Il documento, che non esplicita il rischio disimpegno automatico al 31 dicembre 2018, si concentra sulla qualità della spesa realizzata dalle singole regioni: quelle del Mezzogiorno denunciano in generale una bassa propensione al finanziamento degli investimenti, ad eccezione di Basilicata Puglia e Sicilia, mentre invece vanno bene, nonostante le polemiche, le misure a capo e superficie. Questo documento è importante perché è il primo atto che ridefinisce ufficialmente i budget delle regioni chiamate entro il 31 dicembre scorso a versare risorse in favore delle regioni terremotate del centro Italia: Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche.
Il Sud investe di più in Sicilia, Puglia e Basilicata
In Calabria, dove nello scorso hanno si è azzerato il rischio disimpegno automatico, rispetto ad un budget complessivo del Psr che scende a 1089,3 milioni di euro, per effetto del contributo di solidarietà, a dicembre la spesa pubblica totale si attesta a 200,9 milioni di euro, pari ad un avanzamento del 18,44%. Ma questo dato appare subito disallineato rispetto a quanto comunicato da Agea e Rete rurale nazionale sull’avanzamento della spesa al 30 novembre, quando venivano riconosciuti a Regione Calabria 201,4 milioni di euro di spesa pubblica totale. Larga parte della spesa del Psr calabrese sin qui effettuata – ben 86,2 milioni di euro, riguarda la misura 11 che finanzia la conversione e il mantenimento dei regimi di agricoltura biologica. La misura più performante è invece la 13 sulle indennità compensative, che con 46,5 milioni di euro è stata già utilizzata per il 62,25%. Mentre la misura 4 per gli investimenti nelle aziende agricole con poco meno di 30 milioni risulta utilizzata per il 10,32%.Il Psr Sicilia ha ora un budget di 2184,1 milioni di euro e a dicembre raggiunge una spesa pubblica di 354,2 milioni, con un avanzamento pari al 16,21%. La Regione Siciliana, con una spesa cresciuta rispetto al 30 novembre di appena 2,4 milioni di euro, ha speso fino ad ora quasi un terzo dei fondi – 122,7 milioni – sulla misura 4 che cofinanzia gli investimenti delle aziende agricole. Anche se con un grado di utilizzo del 17,28% questa misura non è quella più performante, che risulta invece essere la 13 sulle indennità compensative, che con 64,5 milioni ha già utilizzato il 63,06% della dotazione finanziaria. Il primo Psr d’Italia per budget ha anche una buon andamento della spesa nella misura per il biologico, che si attesta a 95,3 milioni di euro, pari ad un tasso di utilizzo di oltre il 22%.
Il budget del Psr Basilicata è stato portato a 671,3 milioni di euro, sempre per effetto del contributo di solidarietà verso le regioni colpite dal sisma, e a dicembre 2017 vede attestarsi la spesa pubblica a 59,1 milioni di euro: anche in questo caso, ma più visibilmente rispetto alla Calabria, la spesa arretra rispetto al dato di 68,2 milioni, riferito da Agea e Rete rurale nazionale nell’avanzamento della spesa aggiornato al 30 novembre 2017. Con l’ultimo dato di spesa pubblica, l’avanzamento si attesta quindi all’8,8%, era il 10,4% a novembre scorso. Nel Psr Basilicata, con 18,5 milioni di euro erogati, è la misura 4 per gli investimenti quella più gettonata, ma la performance migliore la registra la misura 7 per i servizi di base alla popolazione rurale, che con 11 milioni di spesa pubblica ha già utilizzato il 23,93% dell’appostamento finanziario.
Il nuovo budget del Psr Puglia è di 1.616,7 milioni di euro e la spesa che Rete rurale nazionale attribuisce a questo programma al 31 dicembre è di 155,9 milioni, pari ad un avanzamento della spesa pubblica del 9,64%. Anche in questo caso, i dati di spesa di dicembre risultano più bassi - seppur senza pesare sull’avanzamento percentuale – di quelli del novembre: - 1,5 milioni. In Puglia il grosso della spesa fin qui effettuata – 64, 4 milioni di euro – riguarda la misura 4 per gli investimenti delle aziende agricole, anche se molto resta da fare, visto che il tasso di utilizzo della dotazione finanziaria è pari al 12,05%. La misura che invece ha già quasi completato l’utilizzo dell’appostamento finanziario - spesa al 93,16% -è la 113 sui prepensionamenti degli agricoltori, un trascinamento della vecchia programmazione. Per capacità di utilizzo segue la 13 sulle indennità compensative, che ha già erogato l’85% dello stanziamento.
Campania, situazione critica
In Campania il nuovo budget del Psr è di 1812,5 milioni di euro e la spesa, attestatasi a 108,7 milioni di euro al 31 dicembre 2017, aumenta di appena 800mila euro rispetto al 30 novembre, portando l’avanzamento al 5,99%: il risultato peggiore tra le regioni meno sviluppate. I dati sul secondo Psr d’Italia per ampiezza di budget sono ancora più sconfortanti dando uno sguardo alla spesa per misure: il grosso di quanto fin ora erogato riguarda la misura 13 per le indennità compensative, 43,7 milioni, mentre la misura più performante è la 113 sui prepensionamenti che ha utilizzato il 38,61% dell’appostamento finanziario. E’ al palo la misura 4 per gli investimenti: con appena 29,9 milioni di euro corrisposti e un tasso di utilizzo del 4,76%.Le regioni in transizione prime in indennità compensative
Il budget del Psr Molise è ora attestato a 207,7 milioni di euro, al 31 dicembre 2017 la spesa riconosciuta da Agea è pari a oltre 22 milioni, circa 200mila euro in più rispetto al 30 novembre, e con un avanzamento della spesa pubblica che si attesta al 10,60%.Il maggiore peso su questa spesa lo hanno le indennità compensative della misura 13, dove sono stati erogati già 6 milioni e 370mila euro. La misura più performante appare invece la 113 sui prepensionamenti che ha già utilizzato il 41,97% dell’appostamento finanziario, seguita dalla misura 6, dove ci sono anche i soldi per il primo insediamento dei giovani, che ha già erogato il 40,96% dell’appostamento. Indietro gli investimenti: la misura 4 langue, pagati appena 1,9 milioni su 55 programmati.
In Sardegna il nuovo budget del Psr è di 1291,5 milioni di euro, e con una spesa pubblica che ha raggiunto i 237 milioni al 31 dicembre, in crescita di 2,4 milioni sul 30 novembre, l’avanzamento si attesta al 18,35%. In Sardegna con 71,8 milioni, la misura che incide di più sulla spesa complessiva è la 13 per le indennità compensative, mentre la più performante è la 5 per il ripristino del potenziale produttivo colpito da calamità e la prevenzione dei danni da eventi estremi che con 8,9 milioni ha utilizzato già il 59,56% dell’appostamento finanziario. La spesa pubblica sostenuta per gli investimenti, 21,4 milioni sulla misura 4 appare molto ridotta rispetto ad un budget da 258,9 milioni e un tasso di utilizzo dell’8,13%.
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