La lievitazione dei costi energetici in Campania alla lunga potrebbe colpire gli agricoltori anche dal versante dei consorzi di bonifica. Non a caso l'Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue - Anbi Campania ha recentemente sollecitato un intervento urgente della Regione Campania per incrementare il capitolo del bilancio gestionale regionale numero 3.108, destinato ai rimborsi regionali delle spese sostenute dai consorzi di bonifica per consumi di energia elettrica legati al funzionamento di idrovore, pompe per l'irrigazione ed altre apparecchiature di pubblica utilità.
Servono infatti - stando alle stime di Anbi Campania - almeno 5 milioni di euro in più - per questa specifica bolletta dell'elettricità, a causa del "caro energia" che ha colpito anche gli enti di bonifica. Un consumo di energia insopprimibile, che contribuisce a tenere asciutti terreni altrimenti paludosi e a portare acqua irrigua nei campi dove altrimenti non giungerebbe.
Infatti, da agosto 2020 ad agosto 2021 l'aumento percentuale del prezzo dell'energia elettrica è stato - in alcuni casi - addirittura del 243%, con una ulteriore previsione di aumento per il mese di settembre 2021 e con un incremento complessivo atteso a fine anno del 302%.
La sollecitazione di Anbi Campania ha già ha generato un interessamento da parte della Regione Campania che, attraverso l'Assessorato Agricoltura ha richiesto a tutti i consorzi di circostanziare le rispettive previsioni di maggiori costi a tutto il 31 dicembre 2021, al fine di poter incrementare adeguatamente lo stanziamento originario sul capitolo 3.108 del corrente bilancio gestionale, dotato attualmente di 10 milioni di euro.
"In questi giorni - sottolinea il presidente di Anbi Campania, Vito Busillo - i consorzi di bonifica stanno approvando la variazione di bilancio sul 2021 e devono anche poter delineare il bilancio di previsione per il 2022, avendo la possibilità di poter prevedere, anche sul prossimo anno, quali entrate proverranno da Regione Campania per i rimborsi delle spese di energia elettrica, visto che non si intendono gravare le utenze consortili con oneri impropri".
"Al momento - conclude il presidente Busillo - i consorzi stanno sopperendo ad un conto elettrico aumentato con economie su altri capitoli dei propri bilanci, ma il perdurare di questa situazione - senza i ristori regionali previsti per legge - comporterà inevitabili ripercussioni sull'utenza consortile, già provata negli ultimi due anni da emergenze climatiche e dal covid-19".
29 novembre 2021 Economia e politica