Via libera al decreto legislativo relativo alla gestione dei rischi in agricoltura. A dare la notizia dell'approvazione da parte del Consiglio dei ministri è stato il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il quale ha precisato che si tratta di un intervento legislativo strategico.

Il decreto promuove infatti lo sviluppo di strumenti assicurativi innovativi per la gestione dei rischi in agricoltura, anche tramite la previsione di nuove polizze sperimentali e di fondi sperimentali di mutualizzazione. Estende inoltre la tutela a tutta una serie di eventi come ad esempio le avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali, eventi di portata catastrofica, epizoozie, organismi nocivi ai vegetali, nonché ai danni causati dalla fauna selvatica protetta.

Una misura fondamentale dettata dalle necessità degli agricoltori sempre più esposti a rischi economici e ambientali a causa degli effetti dei cambiamenti climatici e della crescente volatilità dei prezzi. 

In tale contesto, dunque, si è ritenuto necessario garantire un mix di strumenti adeguato nonché di interventi per aiutare gli agricoltori ad affrontare questi rischi. La gestione di questi fenomeni costituisce una delle priorità della nuova Politica agricola comune e allo stesso tempo rappresenta uno dei settori in cui maggiormente si stanno realizzando significative applicazioni delle innovazioni tecnologiche che si dimostrano utili sia per la prevenzione e la conoscenza dei fenomeni, sia per la valutazione delle produzioni e dei danni.

Non solo rischi in agricoltura, però, perché il Mipaaf ha reso noto anche l'approvazione, sempre da parte del Consiglio dei ministri, del Testo unico in materia di foreste e filiere forestali.

Tra i numerosi obiettivi del Testo, il principale è quello di promuovere una corretta gestione attiva dei boschi, propedeutica alla tutela dei valori ambientali, paesaggistici, socio-culturali ed economici del patrimonio boschivo, nonché al recupero ecologico e produttivo dei terreni degradati ed abbandonati, alla sicurezza idrogeologica, alla prevenzione degli incendi boschivi, ed allo sviluppo socioeconomico ed occupazionale delle aree montane e delle filiere produttive.