L’enologia del terzo millennio si caratterizza per la ricerca dell’armonia con la natura. Oltre ai vini biologici e biodinamici che si realizzano all’interno di percorsi ufficiali di certificazione, oltre all’agricoltura di precisione impegnata nella ricerca della sostenibilità ambientale, stanno avendo sempre maggiore interesse i cosiddetti vini naturali, sorti come movimento spontaneo ancora non legalmente riconosciuto e che rappresentano una piccola ma significativa parte della produzione vitivinicola nazionale ed europea.
Il successo del vino naturale è legato alle esigenze di quella parte di produttori e consumatori che, legittimamente, seguono un’idea di "naturalità" che fa leva più sull’emotività che sulla razionalità e sulla conoscenza scientifica. Spesso queste attività produttive si sviluppano, intenzionalmente, senza le necessarie cognizioni scientifiche e tecniche, nella convinzione che è la natura a trasformare l’uva in vino.
La forte esposizione mediatica di questi vini naturali ne ha amplificato l’effettiva dimensione sul mercato e ha approfondito la frattura con il vino convenzionale. Bisogna uscire dalla logica distruttiva del conflitto, confrontare serenamente “vino naturale” e“vino logico” per capire quale potrebbe essere la giusta informazione per il consumatore e creare sinergia nel mercato del vino.
Scopri i dettagli di vino naturale e vino logico
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Fonte: Accademia dei Georgofili