Così, con una cerimonia tenuta nell'aula magna del dipartimento di Scienze e agrarie di Perugia e presieduta dal presidente nazionale Andrea Sisti sono stati assegnati il premio Montezemolo, il nuovo premio all'Innovazione, e i premi Ravà e Abbozzo.
Il premio Montezemolo è il riconoscimento intitolato alla memoria di Massimo Cordero di Montezemolo, due volte presidente del Conaf, che insieme a Arrigo Serpieri e al senatore Giuseppe Medici sono state le figure che hanno rinnovato la figura professionale della categoria, conferendo al dottore agronomo e al dottore forestale quella multiprofessionalità che collega agricoltura, ambiente e paesaggio e che caratterizza ancora oggi queste professioni.
Il premio, giunto oggi alla quarta edizione, vuole riconoscere quei professionisti e quelle realtà che si sono distinti nei settori della comunicazione, del verde pubblico e del paesaggio.
Per la comunicazione il premio di questa edizione è andato non a un professionista, ma ad una trasmissione televisiva, Linea Verde, una delle più longeve trasmissioni Rai, che da oltre 60 anni fa conoscere agli italiani il mondo dell'agricoltura italiana. Un premio ritirato da Marco Menghini, agronomo consulente del programma, e da Dario Di Gennaro, uno degli autori della trasmissione, che ha ricordato che non esiste puntata che non nasca dal confronto diretto con gli agronomi del territorio e delle aziende.
A Massimo Atelli, magistrato della Corte dei conti e del Tar è andato invece il premio Montezemolo per il verde per il suo impegno e per i risultati ottenuti nella tutela del verde pubblico e della sostenibilità, dovuti soprattutto al suo contributo alla legge sul verde, la legge 10 del 2013 che norma lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
Infine per il paesaggio il premio Montezemolo è stato assegnato all'onorevole Ilaria Burletti Buitoni, sottosegretario del ministero dei Beni e della attività culturali e del turismo. L'onorevole, che non era presente in sala per impegni internazionali con il ministero, ha ringraziato con un video messaggio, ricordando l'importanza di ricentrare il concetto di paesaggio non solo nella tutela dell'esistente, ma anche nella progettazione e riprogettazione del territorio, per un paese non solo più bello ma anche più sicuro.
Quest'anno è stato l'anno anche del nuovo premio Innovazione, istituito dal Conaf per premiare i suoi iscritti che si sono distinti per aspetti innovativi della professione. Così è stati premiati Nicola Noe, per il suo progetto di un catasto digitale del verde, Cristina Colla, per il 'sound scape' un piano di riqualificazione di un'area sviluppato tenendo conto anche dell'equilibrio sonoro del territorio, ed Emanuela Sermolino, per il suo progetto di disaster e prevention plan per le aziende agricole.
A termine della cerimonia sono stati consegnati anche due premi di laurea, il premio Ravà e il premio Abbozzo.
Il premio Ravà, assegnato dalla fondazione Mario Ravà, è andato quest'anno a Giulia Sbrizza, laureata all'università di Padova, per la sua tesi sulle proprietà forestali collettive nella regione Veneto: una realtà antica, ma ancora importante per il territorio soprattutto montano di quella parte d'Italia.
Il premio Paolo Abozzo, istituito dal dipartimenti di scienze agrarie di Perugia e riservato ai neolaureati in agraria più giovani di 28 anni, è andato a Francesco Cavazza, laureato all'università di Bologna con una tesi sui benefici ambientali delle acque irrigue, un tema di estrema attualità in questa estate siccitosa.
Ora, chi vuole, dovrà pensare alla candidatura per i prossimi premi, che saranno assegnati il prossimo anno al XVII congresso nazionale in Sardegna.