Analizzando sempre a livello italiano la percentuale di avanzamento per focus della qualità della spesa. Gli avanzamenti più elevati sono quelli relativi alla spesa per incentivare l’uso efficiente delle risorse (63,57%), la valorizzazione e preservazione degli ecosistemi (58,52%) e il potenziamento della competitività e redditività agricola (53,21%).
Focalizzando l’attenzione sulle regioni del Centro-Nord, la corona per la regina di efficienza la mantiene la provincia di Bolzano, che tocca a dicembre 2017 l’avanzamento di spesa del 42,18%, pari a 65,7 milioni di euro già liquidati sul totale delle disponibilità. Focus principali in provincia di Bolzano la spesa per l’agricoltura biologica, i pagamenti agroambientali e la difesa delle zone soggette a vincoli naturali.
Segue la Regione Veneto, con il 32,25% di avanzamento di spesa, pari a 162,5 milioni di euro già versati agli agricoltori. Forti percentuali di erogazioni già effettuate, in Veneto, le misure per il benessere animale, i servizi silvo-ambientali, i pagamenti agroambientali e la misura biologica.
Terzo posto mantenuto dalla provincia di Trento, al 24,70%, equivalente a 31,5 milioni di euro già spesi. Anche qui le spese per focus sono state effettuate per lo più sulle zone soggette a vincoli e per i pagamenti agroambientali.
Cresce l’avanzamento di spesa dell’Umbria, con 85,5 milioni già erogati, pari al 21,40% del totale del budget a disposizione, focalizzati al momento in particolare sul benessere animale, servizi silvo-ambientali, agricoltura biologica e pagamenti agroambientali.
Segue la Toscana, che si avvicina alla soglia del 20% della spesa complessiva, con un 19,77%, ovvero 80,9 milioni di euro liquidati, in particolare investiti in agricoltura biologica e investimenti in innovazione e ricerca.
Leggermente più giù si posiziona l’Emilia Romagna, con 95,9 milioni di euro spesi, pari al 18,95% del proprio budget, utilizzato in particolare per biologico, pagamenti agroambientali e indennità per zone soggette a vincoli. Dopo l’Emilia Romagna troviamo la Lombardia, che si posiziona sul 17,64% della spesa complessiva effettuata, con quasi 87 milioni di euro liquidati. Anche qui le zone svantaggiate, i pagamenti ambientali e l’agricoltura biologica assorbono la maggior parte delle risorse.
In crescita di circa tre punti percentuali il livello di spesa del Piemonte, con il 16,07% del budget realizzato, pari a 74,7 milioni di euro, con avanzamenti molto importanti per servizi forestali, zone di montagna e biologico. Buona progressione del Lazio, che tocca l’11,20% della spesa, con quasi 40 milioni di pagamenti effettuati, versati in particolare per biologico, montagna e pagamenti ambientali.
Avanzamento importante anche per la Valle d’Aosta, che con 6,3 milioni liquidati raggiunge il 10,83% della spesa complessiva, in particolare per benessere animali e montagna. Chi non arriva per un soffio alla doppia cifra è la Regione Marche, con il 9,35% della spesa effettuata, pari a 28,1 milioni di euro, in particolare utilizzati per biologico, sviluppo di aziende agricole e la preservazione delle realtà di montagna. Segue poi l’Abruzzo, con 20,2 milioni già rendicontati, pari all’8,79%, mentre il Friuli Venezia Giulia arriva al 7,29%, con 9,1 milioni di euro. Maglia nera della classifica, nonostante il buon progresso di oltre 3 punti percentuali, è la Liguria, con il 7,01% del budget liquidato, ovvero 9,3 milioni di euro.
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