Un appuntamento importante per il settore che dal 2000 ad oggi ha aumentato il suo valore di oltre il 120% secondo i dati raccolti da Ismea nel primo rapporto nazionale, realizzato insieme alla Rete rurale nazionale, e presentato al salone con la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura del Lazio Carlo Hausmann e del professor Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa che da anni si occupa di multifunzionalità in agricoltura.
I dati mostrano un valore di oltre 11 miliardi di euro che incorona l’Italia come prima nazione europea per la multifunzionalità in agricoltura, con più di 22mila aziende sparse in tutto il paese. E l’agriturismo resta la prima attività tra quelle connesse all’agricoltura, con un'offerta che attira turisti soprattutto dall’estero, ma sono sensibilmente in crescita anche i clienti italiani.
Il salone di Arezzo continua così a porsi come un momento di confronto centrale, ma soprattutto come uno strumento di promozione e di mercato, in una regione come la Toscana che, insieme alla provincia di Bolzano, garantisce un terzo di tutta l’offerta agrituristica nazionale.
Un appuntamento che quest’anno ha visto 220 operatori agrituristici italiani che hanno potuto incontrare 85 tour operator internazionali provenienti da vari paesi primi tra tutti Germania, Danimarca, Russia, Giappone, Stati Uniti e Israele.
Un momento degli incontri tra operatori e tour operator divisi per nazioni
Foto: AgrieTour
Per Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere questa manifestazione è sempre più apprezzata dagli operatori del settore per la sua qualità nell’offerta dei servizi, che vanno dalla borsa agrituristica, unica in Italia, ai master di formazione tenuti dai principali esperti del comparto, fino ad arrivare ai seminari e ai convegni di approfondimento normativo e non solo.
Come ha sottolineato Boldi, i turisti, soprattutto stranieri, vogliono venire in Italia e vogliono stare in campagna.
Ma cosa cercano e chiedono dall’estero? Piscine e servizi per bambini, ospitalità per gli animali domestici, e servizi e attrezzature domestiche, come è emerso dalle domande fatte agli operatori stranieri.
Da questa indagine di mercato è venuta fuori anche una divisione tra turisti della prima volta, quelli che per la prima volta vengono in Italia e che preferiscono visitare le mete classiche, come Venezia e Roma e i turisti che ritornano e che vogliono vivere una esperienza di vita italiana e per farlo scelgono la vacanza in agriturismo.
In ogni caso una clientela esigente, come ha ricordato Boldi, con varie distinzioni da paese a paese.
Dal nord Europa ad esempio arrivano soprattutto famiglie, che cercano servizi specifici, soprattutto per i bambini, tutti i comfort domestici e ospitalità per gli animali.
I Russi invece, che stanno iniziando adesso a scoprire gli agriturismi, cercano strutture vicine alle piccole città, sono interessati alle produzioni biologiche e sono tra i pochi che scelgono l’Italia non solo in estate, ma anche per sciare in inverno.
Dal Brasile arrivano turisti che cercano strutture di medio alto livello, spesso di vecchie origini italiane, e vengono a cercare quello che hanno sentito dire sullo stile di vita del Belpaese e cercano nell’agriturismo una dimensione domestica.
Al termine della tre giorni aretina si è tenuta anche la premiazione del concorso fotografico AgrieTour che ha avuto come tema "L’arte e la pratica di coltivare la terra", a cui hanno partecipato fotografi da tutta Italia, e che è stato vinto da Sandra Ceccarelli, di Firenze.
E ora si pensa già alla prossima edizione.