Focalizzando l’attenzione sulle regioni del Centro Nord relativamente alla situazione al 30 aprile 2019, la provincia di Bolzano ha sfondato quota 50%, attestandosi al 56,13%, con oltre 203 milioni di euro di spesa pubblica liquidata alle proprie aziende agricole. Si avvicina alla soglia del 50% anche il Veneto, con una percentuale di avanzamento di spesa del 48,01%, pari 561,2 milioni di euro di spesa. Segue la provincia di Trento con il 42,30% di quota di spesa già liquidata sul piano Psr, pari a 125,8 milioni.
Sale al quarto posto l’Emilia Romagna, con il 35,36% della spesa realizzata, pari a 415,2 milioni di euro spesi, con un rischio di disimpegno automatico a 12,8 milioni di euro di fondi Feasr. Lievemente più sotto il Piemonte, che ha finora erogato alle aziende agricole di competenza quasi 375 milioni di euro; al momento a rischio di disimpegno su quota Feasr ci sono 13,7 milioni di euro.
L’Umbria segue con il 34,08% di avanzamento di spesa, pari a 316,4 milioni di euro liquidati, mentre l’azzeramento del disimpegno automatico di quota Feasr si raggiungerà solo liquidando circa 9,5 milioni di fondi ancora non collocati.
Con il 32,25% la Toscana ha toccato i 306 milioni di euro liquidati, mentre rimane corposa la quota Feasr a rischio di disimpegno automatico, pari a oltre 22 milioni di euro. Appaiata alla Toscana, in termini percentuali, c’è la Valle d’Aosta, con il 32,15%, ma con un ammontare complessivo di risorse decisamente inferiore, pari a 44 milioni spesi. Qui il rischio di disimpegno automatico per il Feasr ammonta a 3,2 milioni di euro.
A raggiungere la soglia del 30% anche Lombardia (30,80%) e Friuli Venezia Giulia (30,71%). La Lombardia ha erogato 351,8 milioni di euro, mentre il Friuli 89,7 milioni, con rischi di disimpegno Feasr nell’ordine rispettivamente dei 35,7 milioni e degli 8,7. Spinge sull’acceleratore la Regione Lazio, che con l’ultimo rush nell’ultimo mese ha agguantato il 27,52% di spesa pubblica, pari a 226 milioni di euro, con ancora 27,6 milioni di fondi Feasr da dover spendere.
La Liguria rallenta la propria corsa e si ferma al momento al 22,57%, pari a circa 70 milioni di euro, e ancora 27 milioni relativi alla quota Feasr da poter liquidare. A chiudere i fanalini di coda Abruzzo (20,85%) e Marche (19,20%), pari rispettivamente a 100 e 133 milioni di euro spesi per il sistema agricolo. Per entrambe le regioni i fondi ancora fermi per quanto riguarda la quota Feasr si avvicinano ai 30 milioni di euro.
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