L'autore, attraverso la narrazione, l'intervista e le immagini, (il volume contiene un inserto fotografico di 16 pagine), compie un viaggio nel comparto fondamentale per l'economia nazionale che genera un volume d'affari di oltre 12 miliardi di euro, all'incirca come quello vitivinicolo, e nel quale l'Italia primeggia a livello internazionale, con un export che si attesta sui 5 miliardi.
Lo scopo è quello di individuare le strategie con cui le centrali ortofrutticole affrontano i mercati nazionali e internazionali e la crescente concorrenza dei paesi esteri. Il futuro si costruisce ogni giorno attraverso investimenti in logistica, tecnologia e mezzi tecnici, ricerca e innovazione, aumento delle superfici coltivate e dei conferenti in filiera controllata oltre che in coinvolgimento ed estensione dei rapporti di fornitura con i centri di distribuzione e vendita al consumatore (soprattutto la Grande distribuzione organizzata ma anche i mercati generali delle grandi città, che stanno avviando una fase di profonda modernizzazione e di adeguamento), di penetrazione nelle piazze estere, di programmazione delle produzioni, di innovazione sia delle varietà di frutti e ortaggi proposti al mercato sia delle tipologie di packaging, di osservazione delle tendenze di mercato, di promozione di marchi territorialmente connotati e di valorizzazione delle tipicità locali.
Questi i principali fattori su cui si fondano i progetti delle aziende descritte nel libro, ricche di un percorso nel quale riveste grande importanza la storia imprenditoriale familiare, con risvolti dal punto di vista della continuità generazionale, in un panorama nazionale che ancora sconta ritardi, rispetto ad altri paesi, come Spagna e Francia, nello sviluppo di un sistema che finalmente sposi in maniera più pervasiva un modo di fare agricoltura adatto ad affrontare i grandi mercati, fatto di organizzazione, programmazione, innovazione e qualità.
Dieci capitoli, uno per ogni centrale ortofrutticola, in cui gli amministratori e i dirigenti spiegano nell'intervista cosa si sta facendo nel comparto per mantenere il primato italiano, promuovendo nuove idee, sostenendo prodotti unici e risolvendo le questioni problematiche.
Ecco i dieci protagonisti:
1) Aurelio Pannitteri, presidente dell'Op Rosaria, a Belpasso (Catania), specializzata nella produzione e commercializzazione della pregiata arancia rossa della piana dell'Etna, che ha ottenuto un ampio successo con il proprio marchio "Rosaria";
2) Luca Battaglio, presidente della Battaglio Spa, la più grande realtà del gruppo Battaglio, con quartier generale a Rivalta di Torino, che riunisce altre consociate in Italia e all'estero e ha la mission di selezionare, importare e distribuire sul mercato italiano un vasto assortimento di frutta, esotica e tradizionale in contro-stagione, con primato di banane e ananas;
3) Angelo Tata, titolare della TaTa, a Frattocchie di Marino (Roma), che commercializza aglio, anche attraverso una propria azienda agricola di 40 ettari, insieme a scalogno e zenzero, alle piattaforme della Grande distribuzione organizzata e ai principali mercati ortofrutticoli italiani;
4) Paolo Tamaie Marina Ceconi, titolari de "Gli Orti di Venezia", a Mira (Venezia), che realizza oltre 40 diverse tipologie di insalate, soprattutto di quarta gamma, e si distingue per un progetto che destina una apprezzabile percentuale delle vendite di ogni singola confezione presso varie catene della Gdo, per il restauro e il recupero di opere d'arte sul territorio soprattutto veneziano;
5) Mauro Parma, titolare di "Ortofrutticola Parma", a Castel San Pietro (Bologna), che ha raggiunto una posizione di rilievo nel segmento della produzione e commercializzazione sul mercato nazionale, per il 95 per cento alla Gdo, di tre tipologie specifiche di ortaggi, patate, cipolle e carote, investendo in logistica, innovazione colturale, anche attraverso la propria azienda agricola "Parma Agricoltura", tecniche di immagazzinamento e conservazione all'avanguardia e qualità;
6) Patrizio Fellini, della "Fellini Patrizio", azienda attiva a Gambettola (Forlì-Cesena), che commercializza oltre cento tipologie di ortaggi soprattutto alla Gdo italiana e straniera, attraverso la produzione agricola diretta in cinque aziende agricole di proprietà ove si applica l'agricoltura di precisione, e l'approvvigionamento di referenze orticole nelle aree vocate del paese;
7) Bruno Francescon, amministratore unico della "Op Francescon", a Rodigo (Mantova), che ha ottenuto ottime performancenella produzione e commercializzazione di meloni e cocomeri di pregio, attraverso l'ampliamento continuo del calendario di disponibilità delle proprie referenze;
8) Giacomo Russo, direttore commerciale di "Ortocal", a Corigliano Calabro (Cosenza), realtà che, attraverso l'introduzione di nuove cultivare la modernizzazione degli agrumeti, si è guadagnata una posizione di tutto interesse nell'offerta di un prodotto d'eccellenza, le clementine di Calabria;
9) Salvatore Lotta, direttore commerciale della "Cooperativa agricola Campidanese", a Terralba (Oristano), specializzata nella produzione e commercializzazione soprattutto di carciofi, meloni, cocomeri, pomodori e altre specialità coltivate in Sardegna, in pochi anni diventata principale realtà ortofrutticola dell'isola;
10) Luigi Noro, presidente di Apo Scaligera, a Santa Maria di Zevio (Verona), attiva nella produzione e vendita alla Gdo di varie tipologie di frutta (soprattutto fragole, mele, kiwi, pesche e nettarine, pere) e ortaggi, che ha messo in atto una politica strategica di creazione di vari marchi per le fragole, nuove varietà, con campi sperimentali e vivai propri.
Il libro si può acquistare attraverso il sito web di Roberto Faben oppure scrivendo all'autore all'indirizzo roberto.faben@tin.it
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Fonte: Roberto Faben