L'iniziativa formativa, promossa dalla Provincia autonoma di Trento e organizzata dalla Fondazione Edmund Mach da oltre dieci anni, ha aperto i battenti in questi giorni con un incontro di approfondimento e discussione per gli studenti.
Il tecnico superiore del verde è una figura specialistica in grado di intervenire nella gestione ordinaria e straordinaria di aree verdi. Il progetto formativo prevede una durata di due anni per 3mila ore complessive, durante le quali sono previste attività di gruppo, esperienze di praticantato e autoformazione individuale per ottenere le competenze della figura professionale.
All'evento di apertura hanno partecipato i nuovi iscritti e alcuni studenti che stanno concludendo il percorso biennale, accanto ad esperti di settore, collaboratori e docenti, oltre a rappresentanti di enti, aziende e cooperative che ospitano gli studenti nei periodi di praticantato.
La paesaggista Francesca Neonato ha evidenziato l'importanza e la complessità del verde, in particolare per le funzioni nuove e sempre più complesse che quest'ultimo o può svolgere: si tratta dei servizi ecosistemici, spesso non monetizzabili, ma di grande importanza, come il ruolo del verde per il benessere e la salute dei cittadini o per la mitigazione del clima dei centri urbani e di regolazione delle acque.
La direttrice della rivista Acer, Graziella Zaini ha evidenziato il ruolo dell'editoria specializzata nella formazione e nell'aggiornamento, ruolo che peraltro svolge la biblioteca della Fondazione Mach, ricca anche per la parte relativa al verde ornamentale.
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Fonte: Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di San Michele all'Adige