Emiliano e di Gioia accolgono anche il reperimento di fondi aggiuntivi, proposto e caldeggiato da Agrinsieme Puglia.
"Il grande numero di domande pervenute per le misure 4.1 e 6.1 del Programma di sviluppo rurale Puglia dedicate, rispettivamente, agli investimenti strutturali delle imprese agricole e al primo insediamento dei giovani in agricoltura, ci induce ad una necessaria rimodulazione delle risorse finanziarie all'interno del Psr" hanno detto il presidente della regione e l'assessore a margine degli incontri che si sono tenuti nelle giornate scorse con i vertici delle associazioni di categoria agricole.
Emiliano e di Gioia, nel chiarire che sul punto è ormai necessario scegliere e agire "al fine di soddisfare quante più aziende possibili a fronte di una richiesta di investimento di gran lunga superiore alla disponibilità finanziaria per le suddette misure", hanno anche detto: "l'incontro con le associazioni ci ha consentito di valutare assieme lo stato di avanzamento del Psr e le possibili dinamiche dei prossimi mesi in merito alla spesa".
Sulla base di queste valutazioni, anche valutando la necessità di scongiurare il rischio disimpegno automatico del Feasr, "è emersa con chiarezza una condivisa volontà e disponibilità di tutti gli attori del partenariato e della regione a riesaminare la ripartizione delle risorse già precedentemente d'intesa stabilite - sottolineano Emiliano e di Gioia - per valutare tutti quei mancati utilizzi legati a bandi non performanti o risparmi di spesa o, ancora, reperimento di risorse aggiuntive. Tutto ciò al fine di potenziare le misure a investimento che per noi rappresentano il cuore dello sviluppo rurale, con evidente cura e attenzione per i giovani e per le aziende già insediate".
"Il presidente della Regione Puglia Emiliano non poteva lasciare che 4mila giovani restassero disoccupati perché esclusi dal Psr per la paralisi della macchina amministrativa, accogliendo le istanze che Coldiretti ha avanzato nelle settimane scorse". E' quanto afferma la Coldiretti Puglia nel sottolineare che per dare un futuro al mondo agricolo pugliese le priorità nella gestione delle risorse non possono che essere i giovani e gli investimenti.
"I tempi delle imprese non sono quelli della burocrazia" continua la Coldiretti regionale riconoscendo la volontà espressa nei fatti dal presidente. Presidente che ha preso di petto il gap burocratico che può essere ancora superato dalla rimodulazione del Psr, che porterà nuove risorse ai giovani e ai progetti di investimento e dalla piena applicazione della semplificazione amministrativa attraverso la delibera di applicazione dei 'SuperCAA'.