La legge 141/2015 "Disposizioni in materia di agricoltura sociale", inoltre, promuove l'agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzato allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, allo scopo di facilitare l'accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate.
Il Codice del Terzo settore del 2017 riprende il concetto di agricoltura sociale quale attività di interesse generale che può essere esercitata in via stabile e principale per il perseguimento di finalità solidaristiche.
L'agricoltura sociale comprende una pluralità di esperienze non riconducibili ad un modello unitario quanto al tipo di organizzazione, di attività svolta, di destinatari, di fonti di finanziamento, ma accomunate dalla caratteristica di integrare nell'attività agricola attività di carattere sociosanitario, educativo, di formazione e inserimento lavorativo, di ricreazione, dirette in particolare a fasce di popolazione svantaggiate o a rischio di marginalizzazione.