I prezzi dell'olio extravergine di oliva campagna 2023-2024 si rivelano complessivamente stabilizzati in Italia ad agosto, dopo una serie di cali avvenuti soprattutto nel mese di luglio, sulla scia delle previsioni ottimistiche circolate sulla produzione in Spagna e nel bacino del Mediterraneo, culminate nell'intervista ad Ignacio Silva, ceo di Deoleo, pubblicata il 1° agosto da Il Sole 24 Ore, che ha dichiarato di attendersi un incremento produttivo sullo scorso anno del 30% a livello di bacino del Mediterraneo. Sembra chiudere questa fase il primo rialzo di ieri sulla piazza di Milano e la stabilità della Borsa merci di Bari.

 

Le previsioni produttive circolate durante l'estate però escluderebbero proprio l'Italia, colpita, come da previsioni, da ripetute e persistenti ondate di caldo e afflitta da una siccità che al Sud ha pregiudicato, in molti casi, la possibilità di effettuare le operazioni di irrigazione d'emergenza.

 

È allo stato difficile capire cosa avverrà nelle prossime settimane e quanto le previsioni produttive, che danno l'Italia a 240mila tonnellate e la Spagna ben sopra il milione di tonnellate, potranno realmente concretizzarsi; per ora si tratta di numeri che se non hanno nulla di ufficiale, hanno almeno parzialmente condizionato le aspettative degli operatori sui mercati, ora improntati a maggiore prudenza.

 

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Borsa Merci Bari, stabilità dopo i cali di luglio

Alla Borsa Merci di Bari ieri, 27 agosto 2024, l'olio extravergine di oliva con acidità massima dello 0,4% titolata in acido oleico è stato fissato a 9,00 euro al chilogrammo sui minimi ed a 9,30 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 6 agosto scorso, quando aveva avuto termine la fase ribassista apertasi il 30 luglio, che ha contratto i prezzi di 0,40 euro sui minimi e 0,30 sui massimi rispetto alle valutazioni di 9,40-9,60 registratesi dal 4 giugno fino al 23 luglio 2024, le ultime rilevate da AgroNotizie® sulla seduta dell'11 giugno 2024.

 

In sostanza, l'olio Evo di alta qualità sulla piazza di Bari si mantiene ora su valori inferiori di 0,70-0,60 euro al chilo rispetto a quelli dell'ultimo rialzo, ben 0,70 euro in più, avvenuto il 9 gennaio 2024, che aveva portato i prezzi sulla forchetta 9,70-9,90 euro al chilogrammo.

 

Sempre il 27 agosto 2024 la Commissione Olio ha quotato l'extravergine biologico al prezzo unico di 9,60 euro al chilogrammo, stabile sulla precedente seduta del 6 agosto; anche se il biologico perde 0,20 euro dall'ultima quotazione rilevata da AgroNotizie® sulla seduta dell'11 giugno 2024. Questo calo si è verificato nella seduta del 30 luglio 2024.

In sintesi, l'Evo biologico sulla piazza di Bari, che fino al 14 maggio scorso quotava 10,20 euro al chilogrammo, ha perso da allora 0,60 euro al chilo, mentre dal 9 gennaio 2024, data dell'ultimo rialzo, che lo aveva portato a 10,50 euro al chilogrammo, ora perde 0,90 euro al chilo.

 

Gli oli Dop Terra di Bari e Igp Puglia il 27 agosto 2024 sono fissati entrambi al prezzo unico di 9,50 euro al chilogrammo, stabili sulla precedente seduta del 6 agosto scorso, ma in calo di 0,20 centesimi sull'ultima rilevazione di AgroNotizie®, effettuata nella seduta dell'11 giugno scorso, con gli oli a marchi Ue attestati entrambi a 9,70 euro al chilogrammo. Questa perdita si è verificata nella seduta del 30 luglio 2024.


Borsa Merci Milano, primi rialzi dopo un'estate al ribasso

Alla Borsa Merci di Milano ieri, 27 agosto 2024, l'olio extravergine di oliva italiano è stato fissato a 8,85 euro al chilogrammo sui minimi ed a 9,15 euro sui massimi, in recupero di 0,05 euro sulla precedente seduta del 20 agosto scorso. Si tratta del primo segnale di ripresa dei prezzi dopo settimane di ribassi. Basti pensare che l'11 giugno scorso, ultima rilevazione di AgroNotizie®, i valori dell'Evo nazionale erano attestati a 9,25-9,50 euro al chilogrammo.

 

In pratica, durante i mesi di giugno, luglio e agosto, l'Evo nazionale ha perso sulla piazza di Milano qualcosa come 0,40-0,35 euro al chilogrammo, anche considerando il primo rialzo di ieri.

 

Alla Borsa Merci di Milano il 27 agosto quotato anche l'olio extravergine di importazione comunitario che raggiunge prezzi da 7,55-8,35 euro al chilogrammo, in aumento di 0,05 euro al chilo sulla precedente seduta del 20 agosto. Anche in questo caso si osserva come i precedenti mesi di giugno, luglio e lo stesso agosto avevano determinato un calo di  0,75-0,40 rispetto ai prezzi rilevati l'11 giugno scorso, quando l'Evo di importazione comunitario era ancora attestato su una forchetta da 8,30-8,75 euro al chilogrammo.

 

Nel complesso, in Italia i prezzi all'ingrosso in borsa merci sembrano assistere ad una complessiva stabilizzazione, in attesa di segnali più concreti dal mondo della produzione olivicolo olearia rispetto al possibile risultato della campagna 2024-2025.

 

Prezzi all'origine in calo a luglio

I prezzi all'origine nell'ultima settimana rilevata per l'olio extravergine di oliva - secondo una stima di Ismea - sono diminuiti dell'1,1% sulla settimana precedente, portandosi ad un prezzo medio nazionale di 9,16 euro al chilogrammo nella prima settimana di agosto 2024 rispetto a 9,26 euro dell'ultima settimana di luglio 2024.

Come si evince dal grafico sottostante, si tratta dell'ottavo movimento al ribasso, seguito al primo ribasso della prima settimana di giugno, rilevato da AgroNotizie®, quando il prezzo era ancora attestato a 9,44 euro al chilo.

 

Rispetto all'ultimo valore rilevato da AgroNotizie® nella prima settimana di giugno a 9,44 euro al chilogrammo, attualmente si registra una perdita di valore di 0,28 euro al chilo (-3%). Inoltre si rileva che l'attuale livello dei prezzi è superiore del 3,3% rispetto a quello di un anno fa.

 

Prezzi medi settimanali olio extravergine di oliva - Ismea 
Prezzi medi nazionali olio Evo fino alla prima settimana di agosto 2024
(Fonte: Ismea)

 

Ismea non ha ancora completato l'inserimento dei dati per i prezzi per piazza della seconda settimana di agosto e si fa pertanto riferimento in seguito ad alcuni prezzi per piazza sempre rilevati nella prima di agosto, che a livello nazionale registrano un prezzo medio di 9,16 euro al chilogrammo, con variazioni rispetto ai prezzi registrati nell'ultima settimana di luglio.

 

In un quadro complessivo improntato a generale stabilità, si fa notare il calo di Bari, che passa da 9,50 euro al chilogrammo nella quarta settimana di luglio a 9,23 euro nella prima settimana di agosto, perdendo 0,27 euro al chilo (-2,85%), con l'effetto di trascinare al ribasso l'intero listino.

 

Italia, la siccità condizionerà la produzione 2024

In Italia non è ancora chiaro quale sarà la produzione di olio di oliva da pressione 2024: di sicuro la siccità che ha colpito duramente Puglia, Calabria e Sicilia, le principali regioni produttive, non mancherà di pesare sul potenziale produttivo italiano, mentre è prevedibile una ripresa produttiva del Centro Nord, dopo un'annata di scarica nel 2023. Secondo alcune stime si potrebbe arrivare ad una produzione complessiva 2024-2025 di non più di 240mila tonnellate, come nel 2022-2023, e in pesante calo sullo scorso anno, quando si sono raggiunte, secondo Istat, 359.540 tonnellate di olio da pressione.

 

Giacenze in Italia di Evo al 31 luglio 2024: -24,8%

In Italia le giacenze di Evo a fine luglio 2024 si portano a 108.988 tonnellate, diminuendo sul dato di fine maggio, l'ultimo rilevato da AgroNotizie®, di 38.952 tonnellate (-26,33%), ma - secondo Frantoio Italia, report numero 8 del 2024 - il dato di luglio 2024 è inferiore del -24,8% a quello di luglio 2023, pari a 144.853 tonnellate: in un anno in pratica scompaiono 35.865 tonnellate di prodotto Evo in giacenza, una diminuzione legata al crollo delle importazioni e delle relative giacenze.

 

L'olio Evo di produzione italiana rimasto alla fine del mese di luglio 2024 è pari a 67.504 tonnellate, in aumento del 10,7% sulle 60.979 tonnellate del 31 luglio 2023. Ma Frantoio Italia avverte: "Nell'ambito dell'Evo è da segnalare il dato della quantità di prodotto di origine italiana che con 67.504 tonnellate risulta superiore del 10,7% rispetto al 31 luglio 2023, ma non sufficiente a compensare la forte riduzione delle giacenze degli oli Evo di origine Ue (-52,2%)". Un restringimento dell'offerta su base annua che continua a sostenere le quotazioni dell'olio Evo nazionale, nonostante i ripetuti cali pure osservati negli ultimi mesi.

 

Spagna, previsioni contrastanti per la campagna 2024-2025

Dalla Spagna giungono novità contrastanti sulla prossima campagna olivicolo olearia: archiviata dal Governo di Madrid una 2023-2024 da 853mila tonnellate di olio da pressione, che aveva fatto segnare comunque un progresso sulla campagna 2022-2023, nella quale si erano prodotte appena 664mila tonnellate, ora girano valutazioni - non ufficiali - superiori al milione di tonnellate.

 

Secondo stime ottimistiche si potrebbe arrivare a 1,4 e 1,7 milioni di tonnellate di olio da pressione, mentre chi calcola i danni della siccità estiva stima comunque un raccolto tale da indurre una produzione di olio da pressione di circa 1,2-1,3 milioni di tonnellate. Il dato comune di queste due previsioni - comunque orientate alla ripresa produttiva - è rappresentato dagli eventi atmosferici che tra aprile e maggio hanno portato molta acqua sulle principali aree coltivate ad oliveto della penisola iberica. Il susseguirsi sui media di queste previsioni nei mesi scorsi ha contribuito al calo dei prezzi all'ingrosso.

 

Detto questo, le prossime previsioni ufficiali, attese tra fine settembre ed i primi di ottobre, saranno di più sicuro orientamento per i mercati, che intanto continuano a fare i conti con l'attuale scarsità di prodotto.

 

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