Nata dallo sforzo congiunto tra Cia-agricoltori italiani e JP Morgan, la piattaforma vuole mettere a disposizione delle imprese agricole uno strumento agile, intuitivo ed efficace, che dia un forte impulso al mercato agroalimentare, dopo lo scossa provocata dal coronavirus. Le performance delle aziende agricole hanno, infatti, risentito degli effetti della pandemia, con una flessione del 3,8% del valore aggiunto nel 2020.
Da qualche anno, la presenza dei produttori sul web risponde alle esigenze del consumatore, sempre più incline a instaurare una relazione digitale con le aziende, che diventi vantaggiosa per entrambi. Ciò è stato ulteriormente rafforzato durante il lockdown, che ha consolidato la maggior propensione alla spesa via internet. Durante lo scorso anno si è infatti registrato un incremento del più 134% dell'acquisto di generi alimentari online, con picchi del più 300% fra marzo-aprile e del più 183% nelle feste natalizie, mentre si prevede un trend del più 62% nel complesso del 2021. Da una survey sul target 18-65, il 95% incrementerà lo shopping di cibo su web (dati Nomisma).
Questo trend ha dunque spinto il mondo produttivo a investire maggiormente nel digitale, come la Cia. Quest'ultima ha ritenuto strategico investire in una piattaforma a livello nazionale, che permetta a tutte le aziende, soprattutto quelle che non potrebbero gestire un ecommerce in autonomia, di vendere a un prezzo congruo, recuperando così sulla catena del valore. Con l'aggregazione di un ampio numero di produttori, si potranno offrire panieri molto diversificati ai consumatori, garantendo la sicurezza nei pagamenti e una logistica sostenibile.
Il portale vuole rendere semplice l'esperienza di acquisto delle eccellenze del made in Italy, anche grazie a blog, ricette, note culturali e racconti sulle tradizioni alimentari. Sarà, inoltre, presente una sezione per il prodotto fresco attraverso un sistema di geolocalizzazione, che mette in contatto diretto l'acquirente con i venditori a lui più vicini.
"Gli imprenditori agricoli del nostro Paese - ha dichiarato Dino Scanavino, presidente nazionale della Cia - hanno fatto sforzi incredibili sin dall'inizio dell'emergenza Covid-19 sia per assicurare gli approvvigionamenti necessari al Paese di cibo sano e di qualità, sia per tenere in piedi l'economia delle loro aziende. Occorre ora sostenerne la ripresa con iniziative concrete tagliate sulle nuove tendenze di acquisto e consumo agroalimentare e focalizzate, quindi, sul boom che ha registrato l'ecommerce nel 2020. Infine occorre rilanciare in modo evidente il valore dei sistemi produttivi territoriali e la qualità dei prodotti regionali. Anche online invitiamo a comprare italiano".
Il sostegno di JP Morgan
Dopo "I prodotti dell'Appennino", il progetto dedicato alle aziende delle regioni colpite dal terremoto del 2016 che ha sancito l'avvio della collaborazione tra Cia e JP Morgan, ora è l'emergenza sanitaria a impegnare nuovamente le due organizzazioni."La pandemia ha mostrato che la crescita delle imprese del settore agroalimentare dipende anche dalla loro capacità di innovarsi e acquisire competenze e strumenti per raggiungere i molti consumatori vicini e lontani che domandano i loro prodotti, mantenendo intatta l'eccellenza che li contraddistingue" ha commentato Francesco Cardinali, senior country officer di JP Morgan in Italia. "Ci auguriamo che questo progetto contribuisca a costruire il futuro delle piccole imprese agricole e a creare opportunità occupazionali nelle comunità dove operano".
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