In Italia il settore agricolo detiene ancora oggi il triste primato degli infortuni, spesso mortali, durante lo svolgimento dell'attività lavorativa. L'agricoltura supera, quanto ad incidenti, anche il settore edile e quello della cantieristica, tradizionalmente caratterizzati da una percentuale di sinistri elevata.

 

I rischi presenti in agricoltura racchiudono una vasta gamma di categorie, che riguardano sia gli infortuni che le malattie professionali. Parlando dei rischi specifici, essi variano a seconda della tipologia di azienda agricola, della struttura dell'ambiente e dei macchinari presenti, oltre alle varietà di sostanze impiegate o prodotte.

 

La prima causa di morte è la perdita di controllo delle macchine e dei mezzi agricoli, seguita dallo schiacciamento o incastro del guidatore all'interno di macchine agricole o per il movimento terra, e la seconda causa è la caduta dall'alto.

 

Un'ulteriore causa di incidenti è spesso legata all'anzianità anagrafica di molti agricoltori e braccianti, specie nelle piccole aziende a conduzione familiare, che favorisce disattenzione nella gestione di macchine pesanti o il mancato impiego di tecnologie più all'avanguardia.

 

I rischi specifici in agricoltura

Tra i rischi specifici che vengono presi con maggior considerazione in campo agricolo ritroviamo i seguenti.

 

Rischi connessi ai luoghi di lavoro

Per questi rischi devono essere valutati tutti i rischi legati alle carenze strutturali, ad esempio altezze e cubature inadeguate, alla viabilità interna o esterna come le vie di circolazione e i passaggi non ben delimitati o non adatti alla tipologia di mezzi che devono attraversarle, alla conformazione del terreno come la presenza di zone di pericolo a seguito di piogge o allagamenti. Senza dimenticare che vi sono luoghi di lavoro, caratteristici dell'ambito agricolo e agro zootecnico, come ad esempio stalle e concimaie, che devono rispondere a requisiti specifici.

 

Rischi da movimentazione manuale dei carichi

Questi rischi comprendono tutte le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori.

 

La valutazione deve comprendere un'attenta analisi delle lavorazioni con particolare attenzione alle caratteristiche del carico (pesantezza e ingombro), allo sforzo fisico richiesto, alle caratteristiche dell'ambiente di lavoro, per esempio la presenza di spazio libero sufficiente per l'effettuazione dell'attività richiesta, l'eventuale presenza di irregolarità del pavimento che possano costituire ulteriore rischio di inciampo o di scivolamento.

 

Rischi da esposizione ad agenti fisici

La valutazione dei rischi da esposizione a rumore e vibrazioni deve essere effettuata da personale qualificato e può prevedere una serie di misure specifiche sulle attrezzature e sulle macchine, e deve considerare il tempo di esposizione. Il tutto è finalizzato a determinare il livello di esposizione dei lavoratori a questi inquinanti ambientali, ed a individuare le misure di protezione e prevenzione da adottare durante lo svolgimento della normale attività lavorativa.

 

Rischi da esposizione a sostanze pericolose

Il documento del Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro (Spresal) indica che la valutazione dei rischi chimici inizia con l'elenco delle sostanze pericolose direttamente manipolate dai lavoratori, o comunque presenti in azienda, deve essere effettivamente rappresentativa delle condizioni di lavoro e deve contenere tutte le informazioni disponibili.

 

Riguardo a questo tipo di valutazione il Spresal ha prodotto una specifica brochure informativa.

 

Rischi da esposizione ad agenti biologici

L'attività agricola - a stretto contatto con la natura, con gli animali e con prodotti di origine animale - può implicare il rischio di esposizione dei lavoratori alle zoonosi, cioè malattie che gli animali possono trasmettere all'uomo.

 

Il documento del Spresal oltre a riportare le possibili vie di trasmissione di queste malattie (ferite, tagli, morsi, punture, contatto con liquami, etc), sottolinea che questo è un rischio "invisibile" e per questo motivo riporta che è essenziale conoscere tutti i rischi che si corrono nell'effettuare alcune operazioni e attuare le necessarie misure preventive e protettive.

 

Rischi da esposizione ad atmosfere esplosive

Il documento riporta come esempio il riferimento alla "Miscelazione di aria con il metano contenuto nel biogas e delle polveri dei cereali in prossimità degli impianti di produzione di biogas, delle vasche di stoccaggio/smaltimento dei liquami e dei silos/contenitori dei cereali".

 

Rischi da stress lavoro correlato

Per questo caso si ricorda che la normativa stabilisce che "Il datore di lavoro deve valutare lo stress lavoro correlato per i suoi dipendenti".

 

Rischi connessi allo stato di gravidanza

Le condizioni di lavoro che sono considerate accettabili in situazioni normali possono non esserlo più durante la gravidanza o il periodo dell'allattamento fino al settimo mese dopo il parto.

 

Il documento ricorda i vari obblighi del datore di lavoro in merito alla valutazione della compatibilità delle mansioni con un eventuale stato di gravidanza.

 

Rischi connessi alla differenza di genere, di età e di provenienza da paesi diversi

Anche la provenienza dei lavoratori da paesi diversi deve essere considerata una potenziale fonte di rischio. È sufficiente che un lavoratore non comprenda le istruzioni ricevute perché si generino situazioni pericolose.

 

Rischi connessi all'uso delle attrezzature di lavoro

Le attrezzature di lavoro rappresentano nel comparto agricolo uno dei principali rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

 

Nella valutazione dei rischi dovranno essere necessariamente considerate: l'installazione in conformità alle istruzioni d'uso, le procedure di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzate a garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza, le istruzioni d'uso e di manutenzione ivi compresa la predisposizione e l'aggiornamento di un registro degli interventi di manutenzione delle macchine e delle attrezzature di lavoro.

 

La Valutazione dei rischi in agricoltura

La Valutazione dei rischi in agricoltura è un obbligo del datore di lavoro che deve prevedere i rischi specifici, e dunque ridurre i pericoli che possono presentarsi. Inoltre oltre alla stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (Dvr) deve nominare un responsabile servizio prevenzione e protezione e un medico competente, garantendo così la sorveglianza sanitaria.

 

Nel caso l'azienda tratti prodotti come carne, latte o comunque prodotti destinati al consumo, deve essere in possesso del manuale di autocontrollo Haccp.

 

La formazione sui rischi per i lavoratori

La formazione assume un aspetto fondamentale in riferimento ai rischi legati all'utilizzo di macchine agricole e attrezzature. La formazione rientra negli obblighi di formazione ed addestramento da parte del datore di lavoro per i lavoratori che effettuano tali lavorazioni utilizzando attrezzature specifiche per le quali è obbligatorio, appunto, l'addestramento, nonché Dispositivi di Protezione Individuale (Dpi).

 

Gli obblighi di formazione ed addestramento sono definiti dal Decreto Legislativo 81/08, agli articoli 36 (informazione dei lavoratori), 37 (formazione dei lavoratori) ed in maniera specifica per i punti descritti sopra agli articoli 73 (informazione, formazione, addestramento per utilizzo attrezzature da lavoro) e 77, in particolare comma 4 lettera h (obblighi del datore di lavoro relativamente all'uso dei Dpi).



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