Anche con la nuova Politica Agricola Comune (Pac), entrata in vigore il primo gennaio 2023, i Titoli rimangono a fondamento dei pagamenti del Primo Pilastro effettuati da Agea. I Titoli Pac sono dunque necessari per accedere al pagamento di base, come anche agli Ecoschemi e agli altri provvedimenti previsti nella Pac 2023-2027.

 

Posto che con tutta probabilità i Titoli cesseranno di esistere a partire dal 2028 (allineando l'Italia ad altri Paesi Ue, come la Germania), oggi molti agricoltori sono interessati da acquistare o vendere Titoli. Le restrizioni contenute nella condizionalità rafforzata stanno infatti spingendo non pochi operatori a riflettere sull'opportunità di vendere i propri Titoli per poter operare senza vincoli (e senza sostegno pubblico).

 

Per capire come funziona la compravendita dei Titoli Pac abbiamo interpellato Gianluca Cecconi, responsabile pagamenti del Primo Pilastro di Cia - Agricoltori Italiani. Vediamo dunque le dodici cose che occorre sapere per vendere o acquistare Titoli Pac.

 

Cosa sapere per vendere o acquistare Titoli Pac

Uno: anche con la nuova programmazione i Titoli Pac possono essere acquistati e venduti liberamente e il passaggio di proprietà avviene presentando la documentazione necessaria presso un Caa, Centro di Assistenza Agricola, che provvede ad inoltrare la domanda all'organismo pagatore di competenza. Il passaggio di Titoli viene poi registrato sul Sian, Sistema Informativo Agricolo Nazionale, e nel relativo fascicolo elettronico dell'azienda.

 

Due: la vendita dei Titoli Pac può avvenire contestualmente alla vendita del terreno. La vendita del terreno deve essere registrata da un notaio, mentre la vendita dei Titoli Pac può essere sancita con scrittura privata, registrata e inserita sul Sian tramite un Caa.

 

Tre: è possibile anche vendere i soli Titoli Pac, mantenendo invece il possesso della terra. Oppure vendere il terreno ad un soggetto e i Titoli Pac ad un altro.

 

Quattro: chi acquista i Titoli Pac deve essere un agricoltore in attività. Cosa significa? Agea ha specificato che l'agricoltore attivo deve essere iscritto all'Inps con la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale o colono o mezzadro. In alternativa, deve essere in possesso della partita Iva attiva in campo agricolo. Vi sono tuttavia altre casistiche, che possono essere approfondite presso un Caa.

 

Cinque: in caso di successione, per morte o pensionamento dell'agricoltore intestatario dei Titoli (successione anticipata), questi vengono trasferiti agli eredi, anche se non sono agricoltori attivi. Colui che acquisisce i Titoli deve essere comunque agricoltore in attività per percepire i pagamenti relativi alla domanda unica.

 

Sei: bisogna ricordare che dopo due anni di inutilizzo i Titoli Pac vengono annullati e convergono nella riserva nazionale per essere redistribuiti. Questo significa che, se per varie ragioni l'agricoltore non presenta la domanda per due anni consecutivi, al terzo anno perde la proprietà dei Titoli.

 

Sette: per accedere alla riserva nazionale per vedersi attribuiti dei nuovi Titoli Pac occorre essere un giovane agricoltore (meno di quaranta anni e insediato da non più di cinque anni) oppure essere un nuovo agricoltore (dai 41 ai 60 anni, insediato da non più di due anni).

 

Otto: è possibile affittare sia un terreno che un Titolo. Se il valore dei Titoli è uguale o inferiore alla superficie del terreno affittata non ci sono problemi (ad esempio affitto 10 ettari e Titoli per 10 ettari). Ma posso anche solo affittare i Titoli Pac (quindi senza terra), in questo caso però il valore del Titolo affittato viene decurtato del 50%. E tale decurtazione è definitiva, anche dopo la fine del periodo di affitto.

 

Nove: un agricoltore che è in possesso di terra ma non di Titoli Pac (o in numero non sufficiente) può dunque prendere in affitto anche solo i Titoli. Ma è vero anche il contrario. Chi ha Titoli ma non terra sufficiente può affittare solo la terra da collegare poi ai Titoli, anche perché dopo due anni di inutilizzo i Titoli finiscono nella riserva nazionale. Inoltre non è possibile far ruotare i Titoli anno dopo anno su un numero limitato di ettari.

 

Dieci: per poter far valere Titoli Pac acquistati essi devono essere inseriti all'interno del proprio fascicolo aziendale secondo una tempistica ben precisa. Per l'anno 2023 la domanda di traferimento Titoli deve essere presentata entro il 9 giugno. Altrimenti il diritto ai contributi Pac scatta dall'anno successivo.

 

Undici: con l'entrata in vigore della nuova Pac il valore dei Titoli è stato ricalcolato e dunque nella compravendita è sempre bene fare riferimento al valore aggiornato presente nel Registro Titoli di ogni agricoltore. Inoltre l'agricoltore deve tenere in considerazione il fatto che i Titoli Pac andranno incontro nei prossimi anni ad un fenomeno di convergenza, di cui abbiamo parliamo in questo articolo, e che quindi il loro valore può salire o scendere. Dal 2028 poi i Titoli dovrebbero sparire.

 

Dodici: dal 2023 i Titoli assegnati dalla riserva nazionale, compresi quelli incrementati nel valore, non possono essere trasferiti prima di tre anni dall'anno di assegnazione, salvo:

  • trasferimento per fattispecie di successione effettiva;
  • trasformazioni societarie, laddove sia garantita la continuità aziendale, ossia l'agricoltore cedente esercita il controllo sulla società cessionaria fino al termine del periodo di vincolo (tre anni).

 

Questo articolo è stato modificato nel punto cinque in data 21 aprile 2023.