La definitiva approvazione della legge sul bilancio dello Stato porta in dote la liberazione dall’onere della documentazione e della informazione antimafia per tutti gli imprenditori agricoli che hanno presentato domanda per la Pac o siano destinatari di fondi strutturali per meno di 25mila euro e fino al 31 dicembre 2018.
Pertanto, resta confermato che dal primo gennaio 2019 tutte le aziende con domande Pac del valore uguale o superiore a 5000 euro dovranno presentare sia la comunicazione che l’informazione antimafia. Il tutto per dare tempo agli uffici degli enti eroganti e delle Prefetture di adeguare gli organici.

Inoltre, il testo della legge di bilancio precisa che non sussistono obblighi per tutte le domande di aiuto presentate prima del 19 novembre 2017. Il che ha consentito di fatto ad Agea di partire con una prima tranche di pagamenti
 
Ecco il testo integrale del comma 1142 dell’articolo 1 della legge di bilancio, approvata in via definitiva – in terza lettura - il 23 dicembre 2017 dall’aula del Senato della Repubblica.
 
“Le disposizioni degli articoli 83, comma 3-bis, e 91, comma 1-bis, del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, in materia di acquisizione della documentazione e dell’informazione antimafia per i terreni agricoli, non si applicano alle erogazioni relative alle domande di fruizione di fondi europei presentate prima del 19 novembre 2017. Le predette disposizioni, limitatamente ai terreni agricoli che usufruiscono di fondi europei per importi non superiori a 25.000 euro, non si applicano fino al 31 dicembre 2018”.
 
Con i nuovi emendamenti introdotti alla Camera dei Deputati e recepiti dal Governo, in pratica, si rafforza la soglia di esenzione provvisoria per le domande uniche Pac minori di 25mila euro, già introdotta in seconda lettura al Senato per la sola informativa antimafia alla quale ora si aggiunge anche la comunicazione antimafia, e che si salda alle disposizioni sull’esenzione permanente per entrambe le forme di documentazione antimafia già contenute nel decreto fiscale, andato in vigore lo scorso 7 dicembre.
 
Ecco come funzionerà il combinato disposto dei due provvedimenti:
  • Tutte le imprese agricole titolari a vario titolo di aiuti Pac primo pilastro e Psr maggiori di 25mila euro sono obbligate sin d’ora a far produrre sia la comunicazione che l’informativa antimafia, a meno che non abbiano prodotto istanza prima del 19 novembre 2017. Nel qual caso sono esentate fino alla presentazione di nuove istanze, anche presentante nel corso del 2018.
  • Tutte le imprese agricole che abbiano prodotto istanza dopo il 19 novembre 2017 titolari a vario titolo di aiuti Pac uguali o maggiori di 5mila euro e minori o uguali a 25mila euro - tanto sulla Domanda unica che sui Psr - sono esentate sia dall’informativa che dalla comunicazione antimafia, ma fino al 31 dicembre 2018. Per queste aziende l’obbligo di acquisizione dell’informativa antimafia e della comunicazione scatterà quindi dal 1° gennaio 2019
  • Le imprese agricole con contributi Pac inferiori a 5mila euro e che non abbiano progetti o domande su misure a capo e superficie del Psr di importo superiore a tale cifra non hanno alcun obbligo di presentazione della documentazione antimafia.