Un regolamento salutato con soddisfazione da molti, che sentivano la necessità di fare chiarezza e di definire un modello di agriturismo ben strutturato su cui rilanciare il settore, anche e soprattutto dopo il terremoto.
Il regolamento, pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria del 15 gennaio 2019, contiene anche tutti gli articoli, tabelle e allegati delle altri leggi e norme che regolano l'attività nella regione. Una sorta di testo unico dell'agriturismo umbro, utile sia ai tecnici che agli agricoltori, che possono trovare insieme e ben organizzata tutta la normativa di riferimento che è possibile scaricare anche alla fine di questo articolo.
In particolare vengono riconosciute le attività agrituristiche che vanno dall'ospitalità alla somministrazione di pasti e bevande, alla degustazione di prodotti dell'azienda e di aziende vicine, alle attività sportive, ricreative e culturali, e la possibilità di creare delle reti di aziende per esercitare l'agriturismo in forma associata.
Il regolamento ribadisce il criterio di prevalenza basato sul tempo di lavoro dedicato all'attività agricola che deve essere maggiore di quello dedicato alle attività agrituristiche, secondo le tabelle pubblicate nel regolamento, che prevedono agevolazioni per le aziende biologiche e per quelle in aree Natura 2000. Una prevalenza che comunque per un numero di ospiti fino a dieci persone è riconosciuta sempre.
Centrale la valorizzazione dei prodotti del territorio e lo sviluppo della filiera corta, con l'obbligo per le somministrazioni di almeno il 30% dei prodotti di origine aziendale (calcolati in valore) e del 50% di prodotto di origine regionale.
Il regolamento ovviamente prevede le caratteristiche dei locali e delle strutture, sia da punto di vista strutturale che sanitario e le procedure amministrative e burocratiche da seguire per l'avvio e la conduzione dell'attività e le modalità per l'uso della certificazione Agriturismo Italia, sviluppata e promossa dal Mipaaft.
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