A gennaio e febbraio 2018 si è registrato un aumento del 124% di ‎vino imbottigliato sotto le insegne della Doc Sicilia rispetto ai primi due mesi dello scorso anno.
Questo dato, afferma con una nota stampa il Consorzio tutela vini Sicilia Doc, è stato ottenuto grazie a una crescita costante del numero di aziende che imbottigliano le diverse varietà di vini con etichetta Doc Sicilia e a un aumento dei viticoltori sotteso ad un raddoppio delle superfici vitate che sotto questa denominazione di origine hanno rivendicato vendemmia nel 2017.

Una tale crescita della produzione certificata in bottiglia dà più sicurezza al consolidamento e all'aumento dell'export, che già nel 2017 - per l'intero comparto dei vini siciliani - è già cresciuto del 14,2% sul 2016.


Più vino in bottiglia e più imbottigliatori

Secondo l'ente di tutela e promozione, nei primi due mesi del 2018 l'imbottigliato Doc Sicilia ha raggiunto il numero di 10.388.364 bottiglie (da 0,75) pari a 77.912 ettolitri. Nello stesso periodo del 2017 le aziende avevano raggiunto la cifra di 4.633.452 bottiglie pari a 34.750 ettolitri.

Le stime di crescita su base annua, pertanto, lasciano prevedere, per tutto il 2018, un imbottigliato di 60 milioni di bottiglie contro i 29,5 milioni raggiunto l'anno scorso.

Dall'inizio del 2018, inoltre, il numero di aziende imbottigliatrici di etichette Doc Sicilia è già salito a quota 182 contro le 147 di fine 2017.


L'export dei vini siciliani offre nuove opportunità

Sono questi numeri che possono sicuramente far aumentare l'export siciliano di vino, di cui la Doc Sicilia è un pezzo importante. E il trend registrato sino ad ora dall'Istat è del tutto positivo: basti pensare che l'Isola nel 2017 è riuscita a vendere sui mercati esteri ben 95,6 milioni di euro di vini, un dato in crescita del 14,2 % sul 2016, altro anno pure per altro positivo rispetto al precedente.


Raddoppiano le superfici rivendicate tra 2016 e 2017

Secondo il Consorzio tutela vini Sicilia Doc, a crescere e ad alimentare l'imbottigliamento sono il numero di viticoltori e la superficie rivendicata. Nella vendemmia 2016 il numero di viticoltori rivendicanti vendemmia erano stati 3.245, per poi salire a 7.293 nel 2017. La superficie rivendicata è così raddoppiata: si è passati da un dato di 10.695 ettari del 2016 a quello di 21.436 nella vendemmia 2017.


Il commento del presidente Rallo

"Questi dati di incremento non ci sorprendono e confermano l'interesse delle aziende alla Doc Sicilia" commenta Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela Vini Doc Sicilia.
"Un elemento importante è che nei primi due mesi del 2018 crescono tutte le altre Doc siciliane a conferma che, come in tutto il resto d'Italia, si punta sempre più ad un sistema di denominazione che garantisce più qualità e più controlli in tutta la filiera sia in Italia sia all'estero" conclude Rallo.


Le strategie produttive di commercializzazione

Questi primi dati del 2018 fotografano l'exploit - certificato in parte dall'Irvos e nel suo complesso dal Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia - in termini di numeri e di qualità dei vini siciliani che scelgono di aderire alla Denominazione di Origine Controllata Sicilia.

Risultati positivi raggiunti anche grazie alla decisione di viticoltori e produttori di consentire l'imbottigliamento di Grillo e Nero d'Avola sotto le insegne della Doc Sicilia, vitigni che hanno partecipato alla crescita delle diverse tipologie di vini della Denominazione di Origine Controllata Sicilia.

"Questi numeri sono sostenuti da azioni di vigilanza e promozione avviate già da alcuni anni che ora cominciano a dare i loro frutti" aggiunge Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio di tutela Vini Doc Sicilia.

"In questi giorni è stato avviato per il quarto anno consecutivo un progetto promozionale della Doc Sicilia in Usa e nel 2018 raddoppieremo l'investimento in promozione in Italia e in Germania. L'obiettivo è far parlare di vino siciliano e dare ampio spazio alle diverse espressioni vitivinicole della nostra isola che rappresenta un vero e proprio continente" afferma Lunetta.

"Queste attività sostengono il territorio ma soprattutto sono a fianco dei produttori che credono nel brand Sicilia sia in Italia ma soprattutto all'estero. L'importanza di fare rete diventa vitale - conclude il direttore - in particolar modo nei mercati considerati maturi come gli Usa dove la Doc Sicilia ha registrato un incremento notevole delle vendite".