Ieri, 2 luglio 2019 in mattinata l’assessore alle politiche agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, ha consegnato una lettera di dimissioni al presidente della giunta pugliese Michele Emiliano.
Non è la prima volta che accade negli ultimi sei mesi, ma le dimissioni del 15 gennaio scorso furono di fatto respinte dal presidente Emiliano e successivamente ritirate dallo stesso di Gioia. Le dimissioni di di Gioia del gennaio 2019 avevano fatto seguito ad alcune iniziative del presidente Emiliano che avrebbero travalicato - secondo di Gioia all'epoca – i suoi compiti istituzionali, sconfinando nelle competenze dell’assessore all’Agricoltura.

Ma ieri, con poco meno di dieci righe, e senza specificarne le motivazioni, di Gioia afferma di dimettersi “con decorrenza 5 luglio 2019. Questo per onorare gli impegni istituzionali già assunti: due audizioni in giornata di oggi presso la Camera dei deputati, quale presidente del Comitato Politiche agricole della Conferenza Stato Regioni e per dedicare una giornata, quella di domani, al saluto dei responsabili degli uffici del Dipartimento all’agricoltura e sviluppo rurale della Regione Puglia.

Infine, di Gioia, rivolto con pacatezza al presidente Emiliano, nella missiva afferma: ”Ti ringrazio per la grande opportunità che in questi anni mi hai dato, conferendomi un ruolo di primaria importanza per la nostra regione e a livello nazionale con il coordinamento dei colleghi di tutta Italia e per l’affetto che hai più volte anche pubblicamente manifestato per me. Continuerò – conclude – a lavorare per la Puglia con impegno e lealtà”.

Conciliante la replica del presidente Emiliano, affidata ad un comunicato stampa della presidenza della Regione Puglia: “Ringrazio Leonardo di Gioia per il contributo importante che ha dato in questi anni alla nostra amministrazione alla guida dell’assessorato all’Agricoltura. Non sono stati anni facili, ma sono stati affrontati sempre con grande spirito di servizio e attenzione. Continueremo a lavorare con il comune obiettivo di completare l’attuazione del programma di governo”.

Al momento, sulla eventuale sostituzione dell’assessore dimissionario non trapelano ancora indiscrezioni. Così come pure sul futuro del politico dauno si inseguono voci – che non trovano conferme – tanto su una sua nomina all'Ismea quanto su una sua prossima candidatura a governatore delle regione.
 

Confagricoltura Puglia: "Tempesta perfetta su agricoltura pugliese!

Preoccupata Confagricoltura Puglia per quanto avvenuto: “Siamo arrivati alla resa dei conti di una serie di fibrillazioni politiche, pre e post elettorali. Ma a farne le spese sarà l’agricoltura pugliese. Di fatto la regione ha perso totalmente il timone del settore ed è prossima allo sbando"afferma in una dura nota Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia, commentando la notizia delle dimissioni dell’assessore di Gioia.

“La fase è delicatissima - spiega Lazzàro - La minaccia della Xylella fastidiosa ed i 300 milioni in arrivo per affrontarla; il nodo Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che sembrava prossimo a sciogliersi ed il rischio di disimpegno dei fondi sempre più vicino. La Puglia non può permettersi un’altra fase di stallo. Ma la Regione sembra non avere idea di quale strategia usare”.

In conseguenza delle dimissioni di di Gioia, secondo Confagricoltura Puglia, “l’Assessorato sarà letteralmente fuori controllo. All’uscita di scena dell’assessore seguirà infatti la scadenza dell’incarico di direttore generale del Dipartimento Gianluca Nardone e successivamente anche quello del dirigente dell’Autorità di Gestione del Psr Luca Limongelli. "A queste caselle vuote seguirà un vuoto operativo da parte della struttura?”, domanda Luca Lazzàro. “Confagricoltura si augura che questo immenso vulnus nell’organizzazione dell’Assessorato venga al più presto colmato, anche e soprattutto da una strategia d’azione complessiva per difendere e rilanciare l’Agricoltura pugliese: è questa l’unica logica che deve essere presa in considerazione”.
 

Coldiretti Puglia: "Ora necessario cambio di passo"

“Ci auguriamo che questa volta le dimissioni di di Gioia siano reali e non si ripeta il solito teatrino già visto nel passato. E' stata finalmente accolta la richiesta della Coldiretti Puglia che in solitudine ha chiesto negli ultimi mesi le dimissioni per la palese incapacità dimostrata dall’assessore regionale all’Agricoltura nell'affrontare l'emergenza Xylella e nella disastrosa gestione delle risorse comunitarie di un Psr ingessato che ha impedito gli investimenti delle aziende agricole e spento il sogno e negato il lavoro a migliaia di giovani che volevano investire e avere un futuro in agricoltura". E' quanto dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, alla notizia delle dimissioni dell’assessore di Gioia.

"Per 3 anni e mezzo, dall’agosto 2015 ad oggi, non sono state date risposte concrete ad un’agricoltura pugliese affamata che ha bisogno di fatti e ‘giusti tempi’, privandola della centralità che merita, con omissioni, ritardi, scaricabarile", aggiunge il presidente Muraglia.

Adesso per Coldiretti Puglia – che torna a sottolineare il rischio disimpegno automatico del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale sul Psr Puglia - bisogna voltare pagina in fretta, con un deciso cambio di passo di tutta l’amministrazione regionale “perché il bilancio di quanto fatto su Xylella, Psr, Consorzi di Bonifica, 12 leggi prodotte, alcune delle quali inapplicate o inapplicabili per mancanza di punti e virgole, risorse, ostacoli burocratici – insiste il presidente Muraglia - è fallimentare su tutta la linea”.