Ricerca, reimpianto, nuovi focolai: sono state tre le notizie di segno contrastante sulla Xylella fastidiosa che in poche ore hanno tenuto gli olivicoltori pugliesi sotto una vera e propria doccia scozzese.

Una speranza alla ricerca
Ha iniziato nella serata del 22 gennaio 2017 il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ospite del programma “Faccia a Faccia” di Giovanni Minoli, in onda su La7: "La Xylella è incurabile", ha detto, ma "la situazione in Puglia ora non è drammatica, la stiamo contenendo. E dalla ricerca potrebbe venire una situazione positiva, sulla quale al momento non mi espongo".

L'Ue apre alla possibilità di reimpianto
E' invece di ieri 23 gennaio la notizia che la Commissione europea apre alla possibilità di reimpianto di nuovi uliveti nell'area colpita dal batterio Xylella fastidiosa, cioè nei territori della Puglia in cui il batterio risulta endemico. A dirlo il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, dopo un incontro con il commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis.
"Abbiamo chiesto al commissario Andriukaitis di rimuovere il divieto di impianto di nuovi uliveti nell'area della provincia di Lecce per tutta la zona dichiarata infetta – ha detto Martina - Il commissario ha condiviso l'idea di lavorare tecnicamente su questa proposta e ha aperto alla possibilità anche di aumentare le sperimentazioni in campo con team di scienziati che lavorino direttamente in Salento".

Si tratta, secondo il ministro "di un segnale importante anche per la possibilità di testare in maniera più diffusa la tenuta di alcune varietà come il Leccino rispetto all'attacco del batterio".

"L'apertura dell'Unione Europea è una risposta all'impegno nella sperimentazione per dare un futuro agli olivicoltori che ormai da tre anni sono senza reddito". E' quanto afferma il presidente della ColdirettiRoberto Moncalvo nell'esprimere apprezzamento per la richiesta avanzata dal ministro Martina e per la risposta del Commissario europeo alla salute Andriukaitis. 

“Un segnale importante che - sottolinea Moncalvo - ci auguriamo possa diventare presto operativo con l'abrogazione dell'art 5 della Decisione di Esecuzione n. 789 del 2015 assunta dall'Unione Europea che vieta ai coltivatori salentini, vale a dire delle provincie di Lecce e parte di Taranto e Brindisi, di impiantare piante nelle zone già infette”.

Cinque nuovi focolai
E in Puglia sono stati identificati cinque nuovi focolai nell'area di contenimento nelle province di Taranto e Brindisi.
Come pubblicato sulla cartografia del sito ufficiale Emergenza Xylella (portale della Regione Puglia), i focolai riguardano i comuni di Grottaglie, Carovigno, San Vito dei Normanni, Taranto e Ceglie Messapica.

Dalla redazione di Infoxylella.it spiegano: “Dalle mappe del monitoraggio risulta che, nei primi quattro casi, sono già state campionate (in attesa dei risultati delle analisi) tutte le piante delle specie ospiti nel raggio dei cento metri. I cinque siti appaiono allineati sulla direttrice Pulsano-Specchiolla, delineando un nuovo fronte virtuale parallelo ma avanzato di circa una ventina di chilometri rispetto al fronte disegnato dalla precedente campagna di monitoraggio, conclusa a fine 2015”.

Le autorità pugliesi provvederanno all’abbattimento delle sole piante risultate positive al batterio, come previsto dal Piano di contenimento, pubblicato nel dicembre scorso dal Bollettino ufficiale di Regione Puglia.