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 28 maggio 2025: 275 euro alla tonnellata sui minimi e 280 euro sui massimi. Tra il 3 luglio 2024 e il 28 maggio 2025, il frumento duro fino nazionale aveva lasciato sul terreno 20 euro alla tonnellata di valore, passando dalle quotazioni di esordio di campagna commerciale di 295-300 euro alla tonnellata alla forchetta di 275-280 euro.

 

I prezzi del 3 settembre 2025 sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate nella seduta del 5 giugno 2024, riscontrano un ancor più pesante calo di 60 euro alla tonnellata sui minimi e di 65 euro sui massimi. Questi i prezzi che furono assegnati il 5 giugno 2024: 312 euro alla tonnellata sui minimi e 322 euro sui massimi.

 

Dal 2 agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza capitolina aveva raggiunto quotazioni di 405-415 euro alla tonnellata, si registrano al 3 settembre 2025 perdite pari a 153 euro alla tonnellata sui minimi e a 158 euro sui massimi.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Alla Borsa Merci Napoli la Commissione Prezzi nella giornata di martedì 2 settembre 2025 ha quotato per la quinta volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime tra 14% e 15%, peso specifico 80-82 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, per il quale sono stati fissati prezzi di 320 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 26 agosto scorso, quando si era verificato un aumento di 5 euro sulla precedente seduta del 5 agosto 2025.

 

Le quotazioni del 2 settembre risultano inferiori di 3 euro sui minimi e maggiori di 15 euro sui massimi rispetto agli ultimi prezzi noti della mietitura 2024, pari a 323 euro alla tonnellata sui minimi e 325 euro sui massimi, registrati il 27 maggio 2025. La quinta quotazione di questa nuova mietitura risulta più bassa di 40 euro sui minimi e di 25 euro sui massimi rispetto a quella del 18 giugno 2024, data di esordio della campagna commerciale 2024-2025 del grano duro fino nazionale sulla piazza di Napoli, pari ad una forchetta di 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi.

 

Rispetto all'ultima quotazione del grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - dell'11 giugno 2024 si rilevano prezzi più bassi di 30 euro sui minimi e 15 euro sui massimi, dato che i valori assegnati nella seduta dell'11 giugno 2024 furono di 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.

 

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro sulla piazza partenopea aveva raggiunto quotazioni di 465-480 euro alla tonnellata, si registrano al 2 settembre 2025 perdite pari a 145 euro sui minimi e 140 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

La Commissione Cereali della Borsa Merci di Bari si è riunita il 2 settembre 2025 e ha rilevato le quotazioni del grano duro fino nazionale, mietitura 2025, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, con proteine minime 12,50%, peso specifico 80 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questi i prezzi assegnati: 285 euro alla tonnellata sui minimi e 290 euro sui massimi, in calo di 10 euro sulla precedente seduta del 26 agosto, quando invece erano rimasti invariati sulle quotazioni del 5 agosto e del 29 luglio 2025.


Le quotazioni del 2 settembre scorso sugli ultimi valori noti della mietitura 2024, quelli della seduta del 3 giugno 2025, pari a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi, sono in perdita: sui minimi di 20 euro e sui massimi di 19 euro. Al 3 giugno, complessivamente, il frumento duro fino su Bari aveva perso ben 27 euro sui minimi e 28 euro sui massimi rispetto all'11 marzo 2025.


Dalla seduta di esordio della mietitura 2024 del 25 giugno 2024 - con quotazioni di 345-350 euro alla tonnellata - alla seduta della nuova produzione del 2 settembre 2025 - sono stati invece bruciati 60 euro alla tonnellata di valore. E sull'ultima quotazione della mietitura 2023 - quella del 28 maggio 2024 - quando furono assegnati valori di 349 euro alla tonnellata sui minimi e 354 euro sui massimi, si registra una riduzione di prezzo pari a 64 euro alla tonnellata.

Dal 1° agosto 2023, quando il frumento duro su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 445-450 euro alla tonnellata, si registrano al 2 settembre 2025 perdite pari a 160 euro.

 

Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 2 settembre 2025 non è stato quotato. L'ultima valutazione - risalente alla seduta del 12 novembre 2024 - era di 346 euro alla tonnellata sui minimi e 351 euro sui massimi. Complessivamente i prezzi di questo frumento sulle quotazioni del 1° agosto 2023 - che erano pari a 515-520 euro alla tonnellata - erano in perdita di 169 euro alla tonnellata.


Il grano duro spagnolo al 12% di proteine il 2 settembre 2025 non è stato quotato. Ultima valutazione quella della seduta del 6 maggio 2025, quando si era invece attestato su valori di 318 euro sui minimi e 323 sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente seduta del 29 aprile 2025.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 2 settembre 2025 ha quotato per la sesta volta il grano duro fino nazionale mietitura 2025, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, così suddiviso per provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 78-80 chilogrammi ogni 100 litri, proteine 13,5%, 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 26 agosto scorso. Si tratta di quotazioni inferiori di 22 euro sui minimi e di 24 euro sui massimi rispetto alle ultime della campagna 2024-2025, pari a 312-319 euro, registrate nella seduta del 10 giugno 2025. Inoltre, i prezzi del 2 settembre 2025 risultano in calo di 55 euro sui minimi e di 60 euro sui massimi sull'ultima quotazione della mietitura 2023, esitata il 4 giugno 2024 a 345-355 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 415-425 euro alla tonnellata, si registrano al 2 settembre 2025 perdite pari a 125 euro alla tonnellata sui minimi e 130 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico e proteine non determinato, 307 euro alla tonnellata sui minimi e 312 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 26 agosto scorso. Si tratta di quotazioni inferiori di 14 euro sui minimi e di 19 euro nei massimi rispetto alle ultime della campagna commerciale 2024-2025 pari a 321-331 euro, esitate nella seduta del 10 giugno 2025. I prezzi del 2 settembre 2025 risultano in calo di 55 euro sui minimi e di 60 euro sui massimi sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 4 giugno 2024 a 362-372 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando questo frumento su questa piazza aveva raggiunto quotazioni di 430-440 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 2 settembre 2025 pari a 123 euro alla tonnellata sui minimi e a 128 euro sui massimi.

 

Il 2 settembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari, mietitura 2025, a 295 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 26 agosto scorso. Si tratta di valori inferiori di 10 euro sui minimi e di 14 sui massimi rispetto alle più recenti quotazioni della mietitura 2024, registrate nella seduta del 17 giugno scorso e pari a 305-314 euro alla tonnellata. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 400-420 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 105 euro alla tonnellata sui minimi e 120 euro sui massimi.


I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano - quotati il 2 settembre 2025 a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi - risultano stabili rispetto alle quotazioni del 26 agosto 2025. Dai valori di 370-385 euro alla tonnellata, rimasti stabili tra il 17 settembre 2024 ed il 1° aprile 2025, questi frumenti hanno perso 35 euro alla tonnellata sui minimi e 40 euro sui massimi fino al 2 settembre 2025. Dal 1° agosto 2023, quando i frumenti esteri non comunitari a Milano avevano raggiunto quotazioni di 497-512 euro alla tonnellata, si registrano perdite ad oggi pari a 162 euro alla tonnellata sui minimi e 167 sui massimi.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

Venerdì 29 agosto 2025 è stato compilato l'ultimo listino a cura dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale mietitura 2025, qualificato con proteine minime del 12,50% e peso specifico di 79 chilogrammi ogni 100 litri a 290 euro alla tonnellata sui minimi e 295 euro sui massimi, prezzi in calo di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'8 agosto scorso, quando invece le quotazioni si erano tenute stabili sul 1° agosto ed il 25 luglio, quando invece si era manifestato un calo di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 luglio 2025.

 

Con queste quotazioni la nuova produzione risulta di valore inferiore di 15 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2024 esitata il 30 maggio 2025 a 305 euro alla tonnellata sui minimi e 310 euro sui massimi.
La quotazione del 29 agosto scorso della mietitura 2025 sui valori del 21 giugno 2024, data di inizio della campagna commerciale 2024-2025, quando il frumento duro fino nazionale era stato quotato a 347 euro alla tonnellata sui minimi e 352 euro sui massimi, risulta in calo di 57 euro alla tonnellata.


E si registra un deprezzamento di 60 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2023, fissata il 31 maggio 2024 in 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi. Infine, dal 28 luglio 2023, quando questo frumento aveva raggiunto quotazioni di 455-460 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 29 agosto 2025 pari a 165 euro alla tonnellata.

 

Il 29 agosto 2025 il grano duro canadese di prima qualità risulta non quotato. L'ultima quotazione risale alla seduta del 18 ottobre 2024, quando invece era stato fissato a 407 euro alla tonnellata sui minimi ed a 410 euro sui massimi. Su questa piazza dal 28 luglio 2023, quando il frumento duro canadese di prima qualità quotava 524-527 euro alla tonnellata, al 18 ottobre 2024 si erano registrate perdite per 117 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 28 agosto 2025 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2025 - provenienza Nord - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 81 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Prezzi esitati: 278 euro alla tonnellata sui minimi e 283 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 21 agosto scorso.

 

Rispetto agli ultimi prezzi della mietitura 2024 - quelli assegnati il 5 giugno 2025 e pari a 293 euro alla tonnellata sui minimi e 298 sui massimi - la mietitura 2025 perde 15 euro alla tonnellata. I valori del 28 agosto 2025 risultano in calo di 57 euro sulle ultime quotazioni della mietitura 2023, esitate il 13 giugno 2024 e pari a 335 euro alla tonnellata sui minimi e 340 euro sui massimi. Dal 3 agosto 2023, quando questo frumento a Bologna aveva raggiunto quotazioni di 420-425 euro alla tonnellata, si registrano perdite al 28 agosto 2025 pari a 142 euro alla tonnellata.


Prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 3 settembre 2025

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale più recenti rilevati da Ismea tra il 25 agosto ed il 1° settembre 2025 e monitorati da AgroNotizie® ieri, 3 settembre 2025, danno 9 piazze stabili, 4 in calo ed una in aumento contro le 13 piazze stabili e una in calo su 14 rilevate della scorsa settimana.


In questa settimana, si osserva, pur a fronte di una prevalente stabilità dei prezzi, già scesi su livelli molto bassi nelle scorse settimane, un movimento al ribasso sulle piazze del Nord e su Grosseto. A Ferrara, il prezzo medio da produttore del frumento duro fino nazionale il 25 agosto perde 5 euro alla tonnellata sulla settimana precedente per attestarsi a 279,50 euro alla tonnellata, mentre a Milano il 26 agosto cala sempre di 5 euro il prezzo medio del frumento duro fino nazionale sulla settimana precedente, collocandosi a 297,50 euro alla tonnellata. Altro ribasso è a Bologna, dove il cereale pastificabile nazionale il 28 agosto perde altri 5 euro sulla settimana precedente, finendo a 292,50 euro alla tonnellata.

 

Infine Grosseto - sempre il 28 agosto - perde ben 10 euro alla tonnellata e chiude a 285 euro alla tonnellata.

Napoli, in controtendenza, ritrova slancio il 26 agosto e mette a segno un aumento di 5 euro alla tonnellata che porta a 330 euro alla tonnellata il prezzo medio da produttore per il frumento duro fino nazionale, che si conferma sulla piazza partenopea prezzo all'origine più alto d'Italia.

 

Scarica la tabella dei prezzi medi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea il 3 settembre 2025
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna è quello pubblicato ieri 3 settembre 2025, nel quale risulta quotato il frumento duro fino nazionale con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino della mietitura 2025 a 280 euro alla tonnellata sui minimi e 285 euro sui massimi, in calo sulle precedenti rilevazioni dal 27 agosto di 5 euro alla tonnellata, mentre ne perde 10 su quel del 20 agosto scorso, le ultime rilevate da AgroNotizie®.

 

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Per ogni altro confronto con i prezzi più recenti monitorati da AgroNotizie® è possibile leggere l'articolo del 28 agosto 2025.

 

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