Si è tenuto mercoledì 18 ottobre a Milano, al Palazzo Giureconsulti, il convegno dal titolo “Futuro in campo: perché investire nell’agricoltura conviene ai giovani, alle imprese, al Paese”, organizzato da Panorama d’Italia, con la presenza di relatori importanti, ovvero Andrea Olivero, viceministro dell’agricoltura, Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, i vicepresidenti di Confagricoltura e Coldiretti Matteo Lasagna e Gennaro Masiello, l’amministratore delegato di McDonald’s Italia Mario Federico e Valentina Aprea, assessore all’Istruzione della Regione Lombardia.

All’interno del convegno è stato presentato uno studio del Censis sul ruolo dell’agricoltore e dell’agricoltura e la crescente importanza del settore food. Dall’analisi si evince che l’agricoltura è una professione ben voluta, con il 78,6% degli italiani che dichiarano di avere una buona opinione della figura dell’agricoltore. L’impresa agricola è al terzo posto, dopo forze dell’ordine e volontariato, nella graduatoria dei soggetti in cui gli italiani hanno fiducia, con il 19,8%.

Cresce il coinvolgimento dei giovani nel fare impresa, con un +15% in età fino a 29 anni, con cariche imprenditoriali in agricoltura nel triennio 2014-2017, dati secondo trimestre. Si nota come l’agricoltura ottiene un pieno riconoscimento sociale della sua scelta strategica di mettere al centro della propria azione le aspettative dei consumatori, tenendo in conto il complesso delle implicazioni sociali.

Fondamentale è poi il binomio fra l’agricoltura italiana e il cibo di qualità. Infatti oltre il 78% degli italiani è disposto a pagare di più per alimenti con ingredienti di produttori italiani, perché italiano è sinonimo di genuinità, di qualità certificata dei prodotti, altro aspetto altamente apprezzato dai consumatori italiani: il 77,3% degli italiani è pronto a spendere di più per alimenti oggetto di controlli rigorosi sulla sicurezza e sulla qualità. Il cibo ha una nuova centralità nella vita degli italiani, con i consumi food e le spese alimentari che valgono oggi 227 miliardi di euro nel 2016, in crescita del 3,3% nel triennio 2013-2016.