Da oggi, primo aprile 2020, collegandosi sul sito dell'Inps sarà possibile fare richiesta per l'indennità di solidarietà, del valore di 600 euro, prevista per alcune categorie di lavoratori agricoli dal decreto Cura Italia del 17 marzo scorso. Il bonus è al netto delle tasse, non concorre alla formazione del reddito (non 'pesa' dunque a fine anno sulla dichiarazione dei redditi) e non è richiedibile dai percettori di reddito di cittadinanza. È previsto per ora per il solo mese di marzo, ma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha già ventilato la possibilità di estenderlo anche ad aprile.
 

Il nodo delle risorse: click day?

In una prima circolare l'Inps ha fatto sapere che non si tratta di un 'click day'. Secondo l'istituto di previdenza infatti si potrà presentare la domanda anche nei giorni successivi al primo aprile. Ma il problema è quello delle risorse. Il Governo ha infatti stanziato la cifra di 6 miliardi di euro raggiunta la quale l'erogazione si fermerà, a meno che l'esecutivo non apra nuovamente il portafogli.

E se le risorse non saranno sufficienti a coprire tutte le domande si andrà in ordine di presentazione della domanda. Quindi quello che non doveva essere un click day alla fine, come denuncia Repubblica, lo diventa. A placare gli animi è intervenuta la maggioranza, che ha fatto sapere che le risorse basteranno e se lo stanziamento dovesse essere insufficiente verranno erogate nuove risorse.
 

Chi può richiedere il bonus da 600 euro

Come abbiamo scritto in questo articolo hanno diritto a richiedere l'indennità di solidarietà:
  • Coltivatori diretti, coloni e mezzadri che non siano titolari di un trattamento pensionistico diretto e non abbiano altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della gestione separata Inps.
  • Operai agricoli a tempo determinato e le altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali purché possano fare valere nell'anno 2019 almeno cinquanta giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente e non siano titolari di pensione.
  • I liberi professionisti con partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 che non siano titolari di un trattamento pensionistico diretto e non abbiano altre forme di previdenza obbligatoria. Da questa categoria sono esclusi gli agronomi e le altre figure iscritte ad albi professionali.
  • Gli Imprenditori agricoli professionali, sempre che non percepiscano una pensione e non abbiano altre forme di previdenza obbligatoria alla data di presentazione della domanda.

Se si desidera il pagamento con accredito su conto corrente, ricorda l'Inps, bisogna accertarsi di avere a portata di mano le proprie coordinate bancarie al momento della domanda. L'istituto di previdenza nazionale ricorda poi che per l'accesso ai servizi online è necessario avere un Pin rilasciato dall'istituto, o una identità Spid almeno di livello 2, o una Carta di identità elettronica 3.0 (Cie), o una Carta nazionale dei servizi (Cns).