In Canada i prezzi del grano duro all'esportazione si confermano stazionari, con la domanda estera che continua ad aumentare. In Usa il mercato dei future sul grano duro cresce di poco, fin quasi a fermarsi.
Il 1° novembre 2022 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago aumenta, ma solo dello 0,12% sugli ultimi cinque giorni, contro un incremento dello 1,79% sugli ultimi cinque giorni messo a segno solo una settimana prima. Il 31 ottobre 2022 il prezzo Fob, Free On Board, del Cwad, Canadian Western Amber Durum, di prima qualità al 13% di proteine - in partenza dai porti della regione dei grandi laghi - aumenta di 2,78 euro alla tonnellata sulla settimana precedente per effetto di fluttuazioni nei cambi che neutralizzano un lieve calo in valuta canadese, portandosi a 425,18 euro alla tonnellata.
I mercati italiani all'ingrosso vedono la stabilità di prezzo del frumento duro fino nazionale nelle borse merci di Roma, Foggia, Altamura e Bologna, mentre Bari, Milano e Napoli restano chiuse per la festività di Ognissanti. Stabili anche i mercati all'origine sondati da Ismea tra il 24 ed il 31 ottobre 2022 e con una sola piazza al rialzo, Milano, che sfonda il muro dei 500 euro alla tonnellata.
Chicago, Future Durum Wheat Index: +0,12% in cinque giorni
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 1° novembre 2022 frena e sembra portare a termine la fase rialzista che aveva preso vigore quattro settimane fa: si attesta infatti a 916,72 punti base (quasi 9,17 dollari Usa per bushel) con un aumento di appena 1,09 punti base (poco più di 0,10 dollari Usa per bushel) in cinque giorni (+0,12%).
Gli ultimi aumenti registrati da AgroNotizie® risalgono al 25 ottobre scorso - 16,11 punti base (poco più di 0,16 dollari Usa per bushel) in cinque giorni (+1,79%) - e al 18 ottobre scorso, 5,77 punti base (poco meno di 0,06 dollari per bushel) in cinque giorni (+0,65%). Al momento si tratta del miglior risultato dopo il 16 agosto 2022, quando l'indice era già sceso a 917,73 punti base (quasi 9,18 dollari per bushel), senza poi più risalire oltre quella quota.
Per avere un'idea solo del calo drastico degli ultimi quattro mesi basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel mentre il valore di oggi è in perdita del 29,90%. Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo del 2022 per questo indice, raggiunto il 6 gennaio scorso con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel: da allora le perdite sono del 41,29%.
Canada, il prezzo Fob a 425,18 euro per effetto del cambio
Il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, secondo il Rapporto del 31 ottobre 2022 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, la regione canadese dove si produce l'81% del grano duro del Paese, cala di 3,30 dollari canadesi alla tonnellata, attestandosi a 572,81 dollari canadesi alla tonnellata contro i 576,11 dollari canadesi registrati il 24 ottobre scorso.
La quotazione di 572,81 dollari canadesi resta superiore alla massima di settembre, quando il 26 del mese scorso il Cwad aveva toccato i 564, 51 dollari canadesi alla tonnellata. Resta ancora fuori tiro solo il prezzo del 2 agosto scorso, volato a 669,15 dollari canadesi alla tonnellata, legato però ad una forte incertezza sul raccolto dell'autunno ormai in buona parte svanita.
Al cambio del 2 novembre 2022, il prezzo Fob del Cwad numero 1 al 13% di proteine è pervenuto a 425,18 euro alla tonnellata, in aumento di 2,78 euro rispetto ai 422,40 euro del 26 ottobre scorso. In pratica, il prezzo in dollari canadesi, pur diminuito di poco, risulta in realtà aumentato da un lieve apprezzamento dell'eurovaluta, con tassi di cambio passati da 0,73 dollari canadesi per un euro del 26 ottobre ai 0,74 dollari canadesi per un euro di ieri, 2 novembre 2022.
Il 31 ottobre scorso, sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine si presenta con un calo (-18,38 dollari canadesi) sul 24 ottobre scorso, pervenendo a 496,04 dollari canadesi alla tonnellata. Si tratta del primo calo dopo cinque settimane di aumenti, che hanno portato questo valore dai 404,55 dollari canadesi alla tonnellata del 19 settembre ai 514,42 dollari canadesi del 24 ottobre (+109,87 dollari canadesi).
Secondo questo schema, il prezzo Fob è maggiore rispetto al prezzo di acquisto all'ingrosso di 76,77 dollari canadesi, che equivale all'export basis: ovvero il costo del viaggio - calcolato dalla Commissione - dalla piazza di Rosetown fino ai porti della regione dei grandi laghi. Questo margine ha recuperato 15,08 dollari canadesi sui 61,69 dollari della scorsa settimana, ma non ha prodotto un incremento del prezzo Fob, al contrario incide per l'82% nella riduzione del prezzo di acquisto sulla piazza di Rosetown, sulla quale ha invece pesato marginalmente la compressione del prezzo Fob, frutto di reali fluttuazioni di mercato.
E ancora, secondo la Commissione il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 31 ottobre 2022 è di 488, 23 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 0,21 dollari canadesi alla tonnellata sul 24 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 11, 21 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente.
Infine, il 30 ottobre 2022, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2022 - risulta essere di 488,60 dollari canadesi alla tonnellata, anche in questo caso in calo di 0,18 dollari canadesi sul 24 ottobre, quando invece si era verificato un aumento di 7,80 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente.
Canada, l'export di grano duro è in ripresa
Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - stilato il 31 ottobre 2022 riferisce: "Le esportazioni di grano duro per la dodicesima settimana di campagna commerciale 2022-2023 sono state forti e pari a 161mila e 700 tonnellate. Le esportazioni fino ad oggi sono cresciute fino a 722mila tonnellate. Di queste, 371mila sono partite attraverso la Baia di Hudson e i Grandi Laghi mentre 255mila e 400 tonnellate sono state esportate da Vancouver". Significa che ormai la domanda è intensa ed il mercato è profondo e tali elementi non dovrebbero aver influito negativamente sui prezzi.
Il Rapporto sui prezzi invece scrive: "I prezzi del grano duro nell'Ue continuano a migliorare. Mentre in Spagna sono rimasti invariati, il prezzo dell'Italia è salito di altri 3 euro alla tonnellata nel corso della settimana a 493 euro". Il prezzo italiano è quello medio di Borsa Merci Bologna, in realtà rimasto stabile il 27 ottobre scorso, e il rapporto fa riferimento all'incremento della settimana precedente. In ogni caso, su questo prezzo medio italiano di riferimento il Rapporto sottolinea come "questo si traduce a circa 14,50 dollari canadesi per bushel all'ascensore nel Saskatchewan. Abbiamo visto brevemente alcuni di questi prezzi la scorsa settimana, ma per ora queste offerte sono state ritirate". Il che ben spiega l'arresto dei prezzi in Italia sin dalla settimana scorsa, e anche qualche lieve flessione.
Fine dei rialzi dunque? Il Rapporto conclude con una frase che si presta ad essere variamente interpretata: "Dati i prezzi globali, sappiamo che le aziende cerealicole saranno in grado di pagare quando decideranno di spostare di nuovo il grano duro".
In questa affermazione "Saranno in grado di pagare" sembra sottintendere un "saranno in grado di pagare di più", mentre la locuzione "spostare di nuovo il grano duro" è più vaga. Potrebbe alludere a possibili movimenti speculativi, che sarebbero a questo punto i soli autori di eventuali ulteriori aumenti e frutto appunto di "decisioni" da parte di chi detiene i titoli rappresentativi delle merci. Oppure potrebbe essere intesa in senso fisico, ovvero quello di vendere ancora di più sul mercato, incrementando al contempo la domanda verso gli agricoltori. In ogni caso, al momento, lo stop agli aumenti è esteso a tutta la filiera.
Borsa Merci Foggia
Ieri, 2 novembre 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni a 515 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, stabili sul 26 e sul 19 ottobre 2022, quando si era invece verificato un aumento di 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 12 ottobre scorso. Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 resta una differenza negativa di 10 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre confermano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 50 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
In Borsa Merci di Roma ieri, 2 novembre 2022, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 477 euro alla tonnellata sui minimi e 482 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 26 e del 19 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 7 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 12 ottobre scorso. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile resta in perdita di 8 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 37 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.
Borsa Merci Bari
Il 1° novembre non si è tenuta la seduta di Borsa merci Bari per la festività di Ognissanti. Il listino più recente della Borsa Merci di Bari risale a martedì 25 ottobre 2022, quando presentava la quotazione del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, fissata in 510 euro alla tonnellata sui minimi e 515 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 ottobre 2022, quando si era verificato un ulteriore aumento di 7 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 11 ottobre. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio la diminuzione era di 53 euro a tonnellata.
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 25 ottobre scorso era diminuito di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta, pervenendo a 499 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi. Il 18 ottobre il prezzo era aumentato di 6 euro, dopo che nella seduta dell'11 ottobre 2022 il valore di questo frumento era rimasto invariato sulla seduta ancor precedente. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 era in perdita di 47 euro.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
Anche l'ultima quotazione dell'Associazione Granaria Meridionale risale al 25 ottobre 2022, quando alla Borsa Merci di Napoli era stato quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 530 euro alla tonnellata sui minimi ed a 540 euro sui massimi, valori stabili rispetto alla precedente seduta del 18 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata rispetto alla ancor precedente seduta dell'11 ottobre 2022. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perdeva 35 euro alla tonnellata sui minimi e 25 euro sui massimi.
Associazione Granaria di Milano
Anche l'ultimo listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano risale al 25 ottobre scorso e riportava sulla piazza lombarda le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 498 euro alla tonnellata sui minimi e 503 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 ottobre scorso, in perdita di 17 euro sul 23 agosto e in ribasso di 51 euro sui minimi e 50 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 518 euro alla tonnellata sui minimi e 523 euro sui massimi, in aumento di 3 euro sulla precedente seduta del 18 ottobre scorso, in diminuzione di 12 euro su quella del 23 agosto 2022 e in ribasso di 51 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
Venivano quotati il 25 ottobre scorso i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 510 euro alla tonnellata sui minimi e 515 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 18 ottobre. Sul 28 settembre 2021 i prezzi risultavano aumentati di 10 euro alla tonnellata sui minimi, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
Risultavano invece in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 25 ottobre 2022 si attestavano a 535 euro alla tonnellata sui minimi e 545 euro sui massimi. Questi frumenti si presentavano in perdita di 55 euro alla tonnellata rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 28 ottobre 2022. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 518 euro alla tonnellata sui minimi e 523 euro sui massimi, stabili sui valori del 21 ottobre, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 14 ottobre scorso. I valori registrati il 28 ottobre scorso si pongono comunque a ben 56 euro al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
Nella seduta del 28 ottobre 2022 il grano duro Canadese di 1° qualità è calato di 11 euro alla tonnellata sul 21 ottobre, scendendo a 511 euro sui minimi e 514 euro sui massimi. Questo cereale - che ha perso 44 euro dal 29 luglio 2022 - è ora attestato a 36 euro in meno rispetto al prezzo spuntato nella seduta del 24 settembre 2021.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 27 ottobre 2022 quando ha fissato in 490 euro alla tonnellata sui minimi e 495 euro sui massimi i prezzi per il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano stabili sul 20 ottobre scorso, quando invece si era verificato un aumento di 3 euro sulla precedente seduta del 13 ottobre 2022. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 50 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 2 novembre 2022
I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 24 ed il 31 ottobre 2022 da Ismea e online fino a ieri, 2 novembre 2022, sono rivelatori di un mercato in larga prevalenza stabile.
Nel dettaglio, su 13 piazze rilevate, ben 9 risultano stabili e si segnala il pur lieve rialzo di Milano, che il 25 ottobre tocca i 500,50 euro alla tonnellata, crescendo di 3 euro sul 18 ottobre scorso (+0,6%). In evidenza anche i copiosi ribassi delle piazze umbro marchigiane del 24 ottobre scorso, già presenti nella rilevazione AgroNotizie® del 26 ottobre scorso, pubblica nell'articolo del 27 ottobre 2022.
Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
Rilevazione AgroNotizie® del 2 novembre 2022
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, il Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna ha pubblicato le quotazioni del 2 novembre 2022: sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 481 euro alla tonnellata sui minimi e 486 euro sui massimi, in diminuzione di 2 euro sulla precedente rilevazione del 26 ottobre, quando si era verificato un aumento di 2 euro sulla ancor precedente rilevazione del 19 ottobre. Rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2021 questi prezzi sono in perdita di 43 euro sui minimi e 42 euro sui massimi.
Per ogni altro raffronto coi prezzi del grano duro fino pubblicati la settimana scorsa da AgroNotizie®, è possibile rileggere l'articolo pubblicato il 27 ottobre 2022.
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