La Puglia continua nella sua attività di forte pressione su Roma per ottenere aiuti straordinari per la Xylella fastidiosa e alza il prezzo: da 300 milioni di euro ad un miliardo. Dopo la richiesta di una misura del Piano di sviluppo rurale nazionale da 300 milioni di euro, formulata nella lettera indirizzata al ministro per le Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, torna alla carica intervenendo il 14 novembre 2018 in audizione davanti alla Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull'emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa. Dove ha ribadito storia dell’infezione e richieste di Regione Puglia, a cominciare dal potere di abbattimento delle piante inaudita altera parte, ovvero senza notificarlo prima al proprietario, sottolineando che i danni subiti ad oggi dall’agricoltura Pugliese superano il miliardo di euro, denari che devono essere trovati per risarcire gli agricoltori con il decreto promesso dal ministro Centinaio, che trova così l'occasione di sollecitare ulteriormente.
 

Anno 2016, inizia la lotta

"Fino al gennaio 2016 - ha esordito Emiliano - la Regione Puglia non aveva alcuna potestà in materia, perché tutti i poteri erano stati assorbiti dal Governo nazionale mediante un decreto di Protezione Civile. Dal 2016 in poi è cominciata la lotta della Regione Puglia alla Xylella e l'abbiamo fatta dando vita al più imponente sistema di monitoraggio di fitopatie che esista al mondo, con 340.000 esami sulle piante per individuare quelle infette. Dopodiché abbiamo proceduto agli abbattimenti: in questo caso abbiamo trovato l'ostacolo della legge italiana, perché ogni volta che facevamo un'ordinanza di abbattimento di un albero queste ordinanze venivano impugnate al Tar”.
 

Abbattere olivi infetti senza doverlo dire ai proprietari

Emiliano, in una nota di Regione Puglia, sottolinea: “Abbiamo chiesto al Parlamento di dotare la Regione dei poteri di abbattimento inaudita altera parte, cioè senza notifica ai proprietari. In questo modo, nel momento in cui troviamo le piante infette, faremo un doppio campionamento per cui quando il proprietario dovesse contestare la nostra scelta potrà chiedere la controanalisi e, se abbiamo sbagliato, ottenere un risarcimento". Tutto questo perché nella lotta alla fitopatia risulta insostenibile la tempistica dei Tar.
 

Risarcimenti e finanziamenti per tutti gli agricoltori colpiti

Sui risarcimenti e sulla ricostruzione del potenziale produttivo, Emiliano ha detto: "E' necessario dare a tutti gli olivicoltori pugliesi che sono stati già colpiti da Xylella finanziamenti per recuperare quanto perduto e, soprattutto, per potere reimpiantare le specie tolleranti o resistenti in modo tale da ripristinare il paesaggio e la capacità produttiva olivicola della Puglia".
 

Decreto legge per poteri e fondi per un miliardo di euro

"Tutto quello che la Regione Puglia è stata in grado di fare per contenere la Xylella dal gennaio 2016 ad oggi è stato fatto esclusivamente coi nostri soldi, i nostri funzionari e i nostri scienziati - ha dichiarato Emiliano - Il ministro Centinaio è venuto tre mesi fa in Salento e abbiamo fatto una visita completa di tutti i luoghi più significativi. Adesso stiamo attendendo un decreto di urgenza che mi auguro doti la Regione dei poteri di abbattimento inaudita altera parte che disponga i finanziamenti nella proporzione necessaria a risarcire tutti i proprietari dei danni che hanno subìto. I danni che l'olivicoltura pugliese, e in particolare salentina, ha subito e rischia di subire in futuro si avvicinano al miliardo di euro".
 

Emiliano cita il piano De Castro - Fito

Ma abbattere olivi si significa anche per Emiliano "La creazione di una filiera del legno, bisogna trovare un modo per utilizzare il legno degli alberi abbattuti. Due deputati europei pugliesi, Paolo De Castro e Raffaele Fitto, hanno presentato proposte interessanti per indurre l'Unione europea a considerare un intervento molto rilevante dal punto di vista economico che consenta l'attuazione di un piano generale di rallentamento della malattia, ma anche di risarcimento e restauro del paesaggio, al fine di rilanciare le attività produttive legate al settore olivicolo". Infine, Emiliano ha concluso l’intervento rivendicando il ruolo avuto dalla Regione Puglia nel riconoscimento e nella lotta alla fitopatia, respingendo le accuse di essere parte e concausa del problema.
 

Di Gioia, governo chieda a Bruxelles almeno 40 milioni in più su Psr

Ha partecipato all'audizione anche Leonardo di Gioia, assessore all'agricoltura della Regione Puglia, che ha dichiarato: "L'unica cosa che era nelle nostre potenzialità per aiutare i territori infetti da Xylella è staccare un pezzo del piano di sviluppo rurale e destinarlo ad attività di particolare pregio, o di ricostruzione del potenziale produttivo, o legate agli investimenti per l'olivicoltura, ma il Psr non è lo strumento giusto per far fronte a una calamità, a una emergenza di questo tipo, perché servirebbe per alimentare la competitività dell'intera Regione".

"Abbiamo danni che possono essere stimati nell'ordine dei miliardi di euro, e il nostro Piano di sviluppo rurale stanzia i dieci milioni per ogni singola misura: è una cosa incongrua. Per la ricostruzione, a fronte di 10 milioni messi a bando, sono arrivate, solo in questa fase, già richieste per 50 milioni. Chiediamo che sia il Governo a farsi portavoce con Bruxelles, almeno per destinare, nella scrittura del nuovo Psr, una quota specifica a territori che abbiano subìto fitopatie di questo livello".