Sul fronte della Xylella fastidiosa tocca al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha inviato nei giorni scorsi una lettera al ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, volta a sottolineare la necessità di ulteriori finanziamenti tramite una nuova misura nazionale del valore complessivo di 300 milioni di euro per la rigenerazione dell’agricoltura nei territori colpiti.
In pratica Emiliano chiede di prendere i soldi mediante una “riprogrammazione solidale” del Piano di sviluppo rurale nazionale, sul modello di quanto fatto in Emilia Romagna in occasione del terremoto del 2012. Secondo quanto delineato dal presidente della Regione Puglia, tutte le regioni del Centro Sud contribuirebbero a cofinanziare la misura volta, per altro, alla riduzione della capacità di inoculo e quindi a limitare l’avanzata dell’infezione dalla Puglia, accompagnate dal Fondo europeo per l’agricoltura e da un cofinanziamento nazionale sul Psrn, da distrarre da altre voci.
Sul fronte delle gelate di fine febbraio e primi di marzo, ieri è stata la volta dell'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, che ha illustrato in IV Commissione consiliare l'iter amministrativo con il quale la Regione Puglia ha operato per la richiesta e riconoscimento dello stato di calamità relativo alle gelate che hanno colpito i territori rurali a febbraio e marzo 2018, colpendo quasi esclusivamente gli oliveti. Su questo fronte la richiesta risarcitoria in deroga è di circa 160 milioni di euro.
Emiliano chiede 300 milioni per la Xylella
Il presidente Emiliano esordisce nella missiva ricordando la visita del ministro Centinaio in Salento di quattro mesi fa e ribadisce l’apprezzamento già all’epoca espresso verso il ministro per l’intento da questi manifestato di rendere celeri gli interventi di aiuto agli agricoltori colpiti per la ripresa dell’attività agricola.Emiliano poi ricorda “Come è noto la Regione Puglia, sulla base delle proprie disponibilità, ha appena chiuso un avviso pubblico a valere sul Psr 2014-2020 per sostenere il ripristino del potenziale produttivo danneggiato nei territori che da più tempo stanno soffrendo”. Nota la risposta del Salento: oltre mille domande per 50 milioni di euro, cinque volte il valore dell’importo del bando.
“Al di là dei numeri, è evidente il vivo interesse degli agricoltori salentini nel continuare a mantenere viva l'olivicoltura del Salento sostituendo le piante malate con olivi resistenti al batterio – sottolinea Emiliano nella lettera. E aggiunge - D’altro canto, è altrettanto palese che la dimensione dell’infezione necessita di ben più robusti finanziamenti per soddisfare le aspettative degli agricoltori danneggiati”.
Da qui la proposta del presidente della Puglia di predisporre “Una misura nazionale a valere sul Psrn, che alla stregua di quanto fu fatto per il terremoto in Emilia Romagna del 2012, preveda una riprogrammazione solidale dello stesso Psrn, per l’attivazione di una nuova misura nazionale per la rigenerazione dell’agricoltura nei territori colpiti dalla Xylella fastidiosa”.
La misura, secondo Emiliano “dovrebbe prevedere una dotazione finanziaria di almeno 300 milioni, cofinanziata dai Psr delle regioni del Centro Sud, dal Psrn quota nazionale e dall’Unione europea”. Mentre per il cofinanziamento regionale spettante alla Puglia si “potrà fare affidamento al Psr della Regione Puglia”.
“Sono certo che in questi mesi abbia avuto modo di considerare attentamente tutte le opzioni disponibili e per questo Le scrivo – conclude Emiliano - per poter comprendere meglio tempi e modi per offrire quelle risposte che Lei stesso ha pubblicamente annunciato e che i nostri imprenditori fortemente attendono, anche in considerazione del disagio che da troppo tempo stanno vivendo”.
Di Gioia batte cassa per 160 milioni sulle gelate
In una nota stampa apparsa ieri l’assessore di Gioia sottolinea che so è recato in Consiglio regionale della Puglia, commissione IV: "Ho approfondito le delibere con cui abbiamo chiesto al Governo la deroga al decreto legislativo 102/2004 che possa consentire anche agli agricoltori che non hanno contratto le assicurazioni obbligatorie, come da Piano nazionale, di beneficare del Fondo di solidarietà nazionale. Una richiesta, come ho fatto presente ai colleghi consiglieri, di cui abbiamo discusso nei giorni scorsi proprio con il Capo di Gabinetto del ministro Centinaio e il direttore di Dipartimento Politiche agricole, i quali hanno assicurato di impegnarsi perché il Governo nazionale inserisca tale richiesta nel primo provvedimento parlamentare utile"."L'attenzione è massima - ha concluso - ed oggi, come emerso, le forze politiche sono unite nel sostenere e supportare tale richiesta sui tavoli nazionali nella tutela e presidio del nostro comparto agricolo".