Il Programma di sviluppo rurale Puglia 2014-2020 ha azzerato la soglia di disimpegno automatico del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, mettendo a segno la saturazione dell’obiettivo di spesa pubblica necessaria di quasi 280,9 milioni di euro. La notizia è stata data durante il convegno “Analisi, interventi, sfide per l’agroalimentare” tenutosi a Bari il 23 novembre scorso, direttamente dal direttore dell'organismo pagatore Agea, Gabriele Papa Pagliardini, pugliese di origine salentine e già dirigente generale dell’assessorato all’agricoltura della Regione Puglia.
A questo punto tutte le regioni del Mezzogiorno d'Italia - escluso l'Abruzzo - si ritrovano ad aver utilizzato tutti fondi europei per l'agricoltura prima della scadenza del termine del 31 dicembre 2018, oltre il quale scatta il disimpegno automatico.

Secondo i dati Agea - pubblicati da Rete rurale nazionale il 13 novembre - e aggiornati al 31 ottobre scorso, il Psr Puglia doveva rendicontare una spesa pubblica ulteriore di 25,3 milioni di euro entro il 31 dicembre prossimo, per non perdere 15,3 milioni di cofinanziamento del Feasr. Sul Psr Puglia, che ha un budget di 1.616,7 milioni, Agea stimava a fine mese scorso un avanzamento della spesa pubblica del 15,81%.
 

Agea corregge i dati sulla spesa di agosto

Da una prima elaborazione dati di AgroNotizie era apparso chiaro come vi fosse stata negli ultimi tempi una correzione di rotta da parte di Agea sulla reale spesa necessaria a conseguire l’obiettivo.

Infatti,  la spesa pubblica effettuata, che Agea al 31 agosto dava a 232,7 milioni, era stata ricalcolata a 225,5 milioni di euro a fine ottobre: ben 7,2 milioni in meno. E al diminuire della spesa pubblica totale, la soglia di rischio disimpegno automatico, invece di aumentare, si era abbassata dai 29 milioni di fine agosto a 15,3 milioni di fine ottobre: ancora 13,7 milioni in meno. Parallelamente, al 31 agosto la spesa pubblica necessaria a raggiungere l’obiettivo era di oltre 48 milioni di euro, mentre al 31 ottobre è invece risultata essere di soli 25,3 milioni: diminuita di ben 22,7 milioni, nonostante la spesa pubblica totale realmente effettuata fosse stata ricalcolata al ribasso.
 

I commenti di Emiliano e di Gioia

“La notizia più bella di oggi è avere raggiunto gli obiettivi di spesa del Psr e quindi non c’è più alcun rischio di definanziamento. Tutti la mettevano in dubbio, perché sull'agricoltura si gioca una bella fetta della prossima campagna elettorale, e immagino che i profeti di sventura si augurino che tutto vada male così, pur se gli agricoltori continuano a soffrire, loro possono ambire a vincere le elezioni”. Così il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, durante il convegno, non appena appresa la buona nuova dalla parole del direttore di Agea.

“È evidente la nostra soddisfazione – ha tenuto a precisare l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Leonardo di Gioia, a margine del convegno di venerdì scorso - per avere raggiunto l’obiettivo di spesa pubblica del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Puglia così come ha dato pubblicamente oggi atto il direttore dell’organismo pagatore degli aiuti comunitari Agea. Lo avevamo ampiamente sostenuto da tempo e ribadito a più riprese rispondendo anche a chi denunciava la perdita di risorse comunitarie della Puglia. Ciò si è verificato con normale e fisiologica progressività perché i pagamenti sono stati fatti nei termini”.

“Dispiace per quanti hanno polemizzato negli scorsi mesi, per fini meramente politici, quasi sperando che la Puglia perdesse risorse – ha aggiunto di Gioia - e questo solo per danneggiare un’amministrazione che, invece, pur con tanti problemi, ha lavorato con grande capacità. E il risultato di questa performance affatto scontata, è stata raggiunta nel pieno convincimento della bontà delle azioni che abbiamo messo in essere”.