Rete Rurale Nazionale, dopo aver pubblicato i dati inerenti l'avanzamento della spesa dei Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 a fine giugno 2022 ha elaborato su di essi le valutazioni qualitative delle performance dei programmi: ovvero le valutazioni del raggiungimento, se pur ancora parziale, delle sfide poste dai Psr in termini di obiettivi prioritari da raggiungere. Si tratta di una valutazione importante, che prelude, per le regioni più virtuose (a patto che lo sia in media tutto il sistema dei Psr a livello Italia) alla premialità che oscilla tra il 5 ed il 7% della quota del Feasr, Fondo Europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, come prevista dalla programmazione comunitaria in vigore.

 

Riparto della riserva di performance


Nella nomenclatura dei Psr si chiama "riserva di performance" e si tratta di un tesoretto che per le regioni del Sud (meno sviluppate) e quelle in transizione oggetto di questo articolo (Sardegna e Molise) vale in tutto (potenzialmente) quasi 568 milioni di euro di spesa pubblica.


Ecco dunque come erano messe queste regioni al 30 giugno 2022 a risultati qualitativi della spesa, basata sugli avanzamenti per Priorità in termini di spesa dalla quota Feasr. Raggiungere tutti gli obiettivi qualitativi è la chiave di accesso al tesoretto appena illustrato in fotografia. Un dato in comune per tutte: devono migliorare la spesa nella Priorità dedicata allo sviluppo delle aree interne, che sono decisive non solo per la tenuta socioeconomica dei territori montani, ma anche per quella ambientale dei rispettivi fondovalle. Altro dato importante comune: viene sempre raggiunto l'obiettivo di spesa nella priorità dedicata al ripristino degli ecosistemi agroforestali, strettamente legata alle misure sulla forestazione e sul ripristino delle aree naturali nelle aziende agricole.

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Regioni in ritardo di sviluppo

 

Basilicata

Il Psr Basilicata al 30 giugno 2022 presentava una spesa pubblica complessiva di quasi 370,7 milioni di euro, pari ad un avanzamento del 55,21%. Allo stesso tempo dimostrava di aver raggiunto un successo nel raggiungimento parziale degli obiettivi in termini di "stato di avanzamento per priorità strategica e riserva di performance" sulle Priorità 2 "Potenziare la competitività agricola e la redditività delle aziende agricole", che registrava un avanzamento del 51,68% e nella Priorità 3 "Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo", che toccava il 49,12%. Andava ancora meglio la Priorità 4 "Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste", che raggiungeva un avanzamento del 61,20%. Al 30 giugno erano da migliorare le performance delle Priorità 5 "Incentivare un uso efficiente delle risorse, per il passaggio ad una economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima" che registrava un avanzamento del 32,51% e della Priorità 6 "Inclusione sociale, riduzione povertà e sviluppo economico delle zone rurali" attestata al 37,51% di avanzamento.


Calabria

Il Psr Calabria al 30 giugno 2022 presentava una spesa pubblica complessiva di quasi 757,6 milioni di euro, tanto da portare l'avanzamento di spesa al 69,55%. Anche la Calabria raggiungeva tre successi su cinque sfide, ovvero buone performance sulla Priorità 2 "Potenziare la competitività agricola e la redditività delle aziende agricole", che aveva già raggiunto un avanzamento del 53,89%, sulla Priorità 3 "Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore agricolo", attestata al 65,36% e la Priorità 4 "Preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste" già pervenuta ad un avanzamento dell'83,24%. Da migliorare invece la Priorità 5 "Incentivare un uso efficiente delle risorse, per il passaggio ad una economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima" giunta sino al 43,10% di avanzamento e la Priorità 6 "Inclusione sociale, riduzione povertà e sviluppo economico delle zone rurali" pervenuta al 21,81%.


Campania

Il Psr Campania al 30 giugno 2022 presentava una spesa pubblica totale di quasi 1.080,5 milioni di euro, pari ad un avanzamento di spesa del 59,61%. Anche in questo caso lo "stato di avanzamento per priorità strategica e riserva di performance" assegnava alla Regione tre successi su cinque sfide e sempre nelle stesse prime tre Priorità: la 2 sulla competitività e redditività delle aziende agricole, con un avanzamento di spesa sulla quota Feasr del 53,17%, la Priorità 3 dedicata all'aggregazione di filiera e alla gestione dei rischi, pervenuta ad un avanzamento del 61,57% e la 4 sul ripristino e la conservazione e promozione degli ecosistemi, giunta ad un avanzamento del 74,37%. Sempre al 30 giugno erano invece da migliorare le performance di spesa per la Priorità 5 sulle misure agroambientali anche legate al clima (avanzamento di spesa al 49,26%) e la Priorità 6 sull'inclusione sociale e la lotta alla povertà e per lo sviluppo delle zone rurali, con un avanzamento del 38,57%.

 

Puglia

Il Psr Puglia al 30 giugno 2022 presentava una spesa pubblica complessiva di 751,1 milioni di euro, pari ad un avanzamento del 46,46%. In questo caso, anche a causa del ritardo di spesa del Programma, la Regione Puglia registrava un solo successo su cinque delle sfide poste nelle priorità, precisamente nella Priorità 4, quella dedicata alla tutela, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi in contatto con l'agricoltura, attestata ad un avanzamento di spesa del 76,40%. C'era da recuperare invece sulla Priorità 2 dedicata alla competitività delle aziende agricole, attestatasi ad un avanzamento di spesa sulla quota Feasr del 38,86%, e anche nella Priorità 3 sull'aggregazione di filiera e la gestione dei rischi, fermatasi ad un avanzamento di spesa del 39,39%. E ancora, serviva accelerare nella Priorità 5 incentrata sulle misure e i contenuti agroambientali, pervenuta ad un avanzamento di spesa del 43,09% come pure nella Priorità 6 sullo sviluppo delle aree interne, attestatasi al 37,99%.


Sicilia
Il Psr Sicilia al 30 giugno 2022 registrava una spesa pubblica complessiva di quasi 1.284,2 milioni di euro, per un avanzamento di spesa pari al 58,79% del budget. Il Psr più pesante d'Italia dimostrava di saper cogliere positivamente ben quattro sfide su cinque, lasciando indietro solo la Priorità 6 per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico delle zone rurali, attestata al 22,47% di avanzamento di spesa della quota Feasr. Le altre quattro priorità veleggiavano invece in acque tranquille: la Priorità 2 sulla competitività delle aziende era attestata ad un avanzamento del 45,61%, la Priorità 3 sull'aggregazione di filiera e la gestione dei rischi era al 45,47%, la Priorità 4 sulla difesa e valorizzazione degli ecosistemi toccava invece il 74,05%, mentre la 5 sulle misure e i contenuti agroambientali finiva al 49,81%.


Regioni in Transizione

 

Molise

Il Psr Molise al 30 giugno 2022 segnava una spesa pubblica di quasi 158,4 milioni per un avanzamento di spesa pari al 76,24%. Pur in questa condizione di forte avanzamento della spesa pubblica, venivano positivamente affrontate quattro delle cinque sfide poste dalla Priorità del Psr. Quella che dovrà a breve migliorare è sempre la Priorità 6 per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico delle zone rurali, attestata al 32,10% di avanzamento di spesa in quota Feasr. Erano già in linea le altre quattro: la Priorità 2 dedicata alla competitività delle aziende agricole aveva già raggiunto un avanzamento di spesa del 69,73%, la Priorità 3 sulla promozione dell'aggregazione e della diffusione dei sistemi di gestione del rischio si era attestata al 53,31%, la Priorità 4 volta a "preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall'agricoltura e dalle foreste" aveva agganciato un avanzamento dell'87,05%, infine la Priorità 5 sulla lotta al cambiamento del clima e resilienza dell'agrosistema era saldamente all‘83,56%.


Sardegna

Il Psr Sardegna al 30 giugno 2022 attestava la spesa pubblica a 922,6 milioni di euro, con un avanzamento del 71,44%. Anche in questo caso, nonostante un avanzamento di spesa pubblica ragguardevole in termini quantitativi, la Regione Sardegna centra solo tre sfide su cinque poste dalle priorità. Quelle che dovranno a breve migliorare sono la Priorità 5 sulle misure e i contenuti agroambientali del Psr anche legati al clima, attestata ad un avanzamento di spesa del 29,97% della quota Feasr e la Priorità 6 sulla lotta allo spopolamento e alla povertà e per lo sviluppo delle aree interne, ferma al 19,61%. Sono ben valutate le prime tre: la Priorità 2 sulla competitività delle aziende agricole tocca il 48,70% di spesa, mentre la 3 sull'organizzazione delle filiere e la gestione del rischio vede un avanzamento del 76,17% e, infine, la Priorità 4 sulla tutela e valorizzazione degli ecosistemi, pervenuta all'84,15%.