Ieri - 16 febbraio 2023 - in Sicilia la Giunta Regionale ha dichiarato lo stato di crisi regionale e ha chiesto al Governo lo stato di emergenza nazionale per l'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la scorsa settimana con particolare violenza la Sicilia orientale. Il Governo Regionale ha approvato la proposta del Dipartimento Regionale della Protezione Civile. Secondo una stima di Confagricoltura Sicilia, sarebbero migliaia di ettari di terreni agricoli coltivati allagati. E già dal 15 febbraio scorso il Dipartimento Agricoltura ha reso disponibile - mediante avviso pubblico la modulistica per consentire agli agricoltori di denunciare i danni subìti a colture e strutture agricole, in vista della dichiarazione di stato di calamità.


"Ho agito immediatamente per dare un segnale ai territori colpiti - ha detto ieri il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani -. Domenica, durante i sopralluoghi che ho effettuato, ho assicurato che l'impegno del mio Governo non sarebbe mancato. I danni subìti dalle zone della Sicilia orientale sono stati ingenti: adesso le istituzioni devono intervenire con urgenza per ripristinare i servizi essenziali e poi dovremo pensare anche alle opere per mitigare il rischio in futuro. Adesso ci attiveremo presso il Governo a Roma per il riconoscimento dell'emergenza nazionale".

 

Le imprese agricole delle province orientali della Sicilia colpite dall'ondata di maltempo tra l'8 e il 10 febbraio 2023, possono segnalare i danni subìti ai comuni o agli ispettorati provinciali dell'agricoltura competenti per territorio. Sul sito del Dipartimento Regionale dell'Agricoltura è stato pubblicato l'avviso pubblico rivolto alle aziende agricole, con la modulistica attraverso la quale indicare i danni alle produzioni, alle strutture aziendali e agli impianti produttivi.

 

I comuni raccolte le istanze provvederanno all'inoltro all'Ispettorato Provinciale all'Agricoltura competente per territorio. Tre le province coinvolte: Catania, Ragusa e Siracusa. Qualora i danni subìti abbiano riguardato le strutture (serre, impianti arborei, fabbricati, eccetera) e l'impresa agricola intende ripristinare nel più breve tempo lo stato dei luoghi dovrà essere prodotta una perizia asseverata dal libero professionista, come atto propedeutico e fondamentale per l'attivazione di strumenti finanziari e amministrativi finalizzati all'erogazione dell'aiuto/contributo per il ripristino del potenziale produttivo danneggiato dall'evento. Alla stessa perizia saranno allegate le foto geotaggate.
 
"Siamo intervenuti immediatamente - ha detto l'assessore all'Agricoltura della Regione Siciliana, Luca Sammartino - per attivare strumenti concreti di sostegno alle imprese agricole delle province che hanno subìto l'eccezionale ondata di maltempo della scorsa settimana, così come avevo preannunciato nel corso del mio sopralluogo nelle zone colpite".

 

"Ho avuto modo di verificare personalmente - ha sottolineato l'assessore - la grave situazione di queste aziende, con questo avviso avremo un quadro più preciso dell'entità dei danni, nella prospettiva di un ristoro economico che consenta alle aziende di ripartire quanto prima".

 

Confagricoltura Sicilia: "Subito lo stato di calamità"

Secondo Confagricoltura Sicilia il maltempo che ha investito l'Isola nella scorsa settimana ha creato danni ingenti alle coltivazioni, soprattutto nella Sicilia sudorientale. I danni hanno coinvolto migliaia di ettari di terreni e strutture mettendo in ginocchio gli agricoltori siciliani. "Le condizioni delle strade e l'incuria di torrenti, fiumi e canali di scolo non hanno attenuato i problemi, con arterie rurali rese impraticabili a causa di detriti, crolli e allagamenti, rendendo complessi anche i soccorsi" sottolinea una nota di Confagricoltura Sicilia.

 

Rosario Marchese Ragona, presidente di Confagricoltura Sicilia, ha dichiarato: "Le condizioni meteo avverse e i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e stanno decimando le nostre produzioni di eccellenza. Le condizioni delle infrastrutture non aiutano ad attenuare i danni, il dissesto idrogeologico che ne deriva riduce di volta in volta superficie disponibile. Occorre attivarsi immediatamente e tutelare con ogni mezzo l'agricoltura siciliana".


"Confagricoltura Sicilia - prosegue Marchese Ragona - chiede di attivare immediatamente lo stato di calamità e di prevedere risorse per il ristoro dei danni subìti attivando il Fondo di Solidarietà Nazionale. Facciamo inoltre appello al Governo Regionale affinché si attivi per la convocazione di un tavolo con la Protezione Civile per avviare strumenti utili alla prevenzione dei danni: occorrono opere di bonifica straordinaria dei canali di scolo, di riforestazione e di messa in sicurezza".


"Nell'immediato - conclude il presidente di Confagricoltura Sicilia - bisogna garantire i giusti ristori agli agricoltori siciliani in tempi certi e celeri".