Il 17 giugno scorso, in occasione della Giornata Mondiale Contro la Desertificazione e la Siccità, l'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche ha affermato che circa il 70% della superficie della Sicilia, colpita quest'anno da una drammatica siccità, presenta un grado medio-alto di vulnerabilità ambientale, una situazione che sta comportando misure che vanno dal razionamento idrico all'abbattimento di capi animali per l'impossibilità di garantirne la sopravvivenza.

 

Non a caso la Giunta della Regione Siciliana ha stabilito, proprio il 17 giugno 2024, di richiedere alla Commissione Europea e al Ministero dell'Agricoltura di riconoscere le condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali a tutto il territorio della Sicilia ai sensi del Regolamento Ue 2021/2116 proprio a causa della persistente siccità che colpisce l'Isola da circa un anno, una delle più gravi dell'ultimo cinquantennio. E si prepara a dispensare 10 milioni di aiuti agli allevatori per acquistare fieno.

 

La proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, che al momento mantiene anche la delega di assessore all'Agricoltura, è stata approvata nella seduta di Giunta di ieri l'altro, sulla base di una documentazione che evidenzia la riduzione delle risorse idriche negli invasi e un contesto generale che pone la Sicilia in "zona rossa" per carenza di acqua al pari di Marocco e Algeria.

 

In Sicilia, ad inizio di maggio, secondo l'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, la disponibilità idrica nei bacini era scesa a 300,18 milioni di metri cubi, vale a dire il 30% della capacità complessiva. Si tratta del risultato peggiore almeno dagli ultimi 15 anni con uno scarto negativo, sul precedente record del 2018, pari ad oltre 187 milioni di metri cubi. Ma c'è di più: solo rispetto alla media 2010-2023 manca il 48% di acqua. Questi gli ultimi dati pubblici disponibili.

 

Ma una nota della Regione Siciliana diramata ieri, 18 giugno 2024, sottolinea che si tratta di "una situazione aggravatasi nelle ultime settimane a causa dell'indisponibilità nei bacini di acqua per l'irrigazione. Per il comparto agricolo e zootecnico quest'anno si stima una perdita pari in media al 50% della produzione nello scenario di 'improbabili precipitazioni estive' e del 75% se queste non dovessero verificarsi".

 

"Dopo avere dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all'agricoltura il 9 febbraio e ottenuto dal Consiglio dei Ministri il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale il 6 maggio scorso - afferma il governatore Schifani - la situazione di estrema gravità che ci troviamo ad affrontare ci impone questo ulteriore passo per sostenere le nostre aziende agricole e gli allevamenti. Il mio Governo è impegnato su più fronti per contrastare la mancanza d'acqua, ma è necessario che tutte le istituzioni, comprese quelle europee, dimostrino concretamente attenzione e sensibilità per una emergenza che va affrontata in modo corale". 

 

Forza maggiore e circostanze eccezionali

Il riconoscimento della condizione di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 consentirà alle imprese agricole e zootecniche che operano su tutto il territorio siciliano di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Politica Agricola Comune, che permetterebbero di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a godere di aiuti, rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.

 

Voucher per 10 milioni agli allevatori rimasti senza foraggio

Saranno erogati in tempi brevi i voucher agli allevatori siciliani per l'acquisto di fieno per gli animali. Il provvedimento per contrastare gli effetti della siccità, voluto dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani, prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro e ha ricevuto ieri, 18 giugno 2024, il parere favorevole della terza Commissione Attività produttive dell'Assemblea Regionale Siciliana.

 

Quest'ultimo passaggio ha consentito nella stessa giornata di ieri all'Assessorato regionale dell'Agricoltura di ultimare la procedura e pubblicare l'avviso con il quale gli allevatori potranno presentare le domande

 

"Ringrazio la Commissione Attività Produttive dell'Ars per avere condiviso l'urgenza e l'opportunità di questo provvedimento - dice Schifani - in questo modo manteniamo un impegno preso con gli agricoltori siciliani. Ho dato disposizioni affinché tutti i passaggi burocratici per l'erogazione dei benefici siano celeri. Siamo pienamente consapevoli dell'emergenza e siamo al fianco degli operatori di un comparto fondamentale per l'intera economia dell'isola. L'impegno del mio Governo - sottolinea il presidente della Regione - sarà sempre massimo, ma considero fondamentale una sinergia e una condivisione di sforzi per tutelare e valorizzare l'agricoltura siciliana e affrontare insieme questa crisi dovuta alla perdurante siccità".


Nel Decreto firmato già ieri dal dirigente generale dell'Assessorato, Dario Cartabellotta, con il quale si apre il bando per gli allevatori, è previsto che il contributo sia erogato fino ad esaurimento fondi e secondo il criterio della proporzionalità rispetto al danno subìto dalle imprese e che il fieno possa essere acquistato direttamente attingendo da un albo di fornitori reso disponibile dalla Regione Siciliana.

 

La domanda andrà presentata attraverso i Centri di Assistenza Agricola entro il prossimo 3 luglio, i quali inoltreranno la richiesta al Dipartimento Agricoltura. Gli allevatori potranno quindi ritirare il prodotto presso la zona industriale Dittaino (Enna) o altro punto che sarà definito dopo avere sentito le organizzazioni professionali di categoria.

 

Per richiedere di essere inseriti all'interno dell'albo dei fornitori di foraggio, invece, occorre compilare il modulo allegato al bando e inviarlo via Pec, da oggi 19 giugno 2024 ed entro il prossimo 26 giugno 2024, all'indirizzo dipartimento.agricoltura@certmail.regione.sicilia.it