Dopo l'avvio, il 16 ottobre 2023, della fase di pagamento degli anticipi Pac di domanda unica per la campagna 2023, conclusasi il 30 novembre scorso, parte in questi giorni il versamento dei saldi della Pac relativi allo stesso periodo, in base agli importi unitari erogabili per ciascun intervento sulla base dei dati comunicati dagli organismi pagatori. Le operazioni di saldo sono iniziate il 1° dicembre 2023. A comunicarlo è Agea, l'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, con una nota diffusa alla stampa nella tarda serata del 4 dicembre 2023.

 

Gli importi unitari sono calcolati relativamente alle superfici dichiarate, in modo da poter successivamente aggiornare in aumento, nel caso, il valore dell'importo unitario sulla base del perfezionamento di tutte le istruttorie a livello nazionale.

 

I pagamenti potranno essere eseguiti in favore dei beneficiari per i quali risultano ultimati i controlli amministrativi e in loco, relativi sia alle condizioni di ammissibilità che agli impegni. Gli importi unitari così determinati potranno subire variazioni in fase di chiusura della campagna dei pagamenti 2023 sulla base di aggiornamenti istruttori.

 

L'Agenzia ricorda che l'importo unitario è calcolato dal rapporto tra il plafond destinato al singolo intervento nell'ambito del Psp-Pac, Piano Strategico della Politica Agricola Comune, approvato dalla Commissione Ue e le superfici dichiarate nelle domande di aiuto comunicate dagli organismi pagatori.

 

Riserva nazionale Titoli finanziata con taglio sul pagamento di base

L'Agenzia precisa ancora che per assicurare l'assegnazione di Titoli dalla riserva nazionale agli agricoltori in attività che ne hanno diritto, per ciascun anno di domanda è eseguita una riduzione percentuale lineare del massimale del regime di pagamento di base non superiore al 3%, salvo quando la percentuale più elevata sia necessaria per soddisfare le esigenze di assegnazione dei Titoli alle categorie prioritarie nuovo e giovane agricoltore.

 

Esclusioni dal saldo

Si specifica inoltre che, al momento, rimangono esclusi dal pagamento dei saldi l'Ecoschema 1 (Riduzione dell'antimicrobico resistenza negli allevamenti) e gli interventi del sostegno accoppiato zootecnico per i quali il Decreto Ministeriale del 23 dicembre 2022 numero 660087 prevede che le condizioni di ammissibilità possono maturare fino al 31 dicembre 2023 e per i quali non è prevista una richiesta di capi in domanda unica da poter utilizzare per il calcolo dell'importo unitario e sul quale è prevista una modifica della relativa normativa nazionale in corso di approvazione.

 

Inoltre, da Agea fanno sapere che per gli interventi relativi all'Ecoschema 1 e al sostegno accoppiato del settore pomodoro da trasformazione, semi oleosi (colza e girasole), agrumi e olio d'oliva, è stato previsto un meccanismo di cautela a tutela del Fondo Ue, per garantire l'esecuzione di eventuali recuperi tramite compensazione sul pagamento del saldo dovuto per la domanda unica 2023.

 

In particolare, è stata prevista una limitazione dell'importo erogabile in fase di anticipo per gli interventi sopra menzionati nei limiti dell'importo dovuto a saldo per il pagamento dei Titoli e del sostegno redistributivo. Conseguentemente, per gli agricoltori che hanno percepito anticipi per gli interventi sopra indicati rimane la cautela adottata nella fase di anticipo ai fini del pagamento dei saldi.

 

"Un altro passo importante che rispetta le tempistiche previste e che conferma il forte impegno impresso da Agea per rinnovare il rapporto di costruttiva fiducia con tutti gli operatori del settore agricolo" ha affermato Fabio Vitale, direttore di Agea.

 

"L'avvio della fase di erogazione dei saldi Pac 2023 rappresenta un ulteriore sostegno al rilancio del comparto agricolo nel suo complesso e - ha aggiunto Vitale - risponde alla necessità di garantire agli agricoltori la sostenibilità economica delle loro aziende e il proseguimento dei programmi di ammodernamento dei sistemi di produzione e trasformazione all'insegna dell'introduzione di nuove tecnologie e sistemi digitali di monitoraggio nel rispetto delle norme unionali".

 

"Tutto questo non solo incide positivamente sulla resa produttiva del settore - ha infine sottolineato il direttore di Agea - ma anche sui requisiti di qualità e sicurezza che sono alla base del successo delle nostre produzioni in Italia e all'estero".