Dopo una lunga trattativa, l'Anicav, Associazione Nazionale Industrie Conserve Alimentari Vegetali, e le organizzazioni dei produttori del bacino Centro Sud Italia hanno definito il 28 giugno scorso il Contratto Quadro d'Area per la Gestione della Campagna di Trasformazione del Pomodoro 2022 ormai al via. A darne notizia in maniera informale nella serata del 28 giugno sono state le organizzazioni dei produttori. Gennaro Velardo, coordinatore della parte agricola, ha così affidato ad AgroNotizie il contenuto essenziale dell'accordo sul prezzo: "Per questa campagna di trasformazione abbiamo ottenuto dalla controparte industriale per il bacino del Sud un prezzo medio di riferimento applicabile sul pomodoro lungo di 140 euro alla tonnellata, mentre sul pomodoro tondo si è pervenuti ad accordo per 130 euro alla tonnellata".


Velardo ha inoltre commentato: "Quando si raggiunge un accordo è sempre un fatto positivo perché fare sistema è utile alla filiera. Forse siamo tutti un po' scontenti e non tanto perché avremmo sperato di ottenere di più, ma per via dei costi di energia e fertilizzanti che continuano ad aumentare; non a caso ben comprendiamo anche le difficoltà del mondo industriale che deve confrontarsi oggi con l'aumento della materia prima agricola oltre che con gli aumenti di beni e servizi altra natura".

 

"Come parte agricola - ha aggiunto Velardo - in questa fase esprimiamo preoccupazione per la difficoltà nel reperimento della mano d'opera, fondamentale nelle operazioni di raccolta del pomodoro, problematica rispetto alla quale il Decreto Flussi 2022 adottato dal Governo, fino ad ora, non ha prodotto tutti i risultati attesi, e che si spera possano essere raggiunti con le novità contenute nel Decreto semplificazioni di recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale".

 

AgroNotizie ha appreso inoltre dal direttore Anicav Giovanni De Angelis che il sovrapprezzo applicabile al pomodoro coltivato in biologico "È stato convenuto in 30 euro alla tonnellata da aggiungersi ai rispettivi prezzi medi di riferimento di pomodoro lungo e tondo".

 

De Angelis ha confermato i prezzi riferiti da Velardo, frutto di una lunga trattativa, arenatasi, ancora non molti giorni fa, sull'ultima offerta formulata proprio da Anicav, che assegnava quali prezzi medi di riferimento 135 euro alla tonnellata per il pomodoro lungo e 125 euro a tonnellata per il prodotto tondo. "Per evitare ancora il protrarsi della trattativa sulla nostra posizione, che per altro accordava ben 30 euro di aumento sia sul prezzo base del lungo che del tondo rispetto alla scorsa annata agraria - spiega De Angelis ad AgroNotizie - abbiamo accolto la richiesta di parte agricola di un ulteriore incremento di 5 euro alla tonnellata, in cambio di una rivisitazione delle penalità da applicarsi sui corpi estranei".

 

Già lo scorso anno, la trattativa si era sbloccata fermando i prezzi di lungo e tondo su quelli della campagna 2020, con una maggiorazione sul biologico del 40% e con la riduzione della franchigia sui corpi estranei dal 2 all'1%.

 

"Per questa campagna 2022 invece - spiega De Angelis - abbiamo rivisto al rialzo la scala che rapporta la presenza percentuale di corpi estranei alle penalità; per esempio, già un contenuto di inerti maggiore dell'1% e fino al 2% comporterà ora una penalizzazione sul prezzo del 2% per arrivare ad una riduzione del 6% per una presenza di inerti in relazione al peso del prodotto effettivo maggiore del 4% e fino al 5%".

 

AgroNotizie riporta la tabella citata dal direttore Anicav De Angelis, che fa parte degli allegati dell'Accordo di Programma Quadro per la Campagna del Pomodoro da Industria 2022 per il Bacino del Sud, rappresentandone una delle novità.

 

TABELLA A INERTI - CORPI ESTRANEI 
Inerti-Corpi estranei%  Diminuzione del prezzo
> 1 ≤ 2  -2%
> 2 ≤ 3 -3%
> 3 ≤ 4  -4%
> 4 ≤ 5 -6%

Fonte: Accordo di Programma Quadro 2022 per il Pomodoro da Industria Bacino del Centro Sud

 

Altra novità: è stata inoltre integrata la modalità applicativa della tabella B sul pomodoro consegnato verde o marcio e relative penalità - che permangono invariate rispetto allo scorso anno - con una possibilità in più offerta alla parte agricola di vedersi accettare il carico.


Da quest'anno è facoltà dell'industria di trasformazione accettare il carico con l'applicazione di una penalità sul prezzo in misura fissa pari al 2%, anche in caso di raggiungimento di uno e/o entrambi i limiti massimi previsti per inerti (5 %) e pomodoro marcio (5%) - verde (6%) o qualora siano superati gli stessi limiti previsti dalla tabella sul pomodoro verde o marcio, fermo restando la relativa riduzione percentuale di peso. La percentuale di penalità del 2% è da considerarsi aggiuntiva alle percentuali massime di riduzione previste dalle due tabelle sugli inerti e pomodoro marcio o verde.