Il ruolo di Pietro Cuppari nell'avvio dello "Istituto agrario pisano" e quindi del primo corso di laurea in Scienze agrarie in Italia, è stato più volte sottolineato come fondamentale, anche a seguito del suo stretto rapporto con Cosimo Ridolfi. A circa cinque anni dal varo del nuovo corso di laurea, Ridolfi dovette rinunciare alla direzione dell'Istituto agrario e, quindi, anche del corso di laurea, chiamando a sostituirlo Pietro Cuppari.
Quest'ultimo rimase per 25 anni - fatta eccezione per il periodo di esonero voluto dal Granduca - alla direzione della Scuola agraria di Pisa influenzandone la caratterizzazione. Considerata l'importante influenza che Cuppari ebbe su questa Scuola, unitamente ad un ruolo importante nella vita culturale della città di Pisa, si è pensato di dedicare, nel giorno esatto della sua morte avvenuta 150 anni fa, una riflessione sulle idee e sull'azione di questo eccellente agronomo, che, se pur legato al suo tempo, mantiene una valenza anche al giorno d'oggi, in particolare per i suoi indubbi valori morali. Attraversò un periodo difficile, ma riuscì a tenere fermo il timone sulla centralità della azienda agraria, come elemento propulsivo per la vita del tempo.
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Fonte: Accademia dei Georgofili