Il Lazio ha stanziato un pacchetto di aiuti straordinari di 500mila euro per le aziende agricole che hanno avuto delle ripercussioni negative dovute alla pandemia, alla guerra in Ucraina o alla siccità.

 

Possono richiedere l'aiuto tutte le "piccole" aziende agricole che tra gennaio e giugno del 2022 hanno avuto un aumento dei costi di più del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.

 

Aumenti di costi che sono stati in qualche modo causati dalla pandemia, dalla crisi ucraina o dalla carenza idrica.

 

Con piccole aziende tuttavia, secondo la classificazione comunitaria, si intendono quelle con meno di 50 dipendenti e un fatturato non superiore ai 10 milioni di euro, cosa che permette l'accesso agli aiuti a numerose aziende laziali o aziende che hanno almeno una sede operativa nel Lazio.

 

Gli aiuti saranno dati sotto forma di un contributo che può andare da un massimo di 5mila euro ad un minimo di 300 euro ad azienda.

 

L'importo del contributo verrà stabilito in misura percentuale rispetto all'aumento dei costi documentati e ritenuti ammissibili.

 

Nel conteggio dei costi non va presa in considerazione l'Iva, a parte quei casi in cui l'Iva non sia rimborsabile.

 

L'aumento dei costi dovrà essere dimostrato con la documentazione contabile e fiscale tenuta secondo le norme in vigore e con altre prove che mostrino l'aumento dei prezzi di approvvigionamento di materiali ed energia.

 

Le domande di contributo dovranno essere presentate esclusivamente tramite Pec all'Ada, l'Area Decentrata Agricoltura, di competenza, entro il 18 novembre 2023.

 

Una volta ricevute le domande, la Regione stilerà una graduatoria che terrà conto di vari fattori tra cui: la presenza di giovani agricoltori, la produzione lorda standard e la localizzazione dell'azienda.

 

Per tutte le informazioni dettagliate si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.