Il Parlamento Europeo e gli Stati membri hanno raggiunto un accordo sulla proposta della Commissione Europea di aggiornare la direttiva dell'Unione Europea relativa all'amianto sul luogo di lavoro. Si tratta di un passo importante verso una migliore protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione.
Si ricorda che l'amianto è una sostanza cancerogena estremamente pericolosa ancora presente in molti edifici, nonostante sia vietato nell'Unione Europea da quasi vent'anni. È causa di numerosi decessi evitabili nell'Unione Europea: il 78% dei tumori professionali può essere messo in relazione alla sua esposizione.
Le nuove norme riducono in modo considerevole gli attuali valori limite per l'amianto e prevedono modalità più accurate per misurare i livelli di esposizione, in linea con i più recenti sviluppi tecnologici. Si garantirà che nessun lavoratore sia esposto a una concentrazione superiore a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (f/cm³), valore dieci volte inferiore al limite di esposizione precedente.
Dopo un periodo transitorio di massimo sei anni, gli Stati membri saranno tenuti ad attuare un nuovo metodo per misurare i livelli di amianto, la microscopia elettronica, più sensibile di quella a contrasto di fase (Pcm). Di conseguenza gli Stati membri potranno misurare le fibre di amianto sottili, nel qual caso il valore limite massimo di esposizione rimarrà a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo, oppure potranno non misurare le fibre di amianto sottili, nel qual caso il valore limite massimo di esposizione sarà ridotto ulteriormente a 0,002 fibre di amianto per centimetro cubo.
Misure di prevenzione e protezione rafforzate
In base alle nuove norme, le imprese che intendono effettuare lavori di demolizione o di rimozione dell'amianto saranno tenute a ottenere autorizzazioni dalle autorità nazionali. I datori di lavoro dovranno inoltre adottare misure per individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto prima di iniziare i lavori di demolizione o manutenzione in locali costruiti prima dell'entrata in vigore del divieto nazionale relativo a questo materiale.
A tal fine possono ad esempio ottenere informazioni dai proprietari dell'edificio o da altri datori di lavoro, oppure consultare altre pertinenti fonti di informazione, come i registri. I lavoratori che sono o possono essere esposti all'amianto dovrebbero indossare adeguati dispositivi di protezione individuale e seguire una formazione obbligatoria, in linea con i requisiti minimi di qualità stabiliti nella direttiva.
Gli Stati membri tengono un registro di tutti i casi di malattie professionali correlate all'amianto diagnosticate da un medico. Le disposizioni concordate contribuiranno a prevenire i casi di tumore professionale, in linea con il Piano europeo di lotta contro il cancro.
Prossime fasi
Gli ambasciatori degli Stati membri presso l'Unione Europea saranno invitati ad approvare l'accordo raggiunto con il Parlamento in una delle prossime riunioni del comitato dei rappresentanti permanenti.
Una volta adottata la direttiva, gli Stati membri disporranno di due anni per introdurre il nuovo livello massimo di esposizione di 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo e di sei anni per introdurre la microscopia elettronica al fine di misurare i livelli di amianto sul luogo di lavoro.
Per tenere il passo con il progresso scientifico e tecnologico, la direttiva sarà regolarmente aggiornata.
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