Le spedizioni di grano duro canadese verso l'estero continuano dai porti del Pacifico, pur in assenza di informazioni trasparenti sui valori di cessione Fob del cereale pastificabile. E secondo le nostre fonti canadesi le pur ingenti esportazioni canadesi ora raggiungerebbero solo in quantitativi limitati l'Europa. In Canada i porti dei grandi laghi continuano infatti ad essere chiusi a causa del ghiaccio ed i prezzi del grano duro Cwad al 13% di proteine all'esportazione permangono non rilevabili.

 

Il 24 gennaio 2023 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago diminuisce dell'1,30% sulla settimana precedente. Il mercato americano langue - nonostante una domanda sostenuta che fa aumentare le importazioni - perché le scorte finali del cereale - secondo il Dipartimento all'Agricoltura degli Usa - risultano comunque maggiori del 33% rispetto ad un anno fa.

 

A far calare i prezzi dei grani duri di provenienza nordamericana o comunque d'importazione, c'è poi il calo dei noli, intervenuto sempre in questo inizio d'anno e pari a circa un terzo del valore di fine 2022.

 

Ulteriore elemento destabilizzante è il cambio: il dollaro Usa si è nuovamente indebolito rispetto ad un euro sempre più pesante, con un tasso di cambio passato dai 0,95 euro per un dollaro del 5 gennaio scorso agli 0,92 euro per un dollaro di ieri, 25 gennaio 2023. Non solo: il dollaro canadese, quotato fino al 5 gennaio 0,70 euro, ieri era attestato a 0,68 euro.

 

Se in questa fase i grani duri esteri di provenienza canadese di prima qualità presentano prezzi decisamente inferiori al grano duro fino nazionale lo si deve in parte anche a questi due fattori sul lato dei costi di transazione, che diminuiscono: il calo dei noli e la svalutazione delle divise nordamericane rispetto all'eurovaluta, sostenuta dal recente aumento dei tassi di riferimento operato dalla Banca Centrale Europea.
 
E a fronte di tali situazioni di incertezza sul versante canadese, di sostanziale brusco calo del mercato Usa, e dei costi di trasporto e di acquisto dei grani esteri, si registrano così nell'ultima settimana in Italia prezzi in sostanziale ribasso per il frumento duro fino nazionale e per i grani duri canadesi su tutte le principali piazze italiane. Cedono largamente e ulteriormente anche i mercati all'origine monitorati da Ismea.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index: -1,30% in una settimana

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 24 gennaio 2023 si porta a 909,09 punti base (oltre 9,09 dollari per bushel) diminuendo di 11,97 punti base (quasi 0,12 dollari per bushel) sulla settimana precedente (-1,30%). Il trend ribassista del mese scorso trova nuove e più decise conferme, dato che il 20 dicembre l'indice era attestato a 927,42 punti base (oltre 9,27 dollari per bushel), valore rispetto al quale si registra il 24 gennaio una perdita di 18,33 punti base (oltre 0,18 dollari per bushel).

 

Rispetto ai 974,38 punti base (oltre 9,74 dollari per bushel) raggiunti il 23 novembre scorso, la perdita è di 65,29 punti base: più di 0,65 dollari per bushel (-6,70%). Per avere un'idea solo del calo drastico intervenuto durante l'estate, basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel. Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo dello scorso anno per questo indice, raggiunto il 6 gennaio 2022 con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel.

 

Canada, prezzi all'origine in netto calo

Secondo il Rapporto del 23 gennaio 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine permane non rilevabile, poiché i porti della regione dei grandi laghi continuano ad essere bloccati dal ghiaccio.


Il 23 gennaio scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è di 503,39 dollari canadesi alla tonnellata, stabile sul 9 ed il 16 gennaio 2023. Restano senza valore noto gli export basis per i prezzi Fob dalla costa del Pacifico.


E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 23 gennaio è di 471,42 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di ben 22,23 dollari canadesi alla tonnellata rispetto al 16 gennaio scorso, quando si era registrato un ulteriore segno negativo per 1,11 dollari rispetto al 9 gennaio 2023.


Infine, il 23 gennaio 2023, nei quatto territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a marzo 2023 - risulta essere di 471,06 dollari canadesi alla tonnellata, un valore in diminuzione di ben 21,31 dollari canadesi alla tonnellata rispetto al 16 gennaio scorso, quando pure si era avvertita una lieve flessione di 1,10 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente.

 

Esportazioni dal Canada verso l'Europa limitate

Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - datato 23 gennaio 2022 - sulle esportazioni di grano duro canadese afferma: "Venerdì (il 20 gennaio 2023 Ndr) la Tunisia ha acquistato 125mila tonnellate di frumento con spedizione febbraio-aprile ad un prezzo medio di 492,00 dollari Usa alla tonnellata. Si tratta di 17,40 dollari Usa alla tonnellata in meno rispetto all'ultimo acquisto del 16 dicembre". La diminuzione del prezzo è dovuta "al calo del 31% dei valori di trasporto rispetto al mese scorso. Viterra avrebbe vinto 25mila tonnellate di quest'ultima gara".

 

Tale aspetto - il calo dei noli - dovrebbe teoricamente favorire l'export canadese anche verso l'Europa e nonostante i porti rivolti all'oceano Atlantico chiusi. Ma nei fatti non sembra essere proprio così.

 

E se sulle esportazioni canadesi di grano duro in generale il Rapporto sottolinea ancora come "le vendite settimanali per l'export sono state di 167mila e trecento tonnellate, per un totale stagionale di 2,3 milioni di tonnellate, l'88% (1,0 milioni di tonnellate) in più rispetto allo scorso anno" sulle esportazioni verso l'Europa adombra nuovamente limitazioni.

 

"Mentre i grandi laghi sono chiusi e le esportazioni verso l'Europa sono limitate, il recente calo dei valori dei noli fa sì che il grano duro canadese proveniente dalla costa occidentale vada bene nel Medio Oriente-Nord Africa" afferma il Rapporto. E a Vancouver - principale porto del Pacifico del Canada - ci sono 111mila e 300 tonnellate di forniture di grano duro pronte per l'esportazione verso molini mediorientali e nordafricani. Un mistero, viste le distanze, del perché queste partenze non debbano prevedere approdi in Italia.

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 25 gennaio 2023, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 460 euro alla tonnellata sui minimi e 465 euro sui massimi, in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 gennaio scorso, quando aveva perso altri 5 euro sull'11 gennaio 2022. Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa sale così a 65 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre portano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 95 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

In Borsa Merci di Roma ieri, 25 gennaio 2023, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 435 euro alla tonnellata sui minimi e 440 euro sui massimi, in calo di 15 euro sulla precedente seduta del 18 gennaio scorso, quando invece si era registrato un calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta dell'11 gennaio 2023. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile è così in perdita di 48 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 77 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.

 

Borsa Merci Bari

ln Borsa Merci Bari martedì 24 gennaio 2023 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 465 euro alla tonnellata sui minimi e 470 euro sui massimi, in calo di 15 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 17 gennaio 2023, quando si era invece registrata una diminuzione di 6 euro sulla ancor precedente seduta del 10 gennaio 2023. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio la diminuzione si porta a 88 euro a tonnellata.
 
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 24 gennaio scorso è diminuito di ben 20 euro alla tonnellata rispetto alla precedente seduta del 17 gennaio, calando a 439 euro alla tonnellata sui minimi ed a 445 euro sui massimi, mentre nella scorsa seduta era calato di altri 15 euro alla tonnellata. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è ora in perdita di 107 euro.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale il 24 gennaio 2023 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri. Il cereale pastificabile è stato fissato a 480 euro alla tonnellata sui minimi e 485 euro sui massimi, valori in calo di 15 euro sia sui minimi che sui massimi rispetto alle quotazioni registrate nella seduta del 17 gennaio scorso, che già si era rivelata d'impronta ribassista sul 10 gennaio 2023, perdendo 5 euro sui minimi e 10 euro sui massimi. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 85 euro alla tonnellata sui minimi e 80 euro sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 24 gennaio scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:

 

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 470 euro alla tonnellata sui minimi e 475 euro sui massimi, in calo di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 17 gennaio e in perdita di 45 euro sul 23 agosto e in ribasso di 79 euro sui minimi e 78 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 487 euro alla tonnellata sui minimi e 492 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 17 gennaio, in diminuzione di 43 euro su quella del 23 agosto 2022 e in ribasso di 82 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.

Il 24 gennaio scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 475 euro alla tonnellata sui minimi e 480 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 17 gennaio 2023. Si tengono così, solo sui minimi, valori inferiori di 25 euro al 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.

 

Risultano in calo di 20 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 24 gennaio 2023 scendono a 495 euro alla tonnellata sui minimi ed a 510 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano in perdita di 95 euro alla tonnellata sui minimi e di 90 euro sui massimi rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 20 gennaio 2023. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 474 euro alla tonnellata sui minimi e 477 euro sui massimi, in calo di 13 euro alla tonnellata sui valori del 13 gennaio 2023, quando si era verificato un ulteriore calo di 5 euro alla tonnellata sul 23 dicembre 2022. I valori registrati il 20 gennaio scorso si pongono a 94 euro sui minimi ed a 96 euro sui massimi al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
 
Nella seduta del 20 gennaio 2023 il grano duro Canadese di 1° qualità ha registrato un calo di 22 euro alla tonnellata sul 13 gennaio 2023, attestandosi a 443 euro alla tonnellata sui minimi e 445 euro sui massimi, dopo che nella seduta precedente erano rimasti sul tappeto altri 10 euro di valore rispetto al 23 dicembre 2022. Questo cereale ha perso 104 euro dal 29 luglio 2022.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 19 gennaio 2023, fissando in 457 euro alla tonnellata sui minimi e 462 euro sui massimi il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in calo di 10 euro alla tonnellata rispetto alla precedente seduta del 12 gennaio, quando invece i prezzi si erano rivelati stabili sulle ultime tre sedute di dicembre 2022. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 83 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 25 gennaio 2023

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 16 ed il 23 gennaio 2023 da Ismea e online fino a ieri, 25 gennaio 2023, individuano una prevalenza di piazze in perdita, ben 8, su 13 rilevate, mentre solo 5 risultano stabili sulla settimana precedente.
 
Tra le piazze che risultano stabili figurano quelle umbro marchigiane: Ancona, Macerata e Perugia, tutte rilevate il 23 gennaio e con prezzi già finiti al tappeto da tempo. In un caso, quello di Ancona, addirittura indicati ad un valore medio di 305 euro alla tonnellata. Tra le piazze del Sud e con prezzi più elevati, resistono solo Matera, rilevata il 23 gennaio a 480 euro alla tonnellata, e Bari, rilevata il 16 gennaio a 487,50 euro alla tonnellata. Oltre queste ultime piazze forti dilaga invece l'onda ribassista, come ben evidente da una lettura accorta della tabella sottostante.

 

Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea

Rilevazione AgroNotizie® del 25 gennaio 2023

(Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, le ultime quotazioni del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna sono state pubblicate il 18 gennaio 2023, quando erano stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 448 euro alla tonnellata sui minimi e 453 euro sui massimi, prezzi in calo di 10 euro alla tonnellata sul listino dell'11 gennaio scorso, quando invece i prezzi avevano ancora tenuto sui valori del 21 dicembre 2022.


Per ogni altro raffronto coi prezzi del grano duro fino pubblicati la settimana scorsa da AgroNotizie®, è possibile rileggere l'articolo pubblicato il 19 gennaio 2023.

 

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