Il Conaf - Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali - e il gruppo bancario Intesa Sanpaolo hanno firmato un accordo per semplificare l'accesso al credito alle imprese agricole.
A firmare il protocollo di intesa sono stati la presidente del Conaf Sabrina Diamanti e Massimiliano Cattozzi, responsabile della direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo.
Per Sabrina Diamanti questo accordo rappresenta un altro passo in avanti con uno dei maggiori gruppi bancari europei, che per primo ha colto le potenzialità del credito in agricoltura.
In questi ultimi anni infatti il Conaf ha lavorato molto per avvicinare il mondo del credito a quello delle imprese agricole, come ha ricordato la presidente.
L'anno scorso sono state anche aggiornate le "linee guida per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie" che per la prima volta, nel 2018, avevano inserito le aziende agricole.
Massimiliano Cattozzi da parte sua si è detto orgoglioso di poter svolgere un ruolo di riferimento nei confronti del Conaf nell'elaborare servizi e tipologie di finanziamento adatte alle specificità che gli agronomi riscontrano nel dialogo con gli imprenditori del comparto, in funzione anche del particolare contesto che stiamo vivendo.
La visione condivisa è quella di contribuire a far evolvere i modelli di business verso un sempre maggior impegno in transizione digitale e ecologica, economia circolare oltre che in innovazione, internazionalizzazione e sostegno all'imprenditoria giovanile, anche seguendo le iniziative del Pnrr.
Il tessuto imprenditoriale agricolo - come ha spiegato il consigliere del Conaf Gianluca Buemi - richiede un sostegno finanziario concreto e l'importanza della corretta valorizzazione di un'impresa agricola, la cui complessità di stima dei beni è assai elevata, è diventata centrale per il settore creditizio.
Per questo il Conaf sta lavorando per avere una valutazione univoca e trasparente funzionale allo sviluppo del settore, con la condivisione di specifici standard valutativi.
Un percorso che consente e consentirà sempre di più ai dottori agronomi e forestali di essere lo snodo tra queste 2 realtà, offrendo le competenze e le conoscenze necessarie a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il settore.
Intesa Sanpaolo metterà a disposizione la propria direzione agribusiness costituita da 228 punti operativi e 1000 professionisti operanti su tutto il territorio nazionale in grado di accompagnarle su temi come la transizione energetica, il ricambio generazionale, l'aggregazione, l'innovazione e l'internazionalizzazione.
In parallelo, circa 20mila dottori agronomi e dottori forestali italiani avranno a disposizione una struttura di supporto consulenziale con specialisti sul territorio per accompagnare le aziende in un settore complesso come quello dell'accesso al credito, economia circolare, agricoltura sostenibile, finanziamenti Pnrr, programmi di sviluppo rurale, imprenditoria giovanile e innovazione.
Un ulteriore ambito di collaborazione è il Programma Filiere di Intesa Sanpaolo, capace di favorire l'accesso al credito attraverso la valorizzazione dell'appartenenza alla filiera produttiva, che ha raggiunto nel settore agroalimentare 168 aziende capofila aderenti, con un potenziale di 6500 fornitori, un giro d'affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro e oltre 22mila dipendenti dei capifiliera.
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Fonte: Conaf