Gli elementi che incidono sul panorama delle imprese agricole in Italia sono numerosi e contribuiscono a modificarne il numero complessivo, la struttura, la dimensione, le risorse umane e la produttività.
Gli aspetti legati alla crisi economica degli ultimi anni, congiuntamente alle crescenti sfide legate alla sostenibilità ambientale che impongono misure severe e onerose agli agricoltori, così come la volatilità dei prezzi dei prodotti della terra e i cambiamenti legislativi in materia di politica economica europea, hanno creato un fenomeno di involuzione delle imprese agricole, in tutte le regioni italiane, che negli ultimi dieci anni sono diminuite di più del 30%, situazione che ha interessato prevalentemente le aziende di piccole dimensioni.
Anche gli aspetti legati ai temi della sicurezza sui luoghi di lavoro giocano un ruolo importante in questo fenomeno. L'agricoltura è uno dei settori a maggior rischio, sia per entità che per frequenza degli infortuni denunciati, e quindi prevede una particolare attenzione e un coinvolgimento degli enti e delle istituzioni che si occupano di elaborare le misure protettive e preventive per tutelare la salute e la sicurezza degli operatori agricoli.
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Gli adempimenti per la sicurezza sul lavoro in agricoltura sono finalizzati a una corretta definizione dei rischi per la tutela di tutti i lavoratori coinvolti. Il Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza sul Lavoro regola gli obblighi documentali che le imprese agricole devono redigere, nonché l'attuazione di provvedimenti per la prevenzione e protezione dai rischi ipotizzabili.
Nel Decreto Legislativo 81/08 la Normativa inerente la sicurezza in agricoltura include:
- concetti chiave complessivi per la tutela dei lavoratori agricoli;
- disposizioni per i datori di lavoro;
- misure preventive tecniche, procedurali ed organizzative;
- utilizzo dei dispositivi di protezione.
Oltre ai datori di lavoro con dipendenti o assimilati, l'articolo 21 del Decreto Legislativo 81/08 estende due importanti obblighi anche ai lavoratori autonomi, che per il settore agricolo sono identificabili nelle figure dei coltivatori diretti e dei soci delle società semplici operanti, ovvero l'utilizzo di macchine e attrezzature a norma e l'uso di dispositivi di protezione individuali.
Si ricorda che è stato imposto da anni l'obbligo di redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr) a tutte le aziende anche con meno di dieci lavoratori, sostituendo la precedente possibilità di autocertificazione. Quindi anche l'imprenditore agricolo che si avvale dell'opera di lavoratori stagionali ed occasionali.
Le aree di attenzione prioritaria nell'ambito agricolo riguardano la movimentazione manuale dei carichi, l'utilizzo dei mezzi agricoli, l'uso di sostanze pericolose, il contatto con agenti biologici, il rischio dovuto alla presenza di linee elettriche aeree ed il rischio da esposizione al rumore.
Gli adempimenti
Per le aziende agricole con almeno un dipendente, con contratto di qualsiasi tipo, o con uno o più soci lavoratori, la responsabilità degli adempimenti per la sicurezza sul lavoro in agricoltura ricade sul datore di lavoro, che in caso di controlli dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti.
La stesura del Documento di Valutazione dei Rischi, sia dei rischi generali che dei rischi specifici (rischio di incendio, rumore, chimico, vibrazioni e così via), nonché una valutazione del rischio in gravidanza e su minori. Inoltre dovrà essere nominato un medico competente, un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (Rspp) e degli incaricati per l'attuazione delle misure di prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze, con relativi attestati di formazione. Dovrà anche essere garantita la sorveglianza sanitaria ai lavoratori.
Un verbale di consegna dei dispositivi personali di protezione come calzature, guanti, protezione per il rumore, maschera con filtro, etc.
Il registro degli infortuni (aggiornato alla normativa vigente) vidimato dalla Asl territorialmente competente.
Per i contratti d'appalto o di prestazione d'opera ci deve essere il relativo Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (Duvri).
Un piano d'emergenza aziendale con le misure da attuare in caso di lotta antincendio e di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave ed immediato, che andranno commisurate alla natura dell'attività, alle dimensioni dell'azienda e al numero di persone presenti.
Nel caso l'azienda tratti prodotti destinati al consumo (come carne, latte e prodotti vari) dev'essere in possesso del manuale di autocontrollo Haccp. Il datore di lavoro deve anche svolgere un corso specifico, periodiche analisi di laboratorio sugli alimenti e manovre di disinfestazione e derattizzazione.
Oltre alla parte documentale, vi sono poi alcune misure di prevenzione dei rischi nelle aziende agricole da attuare:
- ambienti di lavoro sicuri e igienicamente idonei;
- informazione, formazione e addestramento dei lavoratori sui rischi;
- formazione per abilitazione alle macchine e attrezzature;
- dotazione dei dispositivi di protezione e marcatura Ce su macchine e attrezzature;
- cassetta di primo soccorso;
- estintori.
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