La siccità della primavera appena conclusa, le temperatura elevate e sopra le medie stagionali del periodo, registrate nelle ultime settimane, e il propagarsi degli incendi nelle campagne stanno mettendo una seria ipoteca sulla prossima annata agraria in vaste aree rurali del Mezzogiorno d’Italia. Infatti, secondo Coldiretti il Sud è stretto in una morsa: da un lato le temperature massime sono arrivate mediamente a 28,9 gradi (+2,5 gradi rispetto alla media), d’altro canto gli stessi territori colpiti dal caldo hanno registrato il -41,5% di precipitazioni. Due condizioni che hanno favorito il propagarsi degli incendi nelle aree coltivate.
 
Brucia letteralmente il Sud a causa degli incendi – scrive ieri Coldiretti in una nota– con il bilancio dei danni più pesante in Sicilia, dove si contano danni per milioni di euro tra animali morti, ettari di terreno per i foraggi bruciati e strutture devastate, tanto da far scattare immediatamente la solidarietà degli agricoltori della Coldiretti con consegne immediate di foraggio per l’alimentazione del bestiame”.
Danni alle colture si registrano soprattutto nelle province di Ragusa e Messina, dove i roghi hanno percorso aziende ad indirizzo orticolo e zootecnico.

Approvata in giunta regionale la dichiarazione di stato di calamità per gli incendi che hanno colpito la Sicilia nei giorni scorsi”. Lo ha annunciato nella serata di ieri, 4 luglio 2017l’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Antonello Cracolici.
 
“E’ stato dato mandato alla protezione civile di predisporre la classificazione dei danni. Il primo passo da attuare sarà quello di acquisire tutti gli elementi necessari per quantificare l’entità economica dei danni, successivamente verranno avviati tutti gli adempimenti utili ad individuare gli strumenti da mettere in campo per sostenere le aziende danneggiate dagli incendi" ha sottolineato l’assessore siciliano.
 
Secondo Coldiretti gravissimi problemi si registrano anche dalla Puglia alla Calabria, dalla Campania al Molise, fino in Basilicata, dove “Il crollo dei raccolti nelle campagne, dal grano al pomodoro fino alle olive - sottolinea l'organizzazione - mette a rischio gli investimenti avviati per l’annata agraria con una diminuzione del livello occupazionale per il calo delle giornate lavorative offerte dall’agricoltura”.