Campania: uniti per vincere
La Campania, che ritrova l’unità vitivinicola dopo le divisioni degli scorsi anni, fa sfoggio dei primati nell’export di vini e punta molto su questa voce per incrementare il fatturato delle aziende, sfruttando l'aura leggendaria dei vini della Campania felix, noti sin dall'antichità classica, ottimo argomento da Gran Tour.
Uno spazio di 4800 metri quadrati ospiterà le oltre 200 aziende presenti a Verona, finalmente insieme, all'interno del padiglione B. Il 5 aprile la presentazione della partecipazione campana al Vinitaly ha la cornice delle grandi occasioni: lanciata con conferenza stampa a Napoli, nel palazzo della presidenza, con il presidente della Regione Campania, assessore all'Agricoltura ad interim, Vincenzo De Luca, il consigliere per l'Agricoltura, Francesco Alfieri, ed il presidente di Unioncamere Campania, Andrea Prete.
Il programma veronese sarà fitto di eventi con l'unico obiettivo di promuovere i vini dei territori attraverso lo slogan "Campania, dove il vino è leggenda".
"Negli anni precedenti ci siamo presentati al Vinitaly in modo fragile, ognuno per la sua strada – ha evidenziato De Luca nel suo intervento – Questa volta abbiamo lavorato tanto per presentarci in modo unito con il marchio Campania. Non abbiamo grandissime quantità prodotte rispetto ad altre regioni, ma abbiamo qualità ed eccellenza del nostro vino. I dati sull'export parlano di un incremento, dal 2006 al 2016, del 261%, a fronte del dato nazionale del 80%".
Puglia: il rilancio del vino passa dal turismo
"La Puglia del vino è pronta: porteremo al Vinitaly una regione competitiva, accogliente, che parla attraverso i suoi prodotti". Con queste poche parole l'assessore pugliese all'Agricoltura Leonardo di Gioia ha annunciato la partecipazione delle sua regione alla kermesse veronese durante la giornata conclusiva della Bit, la Borsa internazionale del turismo di Milano.
La Puglia vuole vendere il vino attraverso il turismo: non a caso Di Gioia ha scelto la vetrina del Bit proprio per annunciare investimenti per 160 milioni negli agriturismi di puglia grazie al Programma di sviluppo rurale 2014 2020.
"La gente è interessata ad assaggiare la Puglia - dice di Gioia - e abbiamo grandi attese per tutto quello che è stato costruito negli anni. L'agricoltura è intervenuta a pieno titolo in una manifestazione dedicata al turismo, con la consapevolezza che un pezzo importante della nostra offerta è affidata a quelle imprese agricole che hanno saputo proporre soluzioni per l'ospitalità".