Il 20 settembre scorso a Roma si è svolta la prima riunione della Commissione Sperimentale Nazionale Frumento Duro, convocata in videoconferenza dal Ministero delle Politiche Agricole.

Nel corso dell'incontro, i competenti uffici dell'amministrazione, assistiti da Borsa Merci Telematica Italiana, hanno ufficialmente presentato il regolamento di funzionamento della commissione e i venti commissari - designati, in numero paritetico, dalle organizzazioni e associazioni di categoria rappresentative dei produttori agricoli e dell'industria di trasformazione - che saranno chiamati, nel corso del periodo di sperimentazione del nuovo strumento, a formulare le tendenze di mercato e i relativi prezzi indicativi del grano duro nazionale negli areali di produzione del Nord, del Centro e del Sud Italia.

Per il prossimo 4 ottobre è attesa la prima seduta operativa, in grado di formulare i primi prezzi indicativi.
Della commissione fanno parte dieci commissari indicati da Italmopa per la parte acquirente e vede dieci commissari rappresentanti la parte venditrice, indicati da Coldiretti (cinque commissari), Confagricoltura (due commissari), Cia (due commissari) e Liberi agricoltori (un commissario). Nessun commissario invece per Copagri, pur avendo raccolto deleghe tra gli agricoltori.
 

La nota di Cia, Agricoltori Italiani

"Da parte di Cia, Agricoltori Italiani gli auguri di buon lavoro a tutti i componenti della neonata struttura, che avrà il compito di formulare le tendenze di mercato e i prezzi indicativi del settore - è scritto in una nota dell'organizzazione agricola, dove si sottolinea come la Commissione Grano Duro sia "uno strumento fortemente voluto e sostenuto da Cia, che plaude all'inizio del percorso operativo per la funzionalità della Commissione Unica Nazionale sul grano duro, seppure in una fase sperimentale".
 

La battaglia per il secondo commissario Cia

Dietro l'avvio dei lavori della Csn Grano Duro c'è anche una battaglia condotta dalla Cia, in particolare da Cia Foggia: "Con i criteri inizialmente assegnati alla Cia sarebbe toccato un solo commissario - ricorda Michele Ferrandino, presidente di Cia Capitanata - nonostante solo in provincia di Foggia avesse raccolto deleghe per 14.550 ettari di grano duro e raggiunto a livello nazionale un peso in deleghe del 15% e del 16% in ettari rappresentati".

"Oggi invece
- continua Ferrandino - grazie all'impegno del responsabile nazionale cereali di Cia Ivan Nardone, si è vinta la battaglia per il secondo commissario in Csn a Cia individuato nella persona di Silvana Roberto, responsabile di settore per la Puglia, risultato del quale sono particolarmente soddisfatto". Nella tabella sottostante è illustrata la distribuzione dei commissari di parte agricola in Csn e quale peso percentuale ogni organizzazione agricola ha in termini di ettari rappresentati.
 

Organizzazioni
Agricole

Commissari in Csn

Ettari raccolti rappresentati

Peso Percentuale

Coldiretti

5

245.966

52%

Cia

2

75.677

16%

Confagricoltura

2

108.044

23%

Liberi Agricoltori

1

22.516

4,5%

Copagri

0

13.142

2,8

Altri

0

2.584

1,7

Totali 10 467.931 100%

Mentre i grandi esclusi dalla Commissione Sperimentale Nazionale per il Grano Duro sono i commercianti di cereali, che pure nei mesi scorsi avevano protestato, invocando con l'Associazione Nazionale Cerealisti un intervento ministeriale. Risolta l'ultima bagarre procedurale è ora sicuramente il momento del confronto tra le parti sul prezzo del grano duro.


La posizione di Italmopa

Plauso per la costituzione della commissione e per l'avvio dei lavori anche da parte industriale: "Non posso che augurare buon lavoro alla neonata commissione" sottolinea il presidente Italmopa, Associazione Industriali Mugnai d'Italia, Silvio Grassi "ed, in particolare, ai dieci commissari della parte acquirente, tutti indicati da Italmopa, i quali metteranno a disposizione il loro prezioso bagaglio di esperienza e di profonda conoscenza dei mercati del grano duro in uno spirito di costruttivo confronto con la parte venditrice".

"La commissione si pone come obiettivo di prevedere e indicare prezzi che rispecchino fedelmente l'andamento del mercato del grano duro, evitando, al contempo, ogni tentativo di dirigismo politico che non può essere da noi in alcun modo accettato" precisa Enzo Martinelli, presidente della Sezione Molini a Frumento Duro Italmopa.

"Siamo in ogni modo soddisfatti che il regolamento di funzionamento della commissione recepisca le osservazioni da noi responsabilmente sollevate, nel corso degli ultimi mesi, con l'obiettivo di migliorare l'efficacia dello strumento - afferma Martinelli - vengono in particolare confermate sia la sua natura sperimentale, con il conseguente mantenimento del funzionamento delle attuali commissioni prezzi delle borse merci, elemento fondamentale di collegamento con il territorio, sia l'assenza di automatismo nell'eventuale passaggio tra una Commissione Sperimentale Nazionale e una Commissione Unica Nazionale Frumento Duro, sia, infine, l'assenza di una sede fisica con le riunioni che si svolgeranno esclusivamente in videoconferenza, a garanzia di indipendenza dalle dinamiche di un singolo mercato locale".