Nel quadro dell’accordo la Scaf avrà il ruolo di stoccatore, i suoi soci conferitori forniranno la materia prima una volta raccolta e coltivata secondo un disciplinare di produzione ben preciso, che consentirà di raggiungere gli elevati standard di qualità richiesti. La Divella nella campagna 2016-2017 aveva già concluso decine di contratti di filiera sul grano duro in tutto il Centro-Sud Italia per 25mila ettari, con un prezzo minimo in collina per 270 euro alla tonnellata e 28 euro in pianura.
Hanno illustrato i vantaggi del contratto di filiera l’amministratore delegato dell’azienda di Rutigliano, Vincenzo Divella e il presidente della Scaf, Mario Monaco. Per Confagricoltura Benevento era presente il sub commissario Giuseppe Precchia, che ha detto:“E’ una grande opportunità per gli agricoltori, perché consente loro di costituire, in un rapporto di dialogo costruttivo con l’industria agroalimentare, una vera e propria polizza sul prezzo del grano duro fino”.
“A patto di investire sulla qualità del risultato e sull’osservanza di un preciso disciplinare di produzione, che a determinati costi garantisce un risultato importante in termini di redditività aziendale" ha sottolineato il presidente della cooperativa Monaco.
Divella ha tra l’altro affermato: “La convenienza per l’agricoltore c’è, basti pensare che il prezzo del grano duro fino corrisposto agli agricoltori in questo momento è intorno ai 200-210 euro alla tonnellata, mentre nella fase di massimo dello scorso agosto i prezzi più elevati all’ingrosso sulla piazza di Foggia hanno toccato i 240 euro - ha ricordato Divella - questo perché le scorte di grano duro a livello mondiale e nazionale sono elevate, c’è abbondanza di materia prima di qualità e il nostro Paese è strutturalmente dipendente dall’estero”.
“Per difendere il prodotto nazionale possiamo solo contare di investire sulla qualità, con doppie concimazioni e scegliendo le varietà di grano duro più adatte ai territori - ha ancora sottolineato l'imprenditore -, che è l’unica opzione per rendere redditizie oggi le aziende cerealicole nazionali, una qualità che la nostra impresa è disposta a ben remunerare”.
Durante l’incontro Divella ha anche proposto per la prossima campagna un contratto sul grano tenero di forza, materia prima determinante nelle preparazioni dolciarie.